Federico
v.d.Velden
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Pubblicato il 18/10/2017

in: Elon Musk va a fondo? No, alcuni giornalisti non vanno a fondo

Effettivamente l'analisi di ogni situazione non può limitarsi alla mera esposizione di un evento; il gruppo industriale in questione, fondato nel 2003, è specializzato nella realizzazione di automobili elettriche, batterie agli ioni di litio per l'accumulo d'energia elettrica e pannelli foto-voltatici residenziali (questi ultimi prodotti da una compagnia sussidiaria). Avviata la fase di produzione di autovetture [...] destinate a un mercato "ristretto", il passaggio alla produzione in serie di nuovi modelli, destinati ad aree di mercato più ampie, richiede soluzioni dedicate, realizzate da collaboratori specialisti, in contesti dinamici provvisori ma necessari per garantire il corretto esercizio delle nuove realtà produttive a pieno regime. Produttori, consumatori e divulgatori possono essere favorevoli o meno alle tecnologie innovative; la scelta dipende da svariate motivazioni, eventualmente vincolate, anche indirettamente, a questioni economiche. Per tali ragioni la valutazione delle notizie non può prescindere da analisi più accurate degli scenari, necessarie per trarre conclusioni che non siano affrettate e/o semplicistiche. In merito all'articolo in oggetto è possibile approfondire le valutazioni iniziando a considerare i seguenti aspetti: - il gruppo industriale citato costituisce un elemento fortemente perturbante nell'attuale mercato automobilistico, in particolare se si considera che gli attuali autoveicoli elettrici prodotti possono soddisfare, senza difficoltà, le esigenze di percorrenza media giornaliera di gran parte degli automobilisti (si rimanda alle analisi specifiche reperibili su web); - i produttori di motori endotermici tradizionali sono interessati a mantenere in piena attività i propri stabilimenti; - i produttori di autoveicoli che acquistano i motori da fornitori terzi possono essere ben disposti ad adottare le nuove tecnologie, soprattutto se queste comportano la semplificazione dei sistemi di produzione, con conseguente riduzione dei costi; - i produttori di veicoli a motore endotermico, temendo la possibile concorrenza da parte del nuovo gruppo industriale, potrebbero essere costretti ad anticipare la produzione e la commercializzazione di autoveicoli elettrici per evitare di perdere considerevoli quote di mercato; - gli acquirenti possono orientare le proprie scelte in base alle esigenze pratiche ed economiche personali, eventualmente "forzate" da vincoli imposti dagli enti governativi; - gli organi d'informazione, sebbene agiscano in totale buona fede, enfatizzano le notizie per creare "curiosità", ma non approfondiscono gli argomenti, per rispettare gli "spazi" disponibili e facilitare la lettura o l'ascolto di quanto divulgato; ne consegue che gran parte dei lettori / ascoltatori rischia di trarre conclusioni superficiali che potrebbero rivelarsi sfavorevoli rispetto alle proprie reali necessità.

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Pubblicato il 07/08/2017

in: il futuro della mobilità è davvero così elettrizzante?

Caro Dottore, è veramente positiva l'apertura di un dialogo interdisciplinare in termini piú ampi rispetto a quelli che, fino ad oggi, si sono limitati a fornire al settore medico i moderni sistemi diagnostici e chirurgici. Ampliare le vedute nel settore scientifico, attraverso un approccio analitico, sistemico e olistico, può costituire la soluzione per approfondire elementi che [...] stanno emergendo soltanto oggi, dalle correlazioni tra parametri clinici e ambientali acquisiti grazie all'impiego razionale dei sistemi informatici al servizio delle strutture sanitarie. Riprendendo la questione relativa all'eccessiva silenziosità dei veicoli elettrici va precisato che non esiste alcuna differenza tra produrre suoni o rumori con le tecnologie digitali esistenti; deve essere verificato sperimentalmente quale sia il criterio più efficace per allertare le persone. Per quanto concerne le direttive nei luoghi di lavoro, le macchine in movimento, pur generando livelli di rumore considerevole, devono essere dotate di sistemi di segnalazione acustica idonei. In relazione agli incendi, è utile considerare il contenuto energetico e l'energia d'innesco relativa ai combustibili degli automezzi; i veicoli alimetati a gas metano e GPL sono giá soggetti a restrizioni riguardanti determinati percorsi, parcheggi e autorimesse. Le batterie di un veicolo elettrico necessitano di un contenuto energetico inferiore (circa 1/4) rispetto ai veicoli tradizionali, inoltre, il controllo costante dei parametri di funzionamento delle batterie (temperature, correnti, tensioni) permette gestire i sistemi automatici atti a prevenire condizioni che potrebbero innescare fenomeni di surriscaldamento eccessivo. Oggi, a oltre un secolo dalla produzione di massa dei veicoli con motore a combustione interna, si assiste ancora a fenomeni d'incendio spontaneo di veicoli tradizionali (i disastri dei trafori del Monte Bianco e del Gran Sasso hanno imposto nuove fasi di studio dei criteri di sicurezza per le gallerie). In merito all’inquinamento elettromagnetico tutto deve essere  verificato con strumenti certificati, idonei per misurare intensità e frequenze dei campi elettromagnetici negli abitacoli delle auto elettriche e delle auto tradizionali, con motori a ciclo Deisel e a ciclo otto, dotate degli stessi accessori di bordo, in funzione e spenti. Le schermature si applicano ai circuiti elettrici percorsi da correnti caratterizzate da frequenze e intensità tali da generare perturbazioni apprezzabili dei campi elettromagnetici; le batterie, per loro natura, generano tensione e corrente continua, pertanto non richiedono alcuna schermatura. È necessario adottare criteri di protezione per i cavi e i dispositivi a valle degli inverter destinati all'alimentazione dei motori elettrici. In relazione alla distribuzione delle colonnine il problema non si pone grazie alle batterie integrate nei sistemi di distribuzione stessi, costantemente alimentati da rete e aventi capacità d'accumulo e potenza d'alimentazione idonei per soddisfare i picchi di richiesta per la ricarica dei veicoli; in termini di confronto è necessario considerare anche i problemi relativi all'inquinamento e alla bonifica reale (non al semplice spostamento di terra in località indefinite) dei terreni che ospitano i tradizionali distributori di carburante. Oltre ad essere più semplice ed efficiente, il sistema di trazione elettrico permette di regolare piú efficacemente la coppia motrice e l'accelerazione, a vantaggio della sicurezza e del comfort dei passeggeri, anche se afflitti da cinetosi o sindrome vagale. La "guida sportiva" non rientra nel presente contesto, mirato all'efficienza energetica. Grazie per aver intrapreso un colloquio che tra ingegneri, non solo meccanici, e Clinici potrà essere di grande utilità per tutti. F.V.

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Pubblicato il 06/08/2017

in: il futuro della mobilità è davvero così elettrizzante?

Professore buonasera e congratulazioni per l'articolo che crea ulteriori spunti per approfondire la questione legata ai veicoli con trazione elettrica. L'ing. Invernizzi ha esposto in modo esaudiente i punti relativi alla rumorosità, alla sicurezza contro i rischi d'elettrocuzione e d'incendio, affrontando anche le questioni inerenti i campi elettromagnetici e i punti di rifornimento. Avendo operato [...] per anni nel settore dell'efficienza energetica e dei servizi di manutenzione, gli elementi chiave a favore della mobilità elettrica, oltre a quelli già citati dall'ing. Invernizzi, ritengo siano costituiti dall'efficienza e dalla semplicità della "filiera" che trasmette l'energia dalle batterie alle ruote motrici. Il rendimento meccanico dei motori endotermici automobilistici non è minimamente paragonabile al rendimento dei motori elettrici; considerando anche gli elementi che caratterizzano la trasmissione e i sistemi accessori indispensabili per il funzionamento dei motori endotermici, il bilancio è ancor più favorevole alla trazione elettrica che consente anche il recupero d'energia in decelerazione e in discesa. La questione diventa ancor più interessante in relazione alle economie di scala perseguibili producendo veicoli a trazione elettrica; trazione permanente su due assi senza dissipazione meccanica di un ulteriore gruppo differenziale, ( la Porsche fece eliminare il differenziale da alcuni modelli da competizione realizzati negli anni 60 e 70, al fine di trasmettere più potenza alle ruote motrici). Con poche taglie di motori elettrici è possibile combinare diversi valori di potenza grazie all'impiego di uno o più motori per veicolo, infine le batterie sono costituite da elementi standard che possono essere utilizzati intelligentemente per realizzare sistemi d'accumulo destinati a diversi settori di impiego. Il timore per la produzione dei motori endotermici? Avranno sicuramente nuova vita in settori specifici destinati alla produzione ottimizzata d'energia da fonti combustibili. Federico v.d.Velden

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