La divaricazione doxa-episteme è, in realtà, un problema eminentemente platonico. Aristotele la supera nel momento in cui fonda una scienza della fu@siv, che per Platone sarebbe inconcepibile. In aggiunta, Aristotele sottolinea, a più riprese, la necessità di non confondere l'esattezza rigorosa, propria delle scienze che noi definiremmo "dure", con gli ἔνδοξα propri delle indagini che [...] hanno a che a che fare con l’hôs epi to polu)", con ciò che accade "per lo più". In questo contesto, le "opinioni notevoli" costituiscono, per Aristotele, un valido metro, anzi l'unico, anche per assumere decisioni in politica. (Mi scuso per la mancanza dei caratteri greci).
La divaricazione doxa-episteme è, in realtà, un problema eminentemente platonico. Aristotele la supera nel momento in cui fonda una scienza della fu@siv, che per Platone sarebbe inconcepibile. In aggiunta, Aristotele sottolinea, a più riprese, la necessità di non confondere l'esattezza rigorosa, propria delle scienze che noi definiremmo "dure", con gli ἔνδοξα propri delle indagini che [...] hanno a che a che fare con l’hôs epi to polu)", con ciò che accade "per lo più". In questo contesto, le "opinioni notevoli" costituiscono, per Aristotele, un valido metro, anzi l'unico, anche per assumere decisioni in politica. (Mi scuso per la mancanza dei caratteri greci).
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La divaricazione doxa-episteme è, in realtà, un problema eminentemente platonico. Aristotele la supera nel momento in cui fonda una scienza della fu@siv, che per Platone sarebbe inconcepibile. In aggiunta, Aristotele sottolinea, a più riprese, la necessità di non confondere l'esattezza rigorosa, propria delle scienze che noi definiremmo "dure", con gli ἔνδοξα propri delle indagini che [...] hanno a che a che fare con l’hôs epi to polu)", con ciò che accade "per lo più". In questo contesto, le "opinioni notevoli" costituiscono, per Aristotele, un valido metro, anzi l'unico, anche per assumere decisioni in politica. (Mi scuso per la mancanza dei caratteri greci).
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La divaricazione doxa-episteme è, in realtà, un problema eminentemente platonico. Aristotele la supera nel momento in cui fonda una scienza della fu@siv, che per Platone sarebbe inconcepibile. In aggiunta, Aristotele sottolinea, a più riprese, la necessità di non confondere l'esattezza rigorosa, propria delle scienze che noi definiremmo "dure", con gli ἔνδοξα propri delle indagini che [...] hanno a che a che fare con l’hôs epi to polu)", con ciò che accade "per lo più". In questo contesto, le "opinioni notevoli" costituiscono, per Aristotele, un valido metro, anzi l'unico, anche per assumere decisioni in politica. (Mi scuso per la mancanza dei caratteri greci).
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