Laudomia
Della Rovere
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Ultimi commenti

Pubblicato il 05/09/2016

in: La vignetta di Charlie Hebdo spiegata a mia madre

Monsieur Evoque, lei evoca appunto, con il suo incipit "Non sono l'autore..." il celeberrimo proverbio excusatio non petita, accusatio manifesta. Il suo accanimento successivo a difendere strenuamente l'accusato Charlie reo di un evidente reato penale, conferma che lei sia proprio l'autore di questo articolo scritto benino ma, come dicevano i professori del liceo ai [...] genitori del bocciaturo " il ragazzo si impegna , ma gli mancano le basi ".....

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Pubblicato il 05/09/2016

in: La vignetta di Charlie Hebdo spiegata a mia madre

Signor Evoque, ho letto l'articolo con l'attenzione sufficiente, non trattandosi di alta letteratura di difficile interpretazione.Credo che invece lei non abbia letto o solamente compreso il mio commento. Sbertucciare la mentalità italica citandone le caratteristiche mafiose, fa ridere solo i francesi che dovrebbero invece fare satira sulle loro mafie, come il Clan della Brezza del [...] Mare, Le Milieu o l'Unione Corsa, che vantano il tasso di criminalità più alto dell'Unione europea. Da quella sentenza di Cassazione da me citata, assieme ad altre presenti in giurisprudenza, nell'articolo in questione non si configura satira, bensì un reato penale. Che le piaccia o no.

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Pubblicato il 05/09/2016

in: La vignetta di Charlie Hebdo spiegata a mia madre

La sua saggia madre ha dimenticato di porle il quesito finale più importante : " Perchè mai, caro figliolo, la vera satira, quella che mi fa ridere e riflettere, da Dante Alighieri e Pietro Aretino in poi, ha sempre preso di mira i colpevoli e invece questi imbecilli, frustrati dalla loro condizione fallimentare, per vendere [...] qualche copia in più usano i corpi delle vittime ? La prima sezione penale della Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha così definito i limiti della satira : " E' quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene." Ma in questo caso Charlie Hebdo non è riuscito a correggere i nostri costumi, né tanto meno a farmi ridere . Ha fatto forse ridere il popolo francese che da sempre ci detesta. Non sarà che i 9 anni della tua esistenza passati in una stanza di tre metri per tre, sotto una nube di fumo passivo ti hanno un po' confuso le idee? Ma non te la prendere, sono la tua mamma e ti voglio bene anche così..

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Pubblicato il 05/09/2016

in: La satira e la sua missione. Perché Charlie Hebdo ha fallito

La sua saggia madre ha dimenticato di porle il quesito finale più importante : " Perchè mai, caro figliolo, la vera satira, quella che mi fa ridere e riflettere, da Dante Alighieri e Pietro Aretino in poi, ha sempre preso di mira i colpevoli e invece questi imbecilli, frustrati dalla loro condizione fallimentare, per vendere [...] qualche copia in più usano i corpi delle vittime ? La prima sezione penale della Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha così definito i limiti della satira : " E' quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene." Ma in questo caso Charlie Hebdo non è riuscito a correggere i nostri costumi, né tanto meno a farmi ridere . Ha fatto forse ridere il popolo francese che da sempre ci detesta. Non sarà che i 9 anni della tua esistenza passati in una stanza di tre metri per tre, sotto una nube di fumo passivo ti hanno un po' confuso le idee? Ma non te la prendere, sono la tua mamma e ti voglio bene anche così... "

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