Morris Vincent
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Pubblicato il 16/01/2015

in: Greta e Vanessa: il dovere di essere felici, il diritto di fare domande

3 frasi più di tutte segnano questo pezzo e sono legate tra loro: 1 - “Guardate, di queste cose non si parla, perché sono questioni delicate e di intelligence, e ci riserviamo di decidere di volta in volta in base a criteri di sicurezza nazionale troppo delicati per essere messi in piazza” 2 - " A vent’anni [...] idealismo e incoscienza, per fortuna e purtroppo, si mischiano ancora con facilità, fino a comportare pericoli, costi e giudizi esorbitanti. " 3 - " E questo sarà bene ricordarselo per evitare lo spavento e il dolore degli affetti più cari, e le ambiguità e i costi opachi a carico di una collettività sempre più incattivita. Che ormai parla la lingua dei peggiori terroristi, quelli che disprezza e dice di odiare." Risulta evidente che l'incoscienza delle ragazze e causa della prima proposizione. " Di queste cose non si parla " o meglio se ne parla dicendo il falso perché "sono questioni delicate e di intelligence." È già così e come detto questo spinge le persone incoscienti, non terroriste, di buon cuore, a rischiare la vita per salvarne di altre. Sarebbe dunque bene ricordare che noi siamo la causa del nostro male. Tenere all'oscuro brave persone perché si hanno scopi non dichiarati e dichiarabili, fa sì che si generi confusione e gli altruisti gettino il cuore oltre l'ostacolo mettendo a repentaglio la propria vita, mentre gli altri iniziano a parlare la lingua dei peggiori terroristi. Questo disegno è previsto ed è funzionale a coloro che hanno scopi non dichiarati e non dichiarabili. L'opacità ci porterà alla barbarie, mentre il destino è quello di andare tutti verso la luce. Lo scontro è inevitabile, almeno qui abbiate l'onestà intellettuale di schierarvi dalla parte buona.

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