Requiem di Verdi, all’auditorium Mahler di Milano

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26 Ottobre 2022

Una settimana dedicata a Giuseppe Verdi che avrà inizio giovedi, 27 Ottobre, con il Requiem, all’auditorium Mahler di Milano, in Largo Mahler, alle ore 20.30, suonato dell’Orchestra Sinfonica di Milano guidata dal Direttore Claus Peter Fior e che vedrà protagonisti il Soprano Carmela Remigio, il Mezzosoprano Anna Bonitatibus, il Tenore Valentino Buzza, il Basso Fabrizio Beggi, e il Maestro del Coro Massimo Fiocchi. Continuerà venerdi 28 Ottobre alle 20 e poi domenica 30 alle 16

“Come tradizione ogni anno eseguiamo il Requiem di Verdi”, dichiara il direttore della fondazione Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, Ruben Jais.

“Una tradizione nata nel 1999 con il Maestro Chailly – aggiunge Jais – per una partitura dal significato profondissimo”

Il Requiem infatti, suonato per la prima volta presso la Chiesa di Piazza San Marco a Milano, diretta da Giuseppe Verdi, il 22 Maggio del 1874, nasce per volontà del maestro di Busseto di rendere onore alla memoria di Alessandro Manzoni, morto esattamente un anno prima, simbolo e patriota risorgimentale.

In modo particolare l’intera struttura musicale affronta il tema del rapporto della vita oltre la vita e dunque della relazione dell’uomo con la morte. Il Kyrie, nella prima parte, esprime sonorità che traducono il dolore ed esplorano riflessivamente anche il rapporto con la fede per giungere al Dies Irae, ovvero la paura del giudizio universale per i peccati dell’uomo. Verdi descrive in senso metafisico l’uomo senza fede che cerca un rapporto con il divino.

“Coinvolge le emozioni più profonde dell’essere umano, la morte e la risurrezione, la speranza di una vita eterna” – dice ancora Jais.

L’esecuzione di questa partitura in un momento cosi delicato, dopo due anni di pandemia e alle soglie di una guerra mondiale, assume ancora più valore”

L’ Orchestra dopo queste tre date e dopo lo spettacolo di Massimiliano Finazzer Flory che sabato 29 Ottobre racconterà del Verdi operista, partirà per un tournée in Olanda ad Amsterdam e poi in Spagna ad Alicante, Barcellona e Madrid.

La musica sacra, la musica liturgica, ha una sua grammatica cui non sfugge il Requiem di Verdi.”La musica sacra nasce con la polifonia, dice ancora Jais, quindi l’inseguimento delle voci l’una con l’altra, attraverso una tecnica linguistica,che era il contrappunto. Nei secoli la musica si è evoluta ma tutti i grandi hanno fatto riferimento a questa tecnica, in quanto è un linguaggio austero e molto potente.Le varie voci agiscono in modo dialogico e armonico e rende ancora più interessante l’uso delle fughe”

La fuga rimane un momento di profondissima riflessione. La Fuga nel requiem di Verdi è “a doppio coro” nel sanctus; ed è una delle pagine più complesse in questa partitura, che colpisce maggiormente l’ascoltatore”

L’intervista con Ruben Jais pochi minuti prima delle prove

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CAT: Milano, Musica

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