Make it Pure, un ottimo esempio di jazz / soul immersivo

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13 Dicembre 2022

La scena jazz italiana è ricca di nuova musica che si ispira alle evoluzioni più contemporanee del sound. Oggi vi parlo di un album uscito nel 2021 e che avrà da dire per molto tempo.

Emanuele Triglia – Make it Pure, Rivamare Records.

Se vi piace un mood rilassato e chill, capace di appoggiarsi letteralmente addosso a sé durante l’ascolto, Make it Pure è assolutamente da provare. La produzione è contemporanea e si muove lungo del diramazioni moderne del jazz, entrando in territori soul ed elettronici. La parte d’ “anima” la si riconosce nell’uso della batteria che contrasta con l’atmosfera appena citata, donando un inaspettato groove al disco. In certi punti diventa quasi ballabile.

A livello di pura esperienza d’ascolto si potrebbe dire essere molto individuale, nel senso introspettivo del termine, ovvero dovreste provare a a sentirlo come colonna sonora dei vostri pensieri più leggeri o più profondi, mentre vi ritagliate dei momenti per voi. Questa individualità contrasta in un certo senso con la grande produzione dietro all’album, ovvero se adocchiate un po’ i nomi che vi hanno suonato sono molti! Fa piacere vedere come ancora oggi la musica possa essere un collettivo di persone che lavorano assieme per la riuscita di un prodotto di qualità, mente si diffondono metodi di produzione più ristretti o da solitari in cameretta.

Nessuna critica, ma la funzione sociale dalla musica si vede sia nella fruizione, sia nel momento creativo, per me.

Due tracce che potrei consigliarvi per approcciarvi al discorso sono Mantra / Reprise e Another Vibration, due buone foto generali.

La copertina, fonte: Bandcamp

L’artista nasce nel ’92 a Reggio Calabria, studia piano e si specializza nel basso, ma soprattutto collabora con vari colleghi e dimostra una visione a 360 grani: Wrongonyou, Davide Shorty, Mace e Venerus e ultima la produzione / arrangiamento del singolo Proiettili, traccia – colonna sonora del film Ti Mangio il Cuore di Pippo Mezzapesa, presentato al Festival del Cinema di Venezia 2022. Alla canzone hanno partecipato Elisa, Elodia e Joan Thiele (per cui ha anche prodotto Tuta Blu).

L’entroterra sonoro della uscite a suo nome rimane prettamente legato al mondo del jazz e della strumentalità, dimostrando come non bisogna per andare altrove per ascoltare sonorità del genere.

Ultima ma non ultima: la copertina ricorda quella dei classic jazz, è curata e in linea con lo spirito del disco. L’illustrazione di Make it Pure è surreale, acquerellata, movimentata e allo contempo tenue.

Potete ascoltarlo su Spotify o Bandcamp!

TAG: Jazz, jazz italiano, nu soul, soul
CAT: Musica

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