City Life, Porta Romana, Linate e Malpensa: Milano avrà i taxi volanti

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20 Febbraio 2023

Il futuro della mobilità sostenibile passa attraverso lo sviluppo dell’Urban Air Mobility (Mobilità Aerea Urbana) e, più in generale, della Advanced Air Mobility (Mobilità Aerea Avanzata). La Urban Air Mobility è un concetto tecnologico e operativo in fase di sviluppo inerente il complesso dei nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture, anche medicali, attraverso l’utilizzo di velivoli elettrici.

Qualcuno, questi velivoli li chiama taxi volanti o aerotaxi. Si tratta dei VTOL (Vertical Take-Off and Landing), cioè i veicoli a decollo e atterraggio verticali, con o senza pilota, particolarmente innovativi e sostenibili, instradati in corridoi aerei dedicati ai loro spostamenti, ottimizzando i tempi di viaggio, riducendo i consumi e le emissioni e migliorando la qualità della vita.

Tali infrastrutture dovranno peraltro rispettare le specifiche di progettazione pubblicate dall’Agenzia per la sicurezza aerea dell’Unione europea (Easa), che offrono una guida agli urbanisti, agli amministratori locali e alle imprese per consentire la progettazione sicura dei vertiporti. Molti  saranno infatti costruiti nelle vicinanze delle città o addirittura al loro interno.

Il nuovo Piano nazionale degli aeroporti (Pna) redatto dall’Ente nazionale aviazione civile (Enac) traccia infatti il futuro della mobilità aerea in Italia fino al 2035. Nel documento è messa nero su bianco la mappa dei vertiporti da cui potranno decollare ed atterrare i futuri taxi volanti. Il primo in Italia è stato inaugurato presso l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma-Fiumicino, ma altri ne sorgeranno in tutto il paese. Nel breve-medio termine si prevede la realizzazione di almeno sei vertiporti urbani e quattro vertiporti in aree aeroportuali tra Milano, Roma, Torino, Venezia, Bari e Cortina.

A Milano partiranno nel 2024 i lavori per la costruzione dei primi quattro vertiporti: due a Citylife e Porta Romana e altri due a Linate e a Malpensa, grazie a un accordo stipulato tra il Comune di Milano e SEA, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, che peraltro proprio di recente ha annunciato anche la riapertura del rinnovato Terminal 2 di Milano Malpensa dal 31 maggio 2023. I primi voli dai veriporti dovrebbero partire in occasione delle Olimpiadi di Cortina nel 2026. A regime, si prevedono duemila passeggeri al giorno.

SEA lavora a questo ambizioso progetto da oltre due anni. Nella timeline, l’obiettivo è arrivare ai primi vertiporti tra il 2023 e il 2024, comprendendo la progettazione, la realizzazione e i test, per essere poi pronti nel 2026. Attraverso una partnership con Skyports, leader mondiale nella progettazione e gestione di vertiporti, propone lo sviluppo di vertiporti adatti ai diversi modelli di eVTOL, i veicoli elettrici a decollo verticale. Le nuove infrastrutture permetteranno collegamenti point to point 100 per cento carbon free, intra-city e inter-city, decongestionando in modo notevole il traffico automobilistico urbano.

L’amministratore delegato di Sea Armando Brunini, durante l’audizione comunale delle Commissioni bilancio, mobilità e controllo enti partecipati ha spiegato che per essere pronti nel 2026 SEA ha valutato di costituire una nuova società. La newco vede il 51 percento di Sea, il 30 per cento di Skyports (società specializzata) e il 19 per cento di 2i Aeroporti (che è anche azionista di Sea). L’obiettivo è infatti partire da Milano, ma sviluppare i vertiporti anche in altre aree geografiche italiane con potenziale domanda.

A Milano i due vertiporti dovrebbero sorgere in zona CityLife e in zona Porta Romana, proprio dove nascerà il villaggio olimpico, mentre gli altri due previsti, sicuramente più grandi, saranno realizzati a Linate e a Malpensa. Quelli di City Life e Porta Romana avranno dimensioni simili a degli eliporti ma con un piccolo terminal per il check-in, la sicurezza. Gli investimenti complessivi saranno di circa trenta milioni di euro con la previsione di un fatturato nel 2030 intorno ai 13 milioni di euro e un utile di circa 2 milioni.

«I prezzi li stabilirà l’operatore del servizio», chiarisce Brunini, dal momento che Sea offrirà il vertiporto ma i taxi volanti saranno utilizzati da società apposite. «Ma secondo le analisi fatte il costo iniziale per 2 passeggeri che viaggiano da Malpensa alla città di Milano sarà all’inizio di 120 euro a persona, grosso modo quello che si paga con un Ncc (il noleggio con conducente)». Ma l’intenzione è di «catturare non solo quelli che volano con un jet privato, ma anche gli altri passeggeri», a partire da quelli nei sedili premium dei voli di linea. Ecco perché, rivela Brunini, «la compagnia Emirates è interessata a questo tipo di servizio per i suo viaggiatori in classe Business». Il prezzo scenderà quando saranno introdotti poi taxi volanti in grado di trasportare 4-6 passeggeri, perché quelli attuali lavorano su un viaggio con massimo 2 persone per 30-60 chilometri: «A quel punto si immagina che il costo della tratta Malpensa-Milano possa scendere a 70-80 euro». Secondo Brunini «all’inizio è previsto un servizio shuttle aeroporto-città su corridoi specifici», anche perché «a regime un terzo sarà comunque traffico da/per scalo».

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TAG: milano, sea, vertiporti
CAT: trasporti (aerei, ferrovie, navi, bus)

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