Carlo
Gualtieri
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Ultimi commenti

Pubblicato il 07/05/2017

in: Analisi e poesia

Ma se "dio è morto", come non con cinismo, ma con appassionato amore dell'uomo, diceva Nietzsche, è l'altro spinoziano Dio, che siamo anche noi, a donarci le felici lacrime della comprensione, non serve neanche la conoscenza: è pura felicità.

Pubblicato il 27/01/2017

in: Ai cittadini interessa conoscere l'equilibrio nervoso del futuro premier Renzi

"come lui potrà restituire una certa serenità, oltre che un minimo benessere economico"... credo che Renzi sappia bene che oggi la flessione del benessere economico, nel "mondo occidentale", è un dato di fatto irreversibile. I fondamentali, a livello mondiale, migliorano (aspettativa di vita, mortalità infantile, alfabetizzazione, uscita dalla povertà assoluta...), il mondo va benissimo, mai [...] andato così bene, ma è il principio dei vasi comunicanti. Non possiamo diventare più ricchi, noi ceto medio. La politica può gestire questa fase in modo da accompagnare questo processo storico nel modo migliore (ridistribuzione del reddito). Ci serve perciò il più bravo, e... il più pragmatico; è Renzi? non lo so. O chi altro?

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Pubblicato il 27/01/2017

in: Ai cittadini interessa conoscere l'equilibrio nervoso del futuro premier Renzi

"come lui potrà restituire una certa serenità, oltre che un minimo benessere economico"... credo che Renzi sappia bene che oggi la flessione del benessere economico, nel "mondo occidentale", è un dato di fatto irreversibile. I fondamentali, a livello mondiale, migliorano (aspettativa di vita, mortalità infantile, alfabetizzazione, uscita dalla povertà assoluta...), il mondo va benissimo, mai [...] andato così bene, ma è il principio dei vasi comunicanti. Non possiamo diventare più ricchi, noi ceto medio. La politica può gestire questa fase in modo da accompagnare questo processo storico nel modo migliore (ridistribuzione del reddito). Ci serve perciò il più bravo, e... il più pragmatico; è Renzi? non lo so. O chi altro?

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Pubblicato il 26/10/2016

in: Per il M5S il Parlamento è un teatro per far soldi. Frigoriferi permettendo...

Non è un discorso sul merito ma sul metodo; la mia impressione è che questo modello di opposizione giovi soprattutto ai 5 stelle. A parte il fatto che il loro sistema di autofinanziarsi non mi scandalizza, la maggioranza dei click parte da persone che sono ben liete di contribuire così alle casse di Grillo. [...] Altra cosa è gestire quei proventi, che sono di tipo imprenditoriale, pretendendo di inserirsi nei corpi intermedi costituzionalmente previsti il cui compito è portare a livello politico le indicazioni che sintetizzano l'animus della popolazione; si chiamano "partiti", e sottostanno tutti, tranne loro - che non volendo definirsi "partito" violano la costituzione - a regole di trasparenza: ma di ciò la colpa è di chi non ha provveduto a definire con chiarezza ruolo e vincoli di detti corpi intermedi. Insomma, i sacrosanti principi costituzionali sono bellissimi, ma in molti decenni la politica non è riuscita a definire e ad aggiornare in modo soddifacente le loro modalità di applicazione. Poi ci sono quelli che ci vanno per pescare esempi di becera villania, ma ci risiamo, come dice Renzi “è la legge dei grandi numeri”, esempi del genere li trovi anche tra i loro avversari. Io considero molti degli gli elettori e una parte degli eletti 5 stelle dei bravi ragazzi che non posseggono strumenti culturali per rendersi conto di cosa è la politica, di cosa è la realtà. Credo che lasciandoli a loro stessi se ne accorgeranno da soli.

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Pubblicato il 04/05/2016

in: L'impiegata di Lodi, "Io, in panico di fronte al sindaco che truccava il bando"

Scusate, ma quel sindaco non ha preso una lira, ha solo cercato di fare gli interessi della comunità cittadina. Dati i tempi, posso concordare sulla constatazione che è stato ingenuo, ma non è un ladro. Oggi le corporazioni che temono di perdere i loro privilegi sono riuscite a sostituire i processi con la "giustizia sommaria" [...] di piazza, per cui le guarentigie costituzionali non valgono più. Ma io continuo a pensare che i processi non si fanno né alla televisione né in piazza. L'obbligatorietà dell'azione penale, aggravata dal fatto che il giudice non è terzo rispetto ad accusa e difesa ma fa carriera nello stesso ruolo dei pubblici ministeri, consente oggi ad ogni singolo magistrato di stabilire le priorità fra le centinaia ipotesi di reato che ogni giorno si trova sulla scrivania, sulla basa del proprio insindacabile giudizio. Se poi il giudizio è condizionato dalla consapevolezza che un governo forte può rimescolare le carte e abolire privilegi assurdi, oppure se la priorità viene decisa sulla base della visibilità che il singolo caso può dare al magistrato che deve scegliere, sono elementi considerati non rilevanti. Non mi piacciono le azioni penali che partono a orologeria, e devo dire che non mi piacevano neanche ai tempi di Berlusconi.E penso anche che "governo forte" non significa automaticamente "dittatura".

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