Si ringrazia? Sì, perché è un’epifania, un miracolo. Ma si ringrazia chi? Non il mancato partner che non ha alcun merito (né alcuna colpa, s’intende). Ma il caso, la vita, il destino…..
L’amore è biunivoco ma anche involontario. In amore siamo tutti passivi, guidati da una casualità che non possiamo né guidare né conoscere.
Ma capire [...] questa dura realtà implica una razionalità che non circola naturalmente e che la nostra cultura non fa niente per diffondere e alimentare.
Quindi un ”Whore” sì, ma solo se astratto ovvero un’imprecazione o magari un bestemmione per chi apprezza il genere.
Contenti voi...... Io vi ho vissuto per due anni e ne sono partita con sommo piacere e anche da lontano tutto quello che voi amate e citate con orgoglio mi riesce sgradevole ed estraneo, appartenente a una cultura molto diversa e estranea alla mia.Ma la parte più sgradevole è la vostra visione della vita [...] sociale. Vi ho incontrato persone gentili, affabili e sollecite. Di estrazione popolare ma anche persone di alto livello, di gran classe ed eleganza, ma tutti invariabilmente, più o meno apertamente, impregnati di familismo e clientelismo. Per me nordica di educazione austriaca è stato un supplizio.
Tommie Smith e John Carlos avevano fatto una cosa giusta ma nel posto e nel momento sbagliato.
In una società che voglia funzionare su basi realistiche e non idealistiche o ideologiche ogni cosa deve seguire un suo percorso di regole e schemi. Se questo accadesse regolarmente la meritocrazia non sarebbe inquinata da favoritismi i quali [...] per testimonianze verso amicizie o parentele dovrebbero seguire altre strade (offrendo propri beni non quelli pubblici). Lo stesso vale per le "idee diverse". Ci dovrebbero essere, e ci sono, percorsi previsti per la loro esplicitazione. Quanto al fatto che non tutti abbiano "lo stesso accesso" basterebbe aver pazienza. Se i percorsi fossero puliti e scevri da corruzione, col tempo i nuovi accessi se dotati di talento (che non è ditribuito equamente, si sa, ma è col Gran Distributore che bisognerebbe pigliarsela) e buona volontà potrebbero 'gradatamente' (o siamo ancora al 'tutto e subito" del '68 ?) salire la scala sociale. E consentire alla propria prole di partire da un gradino più alto. In una società che voglia funzionare bene e con un concetto di giustizia a livelli umani e realistici, non è la meritocrazia che va condannata, ma la corruzione che la contamina. Nessuno, se onesto, si lamenta per la sorte che non l'ha dotato di talento o per la propria nascita sfortunata, ma lo fa solo colui che avendo un merito effettivo non lo vede valutato equamente.
Sarebbe ben grave se per acquisire formazione e cultura politica si dovesse attendere di oltrepassare i trent'anni e di frequentare a lungo il parlamento visto che esse sono necessarie a ognuno di noi già per vivere civilmente e per votare coscientemente. Esse si apprendono dapprima a scuola attraverso lo studio della storia e di [...] tutto il passato culturale del nostro paese e poi seguendo quotidianamente la vicende del mondo in cui viviamo. Senza una fatica personale il tempo da solo non porta molto.
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in: Abbiamo il diritto di uccidere gli animali?
Abbiamo lo stesso diritto che gli altri animali hanno, di uccidere per sopravvivere.
in: L'amore è biunivoco e la molestia (anche verbale) indegna di un uomo
Si ringrazia? Sì, perché è un’epifania, un miracolo. Ma si ringrazia chi? Non il mancato partner che non ha alcun merito (né alcuna colpa, s’intende). Ma il caso, la vita, il destino….. L’amore è biunivoco ma anche involontario. In amore siamo tutti passivi, guidati da una casualità che non possiamo né guidare né conoscere. Ma capire [...] questa dura realtà implica una razionalità che non circola naturalmente e che la nostra cultura non fa niente per diffondere e alimentare. Quindi un ”Whore” sì, ma solo se astratto ovvero un’imprecazione o magari un bestemmione per chi apprezza il genere.
Altro Chiudiin: Essere napoletano è meraviglioso!!!
Contenti voi...... Io vi ho vissuto per due anni e ne sono partita con sommo piacere e anche da lontano tutto quello che voi amate e citate con orgoglio mi riesce sgradevole ed estraneo, appartenente a una cultura molto diversa e estranea alla mia.Ma la parte più sgradevole è la vostra visione della vita [...] sociale. Vi ho incontrato persone gentili, affabili e sollecite. Di estrazione popolare ma anche persone di alto livello, di gran classe ed eleganza, ma tutti invariabilmente, più o meno apertamente, impregnati di familismo e clientelismo. Per me nordica di educazione austriaca è stato un supplizio.
Altro Chiudiin: meritocrazia: siamo sicuri che è tutto oro quello che luccica?
Tommie Smith e John Carlos avevano fatto una cosa giusta ma nel posto e nel momento sbagliato. In una società che voglia funzionare su basi realistiche e non idealistiche o ideologiche ogni cosa deve seguire un suo percorso di regole e schemi. Se questo accadesse regolarmente la meritocrazia non sarebbe inquinata da favoritismi i quali [...] per testimonianze verso amicizie o parentele dovrebbero seguire altre strade (offrendo propri beni non quelli pubblici). Lo stesso vale per le "idee diverse". Ci dovrebbero essere, e ci sono, percorsi previsti per la loro esplicitazione. Quanto al fatto che non tutti abbiano "lo stesso accesso" basterebbe aver pazienza. Se i percorsi fossero puliti e scevri da corruzione, col tempo i nuovi accessi se dotati di talento (che non è ditribuito equamente, si sa, ma è col Gran Distributore che bisognerebbe pigliarsela) e buona volontà potrebbero 'gradatamente' (o siamo ancora al 'tutto e subito" del '68 ?) salire la scala sociale. E consentire alla propria prole di partire da un gradino più alto. In una società che voglia funzionare bene e con un concetto di giustizia a livelli umani e realistici, non è la meritocrazia che va condannata, ma la corruzione che la contamina. Nessuno, se onesto, si lamenta per la sorte che non l'ha dotato di talento o per la propria nascita sfortunata, ma lo fa solo colui che avendo un merito effettivo non lo vede valutato equamente.
Altro Chiudiin: Di Maio, San Gennaro e l'assenza di cultura politica
Sarebbe ben grave se per acquisire formazione e cultura politica si dovesse attendere di oltrepassare i trent'anni e di frequentare a lungo il parlamento visto che esse sono necessarie a ognuno di noi già per vivere civilmente e per votare coscientemente. Esse si apprendono dapprima a scuola attraverso lo studio della storia e di [...] tutto il passato culturale del nostro paese e poi seguendo quotidianamente la vicende del mondo in cui viviamo. Senza una fatica personale il tempo da solo non porta molto.
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