Arresto dopo 16 anni

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1 Febbraio 2017

Arrestato un sospetto per l’attentato del 27 luglio 2000 nella stazione Wehrbahn della metropolitana leggera di Düsseldorf. Da informazioni della testata Spiegel Online, riprese anche da altri media, è stato disposto il fermo del 50enne di Ratingen Ralf S., all’epoca dell’attentato noto come estremista neonazista. Un ordigno con del TNT in un sacchetto di plastica appeso ad una ringhiera era esploso attorno alle 15 provocando 10 feriti (7 donne e 3 uomini), taluni molto gravi, ed una scheggia di metallo penetrata nel ventre di una donna incinta aveva ucciso il neonato che portava in grembo. Sei delle vittime erano ebrei immigrati dalla ex Unione Sovietica che tornavano da lezioni di tedesco.
L’attuale fermato era già stato oggetto dell’attenzione degli inquirenti. Secondo quanto riporta lo Spiegel era noto come “Sceriffo di Flingern” (il nome del quartiere) che si aggirava in pattuglia con il cane, o di notte in tenuta da guerra. Non erano però emerse prove sufficienti contro di lui. Le indagini riaperte nell’estate del 2015 riesaminando tracce di DNA e la ringhiera deformata dall’esplosione hanno portato ora, dopo 16 anni, ad attribuirgli l’attentato.
Allo stato non sarebbero emersi collegamenti con fatti legati al processo in corso a Monaco di Baviera per i crimini del Nationalsozialistischer Untergrund (NSU). Qui martedì è stato letto un elenco di oltre 200 indirizzi di istituzioni ebraiche conservati in diversi supporti recuperati dall’ultimo covo bruciato. Tra questi anche quello di una sinagoga di Berlino nei pressi della quale un poliziotto nel maggio 2000 aveva individuato i fuggiaschi Beate Zschäpe e probabilmente Uwe Mundlos, in compagnia di altre due persone non univocamente identificate.

TAG: Duesseldorf, Neonazismo, NSU
CAT: Giustizia

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