Laudadio (TIM): «Da noi l’inclusIone ha una storia che va avanti da 100 anni»
«Siamo solo a metà della 4 Weeks 4 Inclusion e abbiamo già riscontrato grande successo. Oggi raccontiamo il nostro approccio verso l’inclusione, da sempre siamo un’azienda che fa la differenza proprio perché includiamo tutti, nella convinzione che il valore dei singoli arricchisce il Gruppo», ha affermato Andrea Laudadio, responsabile TIM Academy, Development & Recruiting, nel corso dell’evento “Connecting diversity. La rete che fa la differenza perché non fa differenze». È un viaggio tra spunti creativi ed esistenziali per testimoniare il valore dell’inclusione quello proposto dall’evento che coinvolge oltre 200 imprese fino al 22 novembre.
La 4Weeks4Inclusion di TIM ha acceso i riflettori su 11 storie di inclusione grazie alla rete: storie esemplari di chi si è sentito escluso ma non ha sprecato l’opportunità di trasformare la sua esperienza in un valore e che, grazie alla rete, ha potuto fare la differenza. «I racconti dei nostri 11 ospiti di oggi hanno tutti un filo comune, la rete, che permette di superare le distanze e valorizzare le diversità. La rete è nel nostro DNA: telefonia, telecomunicazioni, Internet, social network, infrastrutture fisiche ma dietro cui ci sono persone e storie individuali», ha aggiunto Laudadio. «Si tratta di un filo fisico e virtuale che permette di unire le persone. Un valore questo che in TIM arriva da lontano, una storia di inclusione che va avanti da 100 anni», ha poi concluso il manager.
Undici storie di resilienza, coraggio, determinazione, inclusione raccontate insieme a Giampaolo Colletti tra passato, presente e futuro, tra Roma e la sede dell’Archivio Storico TIM di Torino. I protagonisti sono oggi top influencer: come Angelica Massera, attrice e influencer con centinaia di migliaia di follower che seguono il suo storytelling ironico sull’essere mamma, donna, compagna; Paolo Camilli, attore, regista, creator, definito il genio comico di Instagram; Cris Brave è invece il rapper con disabilità che ha cantato anche con Fedez; Alice Bush, l’imprenditrice digitale fondatrice di “Ritualmente”; Francesca De Gottardo è fondatrice di una b-corp che con 10 sarte africane crea abiti e accessori in tessuti africani dal design italiano. Si aggiungono Momo & Raissa, la coppia multietnica con profilo di coppia comune, autori di “Di mondi diversi e anime affini” edito da De Agostini; Rossella Fiorani, nata con una patologia rara che l’ha privata delle dita di mani e piedi, ma arrivata nel 2017 alla finale di Miss Italia; Valentina Perniciario, fondatrice della pagina “Sirio e i Tetrabondi” in cui racconta il suo viaggio dalla nascita di Sirio, colpito da “morte in culla”; Francesco Cicconetti, è un ragazzo transgender che racconta la sua transizione da donna a uomo e premiato ai Diversity Media Awards 2021 come “best creator” e Muriel, la giovanissima attivista LGBTQ+ e rappresentante body positive; e infine Nadia Lauricella, senza braccia e con la colonna vertebrale distorta, racconta su tik tok la sua malattia rara con sfide e video divertenti.
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