La musica bisestile. Giorno 213. ZZ Top

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20 Dicembre 2018

Gli eroi del rock texano, prima di divenire una noiosa macchina di lente e chiassose note in maggiore, aveva cercato di essere il punto d’incontro tra il Southern Rock e quello che poi sarà il rock psichedelico del Ranch de la Luna, di Kyuss e dei Queens of the Stone Age

TEJAS

 

L’orgoglio texano è una manifestazione diversa da quella degli altri Stati che, nella Guerra Civile, si schierarono in difesa dei latifondisti e del commercio di schiavi. Il Texas è stata una conquista strappata militarmente al Messico, ed ha un carattere meticcio tutto suo, che poi si è trasformato in una sensazione di unicità, legata anche al successo industriale che arrivò già nella seconda metà del XIX Secolo. Dapprima colonia spagnola, il Texas era finito nelle mani dei messicani e vi rimase fino alla rivoluzione del 1821, il cui apice fu la difesa, da parte di Davy Crockett e di pochi altri eroi, della chiesa di Fort Alamo, circondata per mesi da un nemico superiore per numero e mezzi.

“Tejas”, 1976

Fino al 1861 il Texas rimase un corpo estraneo, poi entrò nel blocco sudista, ma non con combattenti, solo con il sostegno logistico, ma alla fine della guerra la scoperta del petrolio rese tutti ricchi e cancellò come spugna ogni velleità di dibattito sul passato. Sicché già allora i texani erano “altro”. Ovviamente la musica texana risente fortemente delle influenze messicane, sicché, alla nascita del rock, il Paese perse il treno degli sviluppi californiani o del folk del Mid-West.

Quando Bill Gibbons decise di volere una band che usasse non solo le chitarre, ma anche un po’ dei mezzi della psichedelìa, si trovò praticamente da solo, ed i neonati ZZ Top hanno fatto tantissima fatica per affermarsi. I loro primi dischi non interessarono nessuno. Sicché, col tempo, scivolarono sempre più in direzione del comune Southern Rock, con la speranza di trovare al di là dei confini dello Stato quel pubblico che in Texas restava loro negato. Il disco che ho scelto io è il primo che abbia venduto fuori dal Texas, ma è anche l’ultimo con un minimo di influenza psichedelica, come testimonia il singolo “El Diablo”, che è anche la canzone attraverso la quale io ho scoperto la loro esistenza. Da allora in poi i tre superbarbuti si sono specializzati nel Southern Rock più lineare possibile, nessuna deviazione, nessuna sperimentazione, e sono diventati noiosissimi.

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CAT: Musica

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