La musica bisestile. Giorno 288. James Brown

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26 Gennaio 2019

Una persona spregevole, forse anche un assassino, comunque uno che si è fatto odiare e temere da tutti coloro che gli stavano intorno, e che mirava solo e soltanto alla perfezione nella sua musica.

OUT OF SIGHT

 

James Brown non è un artista controverso. Era una perfetta canaglia, un individuo spregevole, uno che prendeva a botte e coltellate le compagne, che torturava psicologicamente, in modo tortuoso, chiunque gli venisse troppo vicino, che trattava i “suoi” musicisti come animali, che odiava e disprezzava il genere umano e si sentiva al di sopra della legge e delle convenzioni, motivo per cui è stato più volte in galera per i delitti più disparati, da atti di violenza a corse in macchina contro la polizia, dall’evasione fiscale a detenzione illegale di armi e droga.

“Out of sight”, 1964

Era nato in una baracca nella South Carolina, non aveva né tempo né voglia di perdonare, di avere pietà, di capire gli altri. La vita è una guerra, e si vince a coltellate. Aveva un’idea precisa di come dovesse essere la sua musica, ed ebbe ragione: spostare l’accento del canto sulla prima e terza battuta, quasi si trattasse di un reggae, ha influenzato in modo indelebile la musica anglosassone, dai Rolling Stones a Michael Jackson, ha scritto melodie apparentemente semplici, ma con arrangiamenti estremamente complessi, ed ha creato dal nulla un nuovo modo di cantare e di ballare, che gli rubarono tutti, sia bianchi che neri. Ha vissuto una lunga vita, ma ad una velocità assurda, diventando ricco ed arrogante, sparagnino e calcolatore, attento ad ogni novità del mercato, perché sapeva benissimo che sarebbe stato necessario inventarsi di nuovo, ogni pochi anni, per riuscire a vendere alla nuova generazione in arrivo, senza perdere quelli della generazione precedente.

Nelle sue esibizioni, sia che facesse una canzone, sia che tenesse un concerto, tutto era studiato nei minimi termini, nulla lasciato all’improvvisazione. Anzi. Se un musicista si azzardava a fare qualcosa di diverso, dopo il concerto James lo cacciava dalla band – senza paga, per giunta. Ha sempre goduto di un successo travolgente, non è mai stato generoso, era generalmente odiato, ma dava da mangiare a tanta gente, che era costretta a fare buon viso a cattivo gioco. Molti dei suoi brani sono dei classici della musica nera, anche se è difficile catalogarli nel funk, nel rock, nel soul, nel gospel o nel rhythm’n’blues. James Brown è sempre stato James Brown, l’idolo di molti musicisti della generazione successiva, che non poterono copiarlo, ma riuscirono a raccoglierne l’insegnamento. Ovviamente vi offro un disco in cui James Brown mette in fila alcuni dei suoi successi maggiori, perché, una volta ancora, poco importa chi sia l’artista, a noi importano le sue canzoni.

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CAT: Musica

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