Sebastiano Barisoni vs Luigi Corbani (Largo ai vecchi)

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14 Gennaio 2015

Non vi è dubbio che tra le migliori radio private che si possono sentire in Italia vi è Radio 24 Ore soprattutto per la parte economica e finanziaria. Il conduttore Sebastiano Barisoni è autorevole ma anche chiaro nelle sue esposizioni, sceglie argomenti interessanti e aggiornati, ogni tanto poi, precedute dall’allegra musichetta del “Tango della Maiella”, cita, casi di mala gestione del pubblico denaro. Lì si scatena e dal Trentino alla Sicilia si snodano esempi di ogni tipo e di ogni gravità. Ultimamente si è accanito contro gli ex consiglieri regionali lombardi che, guidati da Luigi Corbani, hanno osato ricorrere nei confronti di una legge regionale che decurtava del 10% il loro vitalizio.

È sbagliato perché gli ex consiglieri hanno ragione. Il fatto cioè che siano stati dei politici non comporta che venga utilizzata nei loro confronti una legge probabilmente sbagliata anche perché tutti hanno diritto a difendere i loro interessi e nella rincorsa vociante ai politici e alla politica si rischia di fare dei danni gravi allo Stato di Diritto. L’esempio lombardo probabilmente sarà ripreso da altre regioni e poi, perché no, a livello nazionale per i vitalizi degli ex senatori e deputati. Naturalmente Il Fatto Quotidiano e il villoso Matteo Salvini spiegheranno ai loro lettori e elettori che giustizia è fatta e ai perfidi politici è stato tolto un improprio beneficio perché la politica è una passione e non deve essere remunerata a fine rapporto. Il vantaggio per i conti dello Stato sarà minimo e rapidamente annullato da qualche ponte che crolla o torrente che esonda ma il principio, che coinvolge tutti noi pensionati, sarà vulnerato.

Abbiamo infatti già visto un deputato di Scelta Civica che per avere qualche titolo sui giornali ha proposto di ricalcolare tutte le pensioni calcolate con il sistema contributivo per portarle al sistema retributivo. Naturalmente, al di la delle difficoltà tecniche dell’INPS, questo calcolo sarebbe risultato spesso inutile ma comunque introduceva  l’idea per lo Stato di poter infierire in conto capitale anche sulle pensioni. Il deputato è stato immediatamente promosso a sottosegretario e le sue idee sembrano essersi modificate.

Si tratta dell’agonia dello Stato di diritto e Barisoni farebbe bene a riflettere, indipendentemente dall’odio per tutti i politici che è di moda nel paese, su queste cose tenuto conto che Luigi Corbani è persona che al di fuori dalla politica è riuscito a costruire un’importante struttura culturale come l’Orchestra Verdi e l’Auditorium di Milano partendo da zero. E che quando non poteva ancora per l’età percepire la pensione regionale e l’Orchestra Verdi attraversava periodi di difficoltà, viveva poveramente.

Tutto questo per la verità storica e per la grande stima che ho per Radio 24 che dispone già di trasmissioni come la Zanzara destinate ai camionisti mentre invece quelle destinate all’economia potrebbero avere, come quasi sempre hanno, una capacità di riflessione non turbata dall’alito puzzolente di Travaglio.

 

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CAT: Partiti e politici

7 Commenti

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  1. raindog2054 10 anni fa

    Barisoni è quasi sempre giusto (second,ovvio,le mie idee) parteggio x lui anche qui.grazie

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  2. raindog2054 10 anni fa

    Barisoni è quasi sempre giusto (second,ovvio,le mie idee) parteggio x lui anche qui.grazie

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  3. mario-saccone 10 anni fa

    Qualche anno fa è stata fatta un legge che concedeva un vitalizio ai parlamentari, oggi si fa una legge che lo riduce. Dov’è che si colpisce lo stato di diritto? Il vitalizio ai parlamentari non mi sembra uno dei diritti fondanti uno stato di diritto.

    Si può non essere d’accordo ma non mi sembra il caso usare parole grosse per la riduzione di un vitalizio. In tutte le democrazie serie in genere le classi dirigenti condividono le condizioni del paese, qui in Italia le classi dirigenti da sempre cercano di cavarsela senza danno e senza nessun sacrificio. A quanto sembra una mutazione si è prodotta nella Repubblica nata dalla Resistenza se adesso la resistenza ad oltranza è quella contro la riduzione dei vitalizi.

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  4. mariomazzoleni 10 anni fa

    Caro Giacomo non concordo con la tua valutazione e nemmeno con una certa ironia sulla radio (se la zanzara l’ascoltassero solo i cammionisti non andrebbe più in onda da tempo e tu non la commenteresti. Purtroppo gli italiani si cibano anche di questo genere di trasmissioni e forse sarebbe il caso di farci meno ironia e pensare a come mai hanno successo). Detto questo, mentre sono sempre a sostenere l’iniziativa di Corbani nel mondo musicale, non ho apprezzato per nulla il ricorso di questi ex di fronte ad una nuova legge. Io credo che le leggi vadano rispettate a maggior ragione da parte di chi per una vita le leggi le ha emanate. Spesso le leggi creano svantaggi ma l’idea di fondo è che il legislatore operi per il “bene comune”. Nel caso specifico poi l’effetto per questi ex legislatori (spesso pluri pensionati) è davvero minimo (mi viene in mente Mario Capanna tanto per fare un nome tra quelli che ho letto).

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    1. largoaivecchi 10 anni fa

      Caro Mazzoleni rispondo con te anche a mario-saccone. Gli ex consiglieri regionali ricorrenti non ricorrono contro una legge operativa da ora ma contro una legge che opera retroattivamente. Non so se il TAR darà loro ragione o meno sicuramente hanno il diritto di difendere i propri interessi come qualsiasi altro cittadino, in via di principio questi interessi, gradino per gradino, possono coinvolgere tutti i pensionati perchè quello che è richiesto oggi agli ex politici domani potrà essere richiesto a qualsiasi pensionato, a meno che si voglia punire tutti coloro che hanno fatto politica, bene o male, negli anni in cui le leggi prevedevano un vitalizio a fine mandato. In questo caso l’intento punitivo dovrebbe essere giustificato e specifico perchè perfino dopo il fascismo, che era un regime dittatoriale, il ministro della Giustizia Togliatti si trovò a dover emanare un’amnistia generale.
      Non sempre nei bar ci si rende conto di scivolare, travolti dalla passione, fuori dallo stato di diritto. Nel caso specifico, che affronta un problema del tutto politico, sarebbe stato forse più intelletualmente onesto proporre ai pensionati una decurtazione volontaria della loro pensione mettendoli di fronte alla responsabilità di una scelta politica.
      Mi capita spesso di sentire la trasmissione La Zanzara che può anche divertire bocche buone ma deve essere tenuta ben distinta nel giudizio, come accade, dalla trasmissione di Barisoni, secondo me, utile e produttiva.

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  5. magnus 10 anni fa

    Vorrei ricordare che la riduzione del vitalizio è solo del 10%. Su una base che riguarda stipendi regionali da molti anni sproporzionati rispetto a qualsiasi parametro di sostenibilità. Infatti è matematico che in pochi anni chi gode del vitalizio avrà recuperato tutti i contributi versati che ripeto sono comunque gonfiati a causa di stipendi esagerati. Quindi tutte le Regioni saranno costrette a esborsi da favola per coprire spese senza copertura, con conseguente riduzione delle spese per i servizi comuni.
    I vitalizi sia regionali che nazionali al contrario delle pensioni non sono diritti acquisiti, sono privilegi anacronistici e vergognosi ed essendo a discrezione delle regioni e del parlamento che ne hanno approfittato sono modificabili in qualsiasi momento. E’ troppo comodo per questi privilegiati usare e promuovere per i loro interessi leggi fatte nelle loro stanze e poi quando si tratta di modificarle invocare i diritti acquisiti. I veri diritti acquisiti erano quelli modificati dalla legge Fornero, alla quale si è arrivati per la insostenibilità del sistema.
    Se questo è valso per tutti gli italiani perché fare eccezioni per gli appartenenti della casta politica che oltretutto ha pesanti responsabilità.

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    1. largoaivecchi 10 anni fa

      Quello che tu dici è vero ma non si può negare a nessuno il diritto di difendersi. Gli ex consiglieri ritengono che il loro vitalizio (pensione) sia un diritto acquisito poichè la maggioranza di essi ha svolto nella vita solo compiti politici: questo gli era stato garantito all’epoca in cui prestavano il loro servizio buono o cattivo che fosse. I vari ricorsi che essi hanno impostato daranno un loro esito e dal punto di vista giuridico avremo una risposta definitiva priva di pregiudizi politici. La mia personale impressione è che la riduzione richiesta al vitalizio di costoro poteva essere fatta attraverso una pubblica domanda a cui gli ex consiglieri avrebbero dovuto dare una pubblica risposta prendendosi una responsabilità politica di fronte all’opinione pubblica naturalmente molti non avrebbero accettato ma questo poteva aprire una polemica più giustificata di quella che viene fatta ora.

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