Alberto
Carocci

bio

Laureato in scienze della comunicazione, ho scritto centinaia di articoli per quotidiani locali e nazionali oltre a collaborazioni con riviste di settore in ambito economico, vinicolo e sociale. Ho spaziato dalla cronaca nera alla politica, dall'urbanistica all'economia. Sono uno studioso di storia mediovale, di psicologia applicata, di geopolitica con focus sui conflitti e di linguaggio [...] non verbale, ovvero, tutto ciò che la parte limbica del cervello attiva inconsciamente, in base ad impulsi esterni. Ho avuto un'esperienza quinquennale in politica partecipando attivamente tra le fila di una lista civica apartitica, in qualità di consigliere e di presidente alla commissione politiche giovanili, nella mia città natale, Verona. Dal 2012 vivo a Milano e lavoro per una multinazionale europea. Sono anche un appassionato di musica e da ormai 10 anni faccio il dj nei locali e nelle feste private, per puro divertimento. Elogio l'elogiabile, critico il criticabile.

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Ultimi commenti

Pubblicato il 20/06/2019

in: Salvini Balboa e la scalinata di Washington

"E' il giornalismo politico, bellezza!". Carissimo, nel giornalismo politico basta una mezza frase per imbastire un articolo. In questo caso, la svista di Salvini è stata un'occasione ghiotta! Saluti

Pubblicato il 11/03/2019

in: Caso Diciotti: Salvini non va processato, ha agito negli interessi del paese

Illustrissimo e illuminante Federico, ma lei, fa dell’offesa la sua unica arma? L'italiano è una bella lingua, ricchissima di sostantivi, aggettivi e verbi che possono essere utilizzati senza offendere nessuno. Che diritto ha di dare del babbione ad un utente? Siamo tutti qui per un confronto civile ma viene difficile quando o s'insulta o si [...] scrivono commenti viscidi per canzonare (come il suo "ammazza che brain!"). Metta l'accento sui contenuti, se ne ha, altrimenti s'inserisce di diritto anche lei nella pletora d'internauti starnazzanti e livorosi che tanto irride. Saluti

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Pubblicato il 20/02/2019

in: La realtà vista dai folli

Lo splendore d’un tempo delle grandi civiltà è inversamente proporzionale allo stato attuale delle civiltà. Sarà sempre in declino. Laddove risplendevano civiltà illuminanti, adesso vi è solo imbarbarimento che va di pari passo con la povertà. Mi viene da pensare, oltre all’Italia, anche alla Grecia, all’Egitto, alla Tunisia, al Messico, etc etc..

Pubblicato il 19/02/2019

in: Caso Diciotti: Salvini non va processato, ha agito negli interessi del paese

L’interesse dello stato Italiano credo proprio che sia quello di evitare gli sbarchi. Questo perché se decine di migliaia di persone mettono piede in Italia senza alcuna regolamentazione, grazie al famoso trattato di Dublino, è lo stato italiano che se ne deve fare carico. Sappiamo bene che l’Italia ha grossi problemi di gestione dei migranti [...] che tradotto significa non poterli aiutare come si dovrebbe. Quelli che restano, vivranno in Italia in una “zona grigia” dove difficilmente riusciranno a trovare un lavoro regolare ma più facilmente potranno delinquere. La percezione dell’opinione pubblica sui reati di lieve entità è, paradossalmente, maggiore rispetto alla percezione dei reati più gravi (corruzione, traffico di stupefacenti, omicidi etc). Gli sbarchi, in sè, portano una miriade di conseguenze che minano la percezione di sicurezza e di serenità dell’opinione pubblica. È un dato oggettivo.

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