
Famularo
bio
Mi occupo da 18 anni di crediti bancari in sofferenza (Non Performing Loans) e al momento lavoro per Cariparma Credit Agricole, dove sono responsabile del servizio che gestisce questa classe di attivi per tutto il Gruppo bancario. Il mio profilo professionale completo è pubblico e disponibile su Linkedin [http://it.linkedin.com/pub/mas simo-famularo/1/b87/23b/]. Ho un blog su Linkiesta [http://www.linkiesta.it/blogs/ [...] apologia-di-socrate], uno sul fatto quotidiano [http://www.ilfattoquotidiano.i t/blog/mfamularo/] e uno personale [http://massimofamularo.wordpre ss.com/] e collaboro con altri collettivi, di ispirazione pro mercato, quali Noisefromamerika [http://noisefromamerika.org/pr ofilo-utente/massimo-famularo] e Leoni Blog [http://www.leoniblog.it/author /massimo-famularo]. Completano il profilo una moglie fantastica, due figlie meravigliose e l’illusione che il mondo possa ancora cambiare in meglio.
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Ultimi commenti
in: Da laureato in Lettere dico: la mia laurea è utile e vi spiego perché
La frase "Partiamo da un presupposto: non è vero che non c’è lavoro per i laureati nelle facoltà umanistiche, il lavoro c’è, purtroppo però i posti di lavoro disponibili sono inferiori al numero di laureati in Lettere, Storia, Filosofia…" o non ha inteso il significato dell'articolo di Feltri oppure intende colpevolmente confondere le acque con la [...] retorica. Nessuno ha ovviamente mai detto che in senso stretto "non c’è lavoro per i laureati nelle facoltà umanistiche" quel che intendeva Feltri e' che, in termini relativi, ci sono meno opportunità' di lavoro e retribuzioni piu' basse per i laureati in materie umanistiche rispetto a chi ha seguito altri corsi di studi. Cio' equivale a dire "i posti di lavoro disponibili sono inferiori al numero di laureati in Lettere, Storia, Filosofia…" Insomma tu e Feltri dite la stessa cosa o meglio tu dici la stessa cosa di feltri. Quanto al passaggieo "“fare studi umanistici non conviene, è un lusso che dovrebbe concedersi soltanto chi se lo può permettere" non si tratta di un insulto ma della logica conseguenza della premessa su cui anche tu convieni.
Altro Chiudiin: Ode a una sinistra che non c'è (e non ci può essere)
Ho trovato subito il pezzo di repubblica in risposta a Van Straten, ma nn riesco a trovare il pezzo di partenza. Ovviamente il commento è condivisibile al 100%
in: Ode a una sinistra che non c'è (e non ci può essere)
Destra e sinistra sono parole fuorviani (di cui però in Italia nn si riesce a fare a meno) In particolare in italia di liberlizzazioni (mai abbastanza) ne ha fatte più la sinistra che la destra che ha saputo essere quasi solo clientelare e populista. Lasciamo alla poesia quelle parole concentriamoci su competizione e redistribuzione arbitraria. La competizione [...] sappiamo a cosa serve e quanto faccia bene e non serve dirlo. Quel che non fa è garantirci una allocazione delle risorse accettabile (banalmente chi per sfortuna non può competere che fine fa?) come rispondiamo a questo problema fa tutta la differenza del caso. Putroppo la risposta politica di destra o sinistra che sia è unica: redistribuzione arbitraria in favore dei propri sostenitori. Io credo che la risposta dovrebbe andare nella direzione di garantire a tutti l'opportunità di competere (e nell'Economist si parla di dinastie) e una rete di protezione minima. Sul resto ognun per se (altrimenti il paternalismo giungerà a trovar moglie a chi non ce l'ha) Allora lo stato a che serve? A parte ovviamente a far funzionar bene il mercato? Forse a limitare (non bloccare) l'arbitrio del più forte e a farlo mediante la coalizione di tutti i pià deboli. L'azienda che inquina non solo deve pagare, ma deve essere obbligata a smettere se il danno che fa inquinando non è stimbile. Il diavolo allora è nei dettagli perchè come nel libro/film "Capitale Umano" ci sarà qualcuno pronto a dire che certe cose non si misurano (come la bravura degli insegnanti o dei magistrati) ma questa è un'altra storia. PS prossimo post sarà ode a una destra che non può essere rilevante (poi basta destra/sinistra che fuorviano
Altro Chiudiin: La sinistra dei rischi sociali e quella da trader di Renzi
beh la strada da fare è indubbiamente lunga e in salita. Magari può esser d'aiuto non farla da soli e avere un traguardo. Rimanendo in tema di poesia, qualche tempo fa Fabio Scacciavillani parlava di http://noisefromamerika.org/articolo/come-guardar-crescere-erba-inverno
in: La sinistra dei rischi sociali e quella da trader di Renzi
ma assolutamente onorato del tu