Berlusconi repubblicano

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27 Aprile 2015

Blog Largo ai Vecchi

 

Era difficile da immaginare anche per i più pessimisti che la fine dell’antico e premiato Partito Repubblicano Italiano, dilaniato da scissioni espulsioni risse miserabili, finisse poi nel dileggio. Infatti l’ex Cavaliere Silvio Berlusconi intende a dar vita per imitare l’America ad un Partito Repubblicano che dovrebbe confrontarsi con un Partito Democratico, già esistente su piazza, concentrando tutti gli elettori conservatori più o meno moderati. In questo modo il PRI scomparendo non lascerebbe sul terreno politico più alcuna traccia soffocato dalla grande bisaccia conservatrice.
Intendiamoci il Partito Repubblicano Americano è tutt’altro che un fatto politicamente negativo esso è composto per una gran parte, forse prevalente, dai Tea Party e in parte dal vecchio Partito Repubblicano ( Old dear party simbolo l’elefante) dove sono presenti figure tutt’altro che minori e spesso anche migliori dei loro avversari Democratici. Ma in Italia il carrozzone folcloristico della destra urlante e rissosa, venata di fascismo militante, provincialissima e incolta non potrebbe essere altro che una pallida imitazione del partito americano. Naturalmente tutto ciò non esclude che questo conglomerato politico ( non dico fascio per attenermi ad una moderazione aggettivale forse eccessiva) prenda poi molti voti. Forse potrebbe raggiungere la maggioranza se non avesse l’handicap di un leader perchè Berlusconi è troppo usurato e Salvini, anche con tutta la buona volontà, è difficilmente proponibile.
Come stanno le cose sembrerebbe più facile realizzazione il Partito della Nazione di renziana proposta, sempre che sappia arrivare a quell’elettorato silenzioso che oggi non vota e vale quasi il 40%. Molto dipende anche dalla situazione internazionale perchè il vacillare dell’Europa non aiuta nessuna sistemazione razionale della vita politica. Ma molto dipende anche dal bravo giovanotto che per ora ci governa e dalla sua capacità non solo di gestire il PD ma anche la realtà popolare abbandonata per anni all’invenzione isteroide dei movimenti populisti.
Io penso, per esempio, che quel 15% che si calcola possa avere nel nostro Paese l’estrema sinistra ( la Syriza de noialtri) debba essere liberato e gli esponenti della sinistra del PD debbano rischiare le loro sorti politiche in quella direzione fianco a fianco della sig.ra Boldrini e della sig.ra Spinelli senza escludere il dott.Vendola ma soprattutto senza escludere il compagno Landini che non vuol fare un partito ma, come ha detto letteralmente lui, un movimento sociale ( absit iniuria verbis).
Come si vede, cari amici, una situazione in movimento che non sappiamo dove andrà a finire. Sappiamo solo che le foglie secche di un autunno precoce cancelleranno presto le tracce della tomba del vecchio Partito Repubblicano Italiano.

TAG: silvio berlusconi
CAT: Partiti e politici

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