Banca Generali chiude semestre da record. Utile a 190,1 mln e target superato
Banca Generali segna risultati record nel primo semestre e raggiunge con sei mesi d’anticipo i target fissati nel piano industriale triennale 2019-21.
Nel corso dei primi sei mesi, Banca Generali ha registrato un aumento delle masse, salite del 17 percento a 80,4 miliardi di euro, e della leva operativa. Così, il semestre si è chiuso con un utile al massimo storico di 190,1 milioni di euro, segnando una crescita del 44% rispetto al dato dello scorso anno. In forte crescita (+23 percento) anche la componente ricorrente degli utili che sale a 83,3 milioni, in forte accelerazione nel secondo semestre.
La Banca sta beneficiando di una crescita strutturale della domanda di advisory finanziaria qualificata e sta perseguendo un percorso di crescita orientato alla sostenibilità anche finanziaria dei risultati. Il risultato positivo è stato favorito dal successo delle politiche commerciali. Alla fine del semestre Banca Generali è riuscita a raggiungere e a superare il target di raccolta netta prevista nel piano industriale triennale 2019-2021 realizzando flussi netti per 14,8 miliardi di euro e ha superato il target di masse raggiungendo gli 80,4 miliardi di euro, contro il range di 76-80 miliardi.
L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, commenta il risultato come «il miglior semestre della nostra storia» e conferma «abbiamo centrato con 6 mesi di anticipo gli obiettivi più ambiziosi del piano triennale in termini di masse e raccolta. Lo slancio dimensionale oltre 80 miliardi è stato guidato da una raccolta e da flussi di nuova clientela al di sopra delle nostre aspettative e il trend positivo anche delle prime settimane di luglio ci porta ad alzare le previsioni per fine anno in un range compreso tra i 5,5-6,0 miliardi».
I dati semestrali record sono accompagnati anche da una crescita del ritorno agli azionisti. Banca Generali ha comunicato di aver già allocato il floor di dividendo di 1,25 euro sui risultati 2021, in aggiunta ai 3,3 euro deliberati a per gli esercizi 2019/2020. In questo modo la Banca ha raggiunto la soglia di oltre 500 milioni di euro di dividendi potenzialmente distribuibili agli azionisti, una mossa finalizzata a confermare il rispetto della politica di dividendi approvata. Raggiunta così una cedola agli azionisti di 4,55 euro ad azione che sarà corrisposta tra ottobre 2021 e aprile 2022, per un dividend yield del 13 percento.
«La solidità e sostenibilità del nostro business si evince sia dagli indici patrimoniali e dalla capacità di remunerare i nostri azionisti, sia dalla costante crescita dell’utile ricorrente che si basa sostanzialmente sull’attività di consulenza dei nostri banker e sulla molteplicità di servizi della banca. La componente variabile risente nel semestre di un impegno preso al fianco della clientela, tutelandone le posizioni, di fronte a criticità emerse in alcune cartolarizzazioni che hanno subito tra gli altri anche l’effetto della pandemia. Il focus nella protezione dei progetti di vita delle famiglie e la qualità dei nostri consulenti si confermano i pilastri del nostro posizionamento competitivo e la crescente esigenza di consulenza da parte dei risparmiatori ed investitori ci dà grande fiducia per le prospettive della seconda parte dell’anno», conclude Gian Maria Mossa.
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