Venduto il primo SMS della storia, l’economia degli NFT

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22 Dicembre 2021

È bene partire dalle definizioni: NFT sta per non-fungible token e si tratta di un token, dunque un oggetto, crittografico unico, la cui proprietà è scritta su blockchain, il registro di controllo delle transazioni di criptovalute. In questo sistema si garantisce l’autenticità e l’unicità del bene, fisico o digitale che sia. Nel mondo non esisteranno dunque due NFT uguali. Gli NFT, come dice il loro stesso nome non sono fungibili, ovvero spendibili come moneta, diversamente da quanto si faccia comunemente con le criptovalute. Pur appartenendo allo stesso universo, dunque, bitcoin, NFT e token di utilità o rete hanno funzioni e scopi tra loro molto differenti, talvolta proprio opposti, come nel caso di NFT e bitcoin o suoi equivalenti.

Fatto ciò, possiamo entrare nel merito della curiosa vicenda andata in scena a Neuilly-sur-Seine, sobborgo di Parigi ultrachic, nonché comune più ricco di Francia, dunque degno teatro per situazioni come quella che stiamo per descrivere.

Il valore di un SMS

Foto: LinkedIn Sales Solutions su Unsplash.

Da queste parti, infatti, si è svolta un’asta milionaria per un NFT che a molti potrebbe interessare ben poco ma che ha naturalmente del valore nella storia della tecnologia: si tratta del primo SMS mai inviato. Oggi, in seguito all’avvento di WhatsApp, il servizio di messaggeria breve è caduto in disuso e sono davvero pochi gli utenti che inviano ancora SMS dai propri cellulari, in quanto la comunicazione passa principalmente – quando non esclusivamente – attraverso il botta e risposta sul social verde della famiglia Meta, nuovo nome della società di Mark Zuckerberg, precedentemente nota come Facebook Inc. Eppure il valore affettivo verso questa forma di comunicazione deve essere ancora piuttosto elevato se c’è chi è disposto a pagare oltre centomila euro per aggiudicarsi il primo messaggino della storia.

Com’è caratteristico degli NFT la base d’asta era già piuttosto alta, si partiva infatti proprio da centomila euro e chi l’ha vinta ne ha spesi ben 107mila. L’unicità di questi token infatti è tale per la quale ogni volta che vengono venduti saranno sborsati molti ma molti soldi; come ben sappiamo infatti, più è rara una merce, maggiore sarà il suo costo e – come si scriveva – gli NFT sono oggetti unici, di cui non esistono copie e a offerta bassa corrisponde una domanda alta. Perché a quanto pare, c’è domanda anche di NFT. Ma in che modo si può acquistare un oggetto immateriale come un SMS?

La materializzazione di un contenuto digitale

Tutti abbiamo contezza di cosa sia un SMS, si tratta di una breve stringa di parole – che non potevano essere più di 140 caratteri, come qualcuno ricorderà, la stessa cifra che Jack Dorsey e il suo staff riproposero nella prima versione del loro servizio di microblogging, Twitter, nel quale fondamentalmente si inviano messaggi SMS al mondo intero – che comunicano un messaggio corto a qualcuno, come dice lo stesso acronimo short message service.

Il messaggino inviato – e acquistato alla somma indicata – contava soltanto 15 caratteri, quelli che compongono le parole Merry Christmas, Buon Natale in inglese, e lo spazio che le separa. Fu inviato nel 1992, alle ore 18.09 del 3 dicembre. L’autore era un impiegato di Vodafone che non lo scrisse sul suo telefono bensì su un computer a disposizione della compagnia telefonica, inviandolo al telefono portatile di Richard Jarvis, impiegato della società. Tale sms fu inviato a scopo sperimentale, per testare un servizio che di lì a poco avrebbe avuto un successo globale e si sarebbe diffuso in tutto il mondo, di pari passo con il boom dei telefoni cellulari.

Foto: Today.it.

Per materializzare il messaggio nel mondo reale ed essere in grado di consegnarlo nel concreto al vincitore dell’asta si è utilizzata una cornice digitale, di quelle che si utilizzano per osservare slideshow fotografici, all’interno della quale è riportata la stringa di codice del messaggio, e un certificato firmato da Nick Read, dirigente di Vodafone. Come si è anticipato, un NFT può anche essere digitale, dunque non era necessario utilizzare un supporto vero e proprio come la cornice ma lo si è comunque fatto per rispettare la normativa francese, la quale vieta la compravendita di prodotti strettamente immateriali, come la maggior parte dei token non fungibili.

TAG: criptovalute, internet, nft
CAT: Capitali, Innovazione

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