Triton: un generatore che riesce a produrre energia sfruttando il moto oceanico

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17 Novembre 2022
L’innovativo generatore galleggiante Triton risulta in grado di produrre energia, utilizzando il moto ondoso proveniente da ogni direzione

 

 

 

 

 

La nuova frontiera della innovazione riguardante l’energia idrocinetica rappresenta un settore dalle enormi potenzialità, ancora poco attenzionato.

Il generatore Triton, progettato della startup Oscilla Power , infatti, sarebbe in grado di sfruttare l’energia oceanica, riuscendo a convertire meccanicamente la potenza generata dalle onde, in elettricità.

Composto da un galleggiante in superficie e da un anello di reazione sommerso, posizionato in più esemplari ravvicinati, creerebbe una vera e propria rete elettrica offshore, con una capacità di produzione pari all’incirca alla stessa potenza sprigionata da una turbina eolica offshore e, per giunta, allo stesso prezzo.

La differenza cruciale tra Triton e altri dispositivi che sfruttano il moto ondoso sta nel tipo di movimento che è possibile convertire in energia. Triton, rispetto ad altri prototipi della stessa natura, sfrutterebbe non solo il moto verticale proveniente dalle onde oceaniche, ma anche quello generato in altre direzioni, ossia, ottimizzando la potenza che si libra nel sollevamento, beccheggio, imbardata, rollio, impennata e imbardata. Tutto grazie al suo galleggiante posto in superficie che estrae energia idrocinetica.

 

 

Il processo di conversione in energia elettrica

 

 

Il processo che permette la conversione meccanica della potenza estratta dalle onde in energia elettrica, viene portato a compimento per mezzo di tre trasmissioni idrostatiche e idrauliche, con uscite elettrice collegate tra di loro per estrarre una potenza di alta qualità. L’oscillazione della potenza viene regolata aumentandola o riducendola, attraverso l’accumulo della stessa in un supercondensatore.

L’installazione del galleggiante Triton (collegato al suo anello di reazione con dei tendini flessibili), risulta sufficientemente semplice e poco dispendiosa economicamente, se si pensa ad altri dispositivi del genere.

Inoltre, può essere spostato agevolmente tramite l’impiego di un rimorchiatore normale, senza rendere necessario che vengano utilizzate navi specializzate o mezzi per i trasporti pesanti.

La startup Oscilla Power, che lo ha ideato, ha pensato anche a come farlo sopravvivere alle avversità alle quali viene esposto in mezzo agli oceani, con dei protocolli di mantenimento mirati. Per esempio, laddove si assistesse ad precipitare delle condizioni metereologiche, si provvederebbe immediatamente a disinnescare il galleggiante, aggiungendo acqua di zavorra, ed abbassando, quindi, la riserva di galleggiamento dei fisiologici periodi di permanenza, senza rinunciare alla processo produttivo di energia idrocinetica.

Riuscire ad investire nello sfruttamento del moto ondoso, progettando dispositivi atti a produrre energia elettrica generata dagli oceani, costituisce senza ombra di dubbio uno approdo innovativo di  rilevante qualità contro gli indicibili sprechi energetici ed economici che il mondo si è autoinflitto, condannandosi a dover rincorrere la sopravvivenza.

 

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CAT: energia, Inquinamento

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