Chiama un hamburger “Erdoğan”. Locale tedesco chiude per minacce
Trovata pubblicitaria o meno, sabato scorso un ristorante di Colonia ha scelto di chiudere, dopo che le polemiche e gli insulti sui social media si erano fatti molto aspri a causa di un banale panino dedicato al Presidente turco. “Non siamo al momento in grado di garantire la sicurezza dei nostri impiegati” hanno dichiarato i proprietari del locale.
Tutto è iniziato a fine aprile, quando l’Urban Burgery di Colonia ha scelto il nome “Erdoğan” per uno dei suoi hamburger. L'”Erdoğan-Burger”, però, non si è presentato come un hamburger qualsiasi, ma come una specialità con il formaggio di capra. Il riferimento al caso Jan Böhmermann-Erdoğan è stato fin da subito chiarissimo. Proprio il comico tedesco, infatti, aveva pesantemente scherzato su delle “relazioni particolari” tra il Presidente turco e le capre, nell’ormai celebre poesia satirica “Schmähgedicht”.
“Naturalmente con formaggio di capra” recita lo slogan con cui l’Urban Burgery ha lanciato il nuovo hamburger su Facebook, il 22 aprile scorso.
Inizialmente, la trovata è stata un successo. L’1 maggio il locale ha fatto il pieno di clienti, anche grazie a un articolo sul giornale nazionale Bild, che ha subito cavalcato l’originale iniziativa.
Lo scherzo beffardo, però, si è molto velocemente trasformato in una nuova occasione di scontro sulle relazioni tra la Germania e la Turchia del Sultano.
Sulla pagina social dell’Urban Burgery sono velocemente comparse le veementi proteste degli ultras del Presidente turco, a cui sono seguiti scambi di insulti con le posizioni tedesche più xenofobe.
Sabato 7 maggio il locale ha deciso la chiusura “fino a ulteriori sviluppi”, di fronte a quelle che ha definito “minacce reali”. Tra queste, i gestori hanno anche riportato un preciso commento Facebook, che invitava a fare una poco amichevole “visita” al locale. I proprietari hanno inoltre citato intimidazioni da parte di sconosciuti, che sarebbero avvenute il 5 maggio.
La chiusura del locale può semplicemente trasformarsi in una breve operazione pubblicitaria, ma resta per certi versi sintomatica, anche nella sua dimensione marketing e nel suo inserirsi in una discussione pubblica molto popolare. Particolare è anche la copertura giornalistica che il caso sta ricevendo nelle ultime ore.
Scopo principale della chiusura temporanea del ristorante sembra essere quello di informare la polizia del caso e procedere all’installazione di telecamere di sicurezza. Il locale dovrebbe riaprire nei prosssimi giorni, dovranno anche essere sostituiti i tre impiegati che hanno scelto di licenziarsi. I tre lavoratori che hanno deciso di lasciare sono proprio quelli di origine turca.
Nel messaggio Facebook con cui hanno annunciato la loro scelta, i gestori hanno però tenuto a precisare che non si faranno “zittire dai nemici della democrazia e dei diritti civili”.
Tra il grottesco e il curioso, un hamburger si è trasformato in un tassello di un incontro-scontro geopolitico sempre più complesso. Lo scenario è una società a tratti molto meno pacificata e armoniosa.
Con la sua radicale e oscena poesia, Jan Böhmermann sembra essere riuscito a liberare e sguinzagliare l’irritazione tedesca per lo scomodo alleato post-ottomano.
Al tempo stesso, i sostenitori del Presidente turco sembrano sempre più determinati a difendere il loro leader sul territorio tedesco.
foto: pagina Facebook di Urban Burgery (link fonte)
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