Orchestrali nervosi

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5 Maggio 2022

Caffè a due passi dal Teatro della Fenice.
Il cielo è coperto e tira vento.
Preferisco sedermi ad un tavolo all’interno del locale.
Mentre bevo il caffè osservo un andirivieni di persone vestite in maniera insolita.
Gli uomini sono tutti in frac, le donne indossano completi da uomo con cravatta lunga.
Parlano di un concerto in programma per il giorno dopo, hanno appena finito di partecipare alla prova generale.
Mi colpisce ad un certo punto il dialogo tra due di loro, un uomo e una donna.
Lui assomiglia molto a Pavarotti: sorride sbocconcellando un panino – che quasi sparisce nelle sue mani enormi e si rivolge ad una collega bionda con i capelli cortissimi e gli occhiali.
“Si può sapere cosa ti turba?”, le chiede.
“Ho perso la fiducia in te”, risponde lei, con tono melodrammatico.
“Ma se ti ho fatto leggere il messaggino! Secondo te, se avevo qualcosa da nascondere, te lo facevo vedere?”
“È il fatto che tu conservi un rapporto, anche solo via whatsapp, con la tua ex che mi disturba”.
“Ma se ti vedi continuamente con il tuo ex marito…”, risponde lui, sbuffando.
“È una cosa diversa…”
“In cosa?”
“Mica è difficile da capire. Prova a pensarci. Tu sei stato mollato da Paola, io invece ho mollato Andrea”.
“E allora?”
“Non ci arrivi proprio…Tu, se lei non ti avesse mollato, staresti ancora lì a scodinzolare…”.
“Mai sentita una teoria più stupida di questa!”
Si alzano dal tavolino esterno ed entrano nel caffè, passandomi accanto.
“Prendi il caffè?” sento dire a Pavarotti.
“No, grazie, sto già nervosa di mio” risponde lei asciutta.

 

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CAT: Letteratura

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