L’ultimo incontro con Silvano Fausti, un maestro cristiano

12 Luglio 2015

Alla fine di marzo, tre mesi prima della sua morte avvenuta lo scorso 24 giugno dopo mesi di malattia e di lotta serena e piena di fede, abbiamo avuto la fortuna, il privilegio, di incontrare padre Silvano Fausti. Gesuita, biblista di formazione filosofica e teologica, tra le figure più significative del cattolicesimo progressista post-conciliare. Co-fondatore della comunità di Villapizzone, per anni guida spirituale di Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, e suo confessore.

Nel tempo che ci ha dedicato, Silvano Fausti si è confrontato con grande apertura e trasparenza, con noi, sul difficile rapporto tra il percorso della sua comunità e quello della Chiesa, soprattutto negli anni di Giovanni Paolo II. Non si è sottratto a nessuna delle nostre domande sulla vita, la morte, la fede, la sessualità, la Bibbia di cui è stato uno dei grandi esperti e studiosi, con decine di libri tradotti nel mondo. Ci ha raccontato le origini di un percorso ecclesiale, quello di Villapizzone, conosciuto e seguito in tutto il mondo cattolico, e non si è sottratto alle nostre curiosità giornalistiche, spiegandoci come è nata la clamorosa decisione di Benedetto XVI di dimettersi lasciando il posto a Bergoglio, Papa Francesco, strettamente legata, per la verità, alla storia della sua elezione.

In due video, il nostro ultimo incontro con Fausti. Grati di averlo incontrato, al di là della fede di ciascuno di noi, perché di maestri veri, al mondo, se ne incontrano pochi.

 

Ero filosofo, son diventato cacciatore di frodo nella Bibbia

 

 

Elezioni e dimissioni di Ratzinger, entrambe concordate con Martini

 


(Intervista di Lorenzo Dilena e Jacopo Tondelli, riprese e montaggio di Federica Verona)

TAG: Benedetto XVI, bergoglio, carlo maria martini, gesuiti, giovanni paolo II, joseph ratzinger, silvano fausti, villapizzone
CAT: Religione, Teologia

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