Saviano: “Insider andrà in onda nella peggiore Rai di tutti i tempi”
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Il piano messo in campo dall’Esecutivo Draghi per arginare gli sprechi di elettricità e gas, vista la preoccupante emergenza energetica del momento, effettuerà, tra pochi giorni, una stretta sui consumi derivanti da condizionatori e termosifoni, denominata “operazione termostato“. Dal primo maggio, infatti, scuole ed uffici pubblici, ad eccezione di ospedali, case di cura e cliniche, dovranno regolare la temperatura dell’aria condizionata a non meno di 27 gradi d’estate e quella dei termosifoni a non più di 19 gradi, d’inverno. Con la possibilità di sforare di massimo due gradi.
In caso di violazione delle prescrizioni normative di specie, sono previste multe da 500 a 3 mila euro. Permane una zona d’ombra di non trascurabile rilevanza: ossia quella relativa ai controlli. Operare monitoraggi certosini sugli immobili delle Pubbliche Amministrazioni appare una impresa titanica. Figuriamoci se l’intervento di risparmio dovesse riguardare in futuro anche esercizi commerciali ed abitazioni private.
L’ultimo rapporto dati diffuso dall’Istat relativo al 2021, evidenzia come, in Italia, una famiglia su due, quindi quasi il 50%, utilizzi il condizionatore nelle proprie abitazioni, con il ricorso all’uso del gas metano, quale fonte di riscaldamento primaria ( il 66,1% rispetto al 70% del 2013). In crescita l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili circa l’8,2 %, particolarmente per produzione di energia elettrica, ma tanta strada c’è ancora da percorrere per giungere a traguardi ecosostenibili davvero. Ad esempio compiere l’elettrificazione degli impianti termici, viene indicato come uno dei più incisivi interventi volto al contenimento di emissioni CO2.
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