Da Calenda a Madia, la trasparenza al centro dell’agenda politica

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9 Maggio 2017

L’Agenda per la trasparenza è soltanto l’ultimo passo della politica verso una direzione che è sempre più netta: quella dell’apertura totale del Governo verso i cittadini, le imprese ed il terzo settore.

Un nome classico, semplice ed intuitivo che ieri ha permesso al Ministro Madia, a Palazzo Vidoni, insieme al Ministro Calenda, di ampliare la propria strategia di Open Government presentando il Registro per la Trasparenza del Ministero della Pubblica Amministrazione, nell’ambito dell’Open Government Partnership, iniziativa globale di cui fanno parte 70 Paesi nel mondo, che promuove l’apertura delle amministrazioni pubbliche attraverso la trasparenza, la partecipazione e l’innovazione.

I due Ministri, fra battute e toni più istituzionali, hanno sancito un’alleanza politica per la promozione della trasparenza a tutti i livelli, a partire da quelli ministeriali, per arrivare poi fino alle amministrazioni locali. Se quindi la presenza di Calenda è stata simbolo della condivisione di obiettivi e visione per quanto riguarda il Registro per la Trasparenza, il Ministro Madia non si è certo fermata a questo, anzi.

Il Registro è infatti un’iniziativa ulteriore nell’ambito della partecipazione italiana all’Open Government Partnership, di cui l’Italia è membro sin dal lancio dell’iniziativa, nel 2011.

A Settembre dello scorso anno, dopo un lungo processo partecipato ed una consultazione che ha coinvolto per un mese e mezzo cittadini, associazioni e chiunque volesse apportare il proprio contributo, è stato presentato l’Action Plan dell’Italia per il biennio 2016-2018.

Il Piano contiene 34 azioni per il Governo Aperto, veri e propri Pilastri della Trasparenza per i prossimi anni, che coinvolgono 20 Amministrazioni Pubbliche, da quelle centrali a quelle locali, e che si focalizzano sui temi della digitalizzazione, della trasparenza, della partecipazione e dell’innovazione nella pubblica amministrazione e nei processi decisionali.

A supporto dello spirito intrinseco della partecipazione italiana all’iniziativa, per cui è fin da subito stato forte l’impegno politico del Ministro ed il suo coordinamento tramite il Dipartimento della Funzione Pubblica, l’OGP team ha messo a disposizione sul sito dell’OGP Italia una sezione per il monitoraggio dello stato di attuazione di tutte e 34 le azioni contenute nel piano.

Inoltre, come se non bastasse, proprio ieri, in conferenza stampa ed alla presenza del Ministro Calenda, il Ministro Madia ha lanciato #TerzoTempo, l’iniziativa che permetterà il monitoraggio dell’attuazione della Riforma della Pubblica Amministrazione da parte dei cittadini e dei soggetti privati, dopo la prossima (finalmente!) conclusione dell’iter legislativo.

“Per sapere quanto e come sta funzionando la riforma della Pubblica amministrazione, in tutti i suoi aspetti, abbiamo bisogno, in modo trasparente, con il Registro e l’Agenda pubblica, di fare incontri che permettano di monitorare il percorso con umiltà, cambiando le cose che ancora non funzionano”: queste le parole pronunciate dal Ministro, alla presenza delle associazioni e dei giornalisti riuniti per l’ultimo incontro dell’OGP.

La strategia ed il pensiero del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione sono quindi molto chiari: un’amministrazione aperta e trasparente è un dovere verso i cittadini e migliora la democrazia.

Sarà in grado, a questo punto, di contagiare anche tutti gli altri Ministeri e le innumerevoli amministrazioni pubbliche con cui tutti abbiamo a che fare nella nostra vita quotidiana?

TAG: Agenda Digitale, Calenda, Carlo Calenda, governo, innovazione, Madia, marianna madia, OGP, Open government, Riforma pubblica amministrazione, trasparenza
CAT: Governo

2 Commenti

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  1. fabio.ranchetti 7 anni fa

    Non comprendo se anche voi, de gli Stati Generali, crediate sul serio alla volontà di trasparenza (sic!) di un ministro che ha dato ampia prova di disprezzo per la medesima trasparenza, comportandosi in modi considerati inaccettabili, omertosi e gravissimi dalla comunità scientifica (e non solo da questa) internazionale (v., per es., http://noisefromamerika.org/articolo/ardeni-boccia-madia-ed-troppi-altri-omerta-accademica-fa-male-tutti, coi riferimenti ad altre fonti).
    Spero che gli Stati Generali, magari anche per la penna di Federica Bandera, facciano buona informazione e luce anche su questi fatti.

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    1. Federica Bandera 7 anni fa

      Buongiorno Fabio, grazie mille per il tuo commento.
      Mi rendo conto che effettivamente sia molto complesso scindere l’operato di un Ministro dalla sua persona, ma in questo articolo, così come spesso quando scrivo, per scelta personale, ho cercato di farlo.
      In tema di trasparenza sulle politiche pubbliche, Madia sta facendo scuola rispetto alle esperienze precedenti, è un dato di fatto. Sta proponendo non soltanto un risultato di breve periodo, ma un metodo replicabile.
      Per il resto, le valutazioni sulla sua persona le lascio al momento delle urne.

      E lascio a SG ed ai suoi altri editor, se vorranno, l’onere/onore – a seconda dei punti di vista – di accogliere il tuo invito a scrivere anche sul tema che proponi.
      Grazie mille ancora e buona giornata,

      Federica

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