Poesia | Franco Arminio

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17 Maggio 2018

Cara Madre,

ora tu hai solo silenzio nelle ossa,

ora posso provare a darti un poco

della mia gioia. Tu pensavi solo a soffrire

e io ti seguivo,

non so a cosa ho creduto nella vita,

sicuramente più di tutto

alla tua sofferenza e alla mia.

Ora è tempo di stare dove sono,

ringraziare, vedere il buono,

fidarmi della gioia e non dello spavento.

Ti farò sapere di questo nuovo tempo,

mi farò una croce sul cuore

ogni volta che ti penso.

 

 

È bello essere attenti

ma benedetto sia l’errore,

benedetta la disattenzione.

Immaginate

che sempre a un certo

punto arriva

il primo giorno della vostra vita

e non è mai quello in cui siete nati.

Il mio primo giorno è oggi.

Grazie a tutte le creature

del mondo, a tutte le cose

che sono appoggiate sulla terra.

Sento che è buona e perfetta

questa nostra serata umana.

 

 

 

***

FRANCO ARMINIO è nato e vive a Bisaccia, nell’Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri, tra cui Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere) e Resteranno i canti (Bompiani). Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in Rete a difesa dei piccoli paesi. Attualmente è il referente tecnico del Progetto Pilota della Montagna Materana nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Ha ideato e porta avanti La casa della paesologia a Trevico e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Nel catalogo Laterza anche Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (2009).

TAG: franco arminio, Inediti, poesia
CAT: Letteratura

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