L’angelo custode

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1 Gennaio 2019

L’unica cosa giusta che ha detto Di Maio negli ultimi mesi è che il presidente Mattarella è l’angelo custode del governo, il tutore che cerca di scongiurare l’errore di coloro che protegge.
Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ha ricordato che i governi rappresentano tutti i cittadini – anche quelli che sono antipatici a chi governa – e che non è adatto a un contesto civile la vendetta: contro le ong, contro il mondo della cultura e della scienza, contro i cattolici o altre minoranze religiose, contro le minoranze etniche, contro l’impresa, contro il volontariato.
Ha ricordato la centralità del Parlamento, che non può essere il votificio di leggi di cui si conoscono i contenuti dopo l’approvazione.
Ha ricordato che se lo Stato non è in grado di adempiere ai suoi doveri di tutela dei soggetti più deboli (anziani soli, malati terminali, famiglie povere, disabili) non è consigliabile punire il terzo settore che lavora in sostituzione dello Stato.
Ha ricordato che prevenire la dittatura della maggioranza è anche a tutela della stessa maggioranza: perché dopo i piazzali Venezia ci sono i piazzali Loreto, perché Piazza Gheorghiu-Dej può avere due volti e Norimberga può celebrare l’apoteosi della forza della maggioranza ma anche la sua tragica fine.
Non fare dell’angelo custode una cassandra o un grillo parlante è compito del governo giallobruno.

TAG: democrazia, Luigi Di Maio, matteo salvini, sergio mattarella
CAT: Governo, Quirinale

3 Commenti

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  1. andrea-lenzi 5 anni fa

    Una presa di posizione seria, però, è necessaria, poiché tutti gli enti ecclesiastici evadono le tasse pur conducendo attività commerciali, in spregio a quanto pagano i cittadini italiani facenti le stesse attività commerciali: dalle scuole, agli alberghi, agli ospizi.

    Tra l’altro le scuole private cattoliche che finanziamo servono inequivocabilmente ad indottrinare le future generazioni, con il fine che nulla cambi mai e che ci ritroviamo leggi fatte (o non fatte) in nome di un crudele amico immaginario.

    Ciò premesso, è la carità il motivo per il quale tutto ciò accade e sarebbe il caso di approfondire poiché secondo le scritture contabili vaticane va in carità solamente il 16% del miliardo che la chiesa cattolica riceve ogni anno con la truffa 8×1000 (truffa perché contribuisce anche chi non fa il 730 ma potrebbe farlo, o chi fa il 730 senza effettuare una scelta 8×1000).

    La caritas, se non erro, è pure finanziata quasi tutta da stato e privati.

    in sintesi, occorre salvaguardare chi faccia beneficenza in modo chiaro e dimostrabile e smetterla di finanziare lo stato vaticano in modo diretto ed indiretto.

    visto che immaginare costa nulla, lo stato dovrebbe rilevare le strutture caritatevoli e creare un apposito ministero che userà i fondi che di solito arrivavano a tali strutture e fruire anche della relativa parte 8×1000, inserendo una voce apposita.

    per la scuola provata stessa iniziativa: stop ai finanziamenti alle provate (al 99% cattoliche) e con i soldi risparmaiti si allargano le classi già esistenti di quella pubblica così la finiamo con questo bluff che la privata sia necessaria perché la pubblica non ce la fa (bluff smentito da indagine della fondazione Agnelli)

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  2. andrea-lenzi 5 anni fa

    La caritas, se non erro, è pure finanziata quasi tutta da stato e privati.

    in sintesi, occorre salvaguardare chi faccia beneficenza in modo chiaro e dimostrabile e smetterla di finanziare lo stato vaticano in modo diretto ed indiretto.

    visto che immaginare costa nulla, lo stato dovrebbe rilevare le strutture caritatevoli e creare un apposito ministero che userà i fondi che di solito arrivavano a tali strutture e fruire anche della relativa parte 8×1000, inserendo una voce apposita.

    per la scuola provata stessa iniziativa: stop ai finanziamenti alle provate (al 99% cattoliche) e con i soldi risparmaiti si allargano le classi già esistenti di quella pubblica così la finiamo con questo bluff che la privata sia necessaria perché la pubblica non ce la fa (bluff smentito da indagine della fondazione Agnelli)

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  3. lina-arena 5 anni fa

    mezza Roma appartiene al Vaticano. Se pagasse le tasse , la città potrebbe essere rimessa a nuovo. bisogna additare al pubblico ludibrio il fatfto che usa e non paga.Le casse dello IOR dovrebbero essere aperte d’autorità.

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