Il futuro dell’Africa dipende dal Congo

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29 Maggio 2022

L’Africa cresce. A dispetto delle terribili guerre, delle carestie, della fame, della miseria, della corruzione e delle dittature, nuove generazioni di politici ed industriali si affacciano alla ribalta, pieni di entusiasmo ed energia. Si scontrano con una realtà difficilissima, e generalmente, per arrivare in cima, devono usare gli stessi sistemi delle corrotte generazioni precedenti, o emigrare. Ma le cose, lentamente, stanno cambiando. Lo ha intuito la Cina, per prima, che ha iniziato ad investire miliardi (seguita dalla Francia) in infrastrutture stradali e minerarie, ma anche in energia rinnovabile.

L’asse principale dello sviluppo è nuovissimo, e fragilissimo – parte dalle coste del Mar Rosso e raggiunge l’enclave angolano di Cabinda, dal lato opposto del continente. In mezzo c’è un gigante: la Repubblica Democratica del Congo, per mezzo secolo nelle mani di una dittatura sanguinaria o della famiglia Kabila che, interessata solo al proprio tornaconto, ha investito sulla corruzione ed ha accettato accordi suicidi per il paese in cambio di tangenti. Ora, per la prima volta, c’è la speranza che tutto ciò sia alla fine. Il nuovo presidente, Felix Tshisekedi, cresciuto nell’alcova dei Kabila, sembra ora pronto a dimostrare la propria indipendenza e cambiare veramente le sorti del Congo.

La presidenza Tshisekedi

Giovani seguaci di Tshisekedi festeggiano la sua elezione[1]

Il 30 dicembre 2018, con l’elezione di Felix Tshisekedi[2] a presidente della Repubblica Democratica del Congo (una delle nazioni più belle, ricche, e custodi del gorilla di montagna e di altri miracoli della flora e della fauna[3]), inizia un nuovo capitolo nella storia del Paese. Il leader del partito Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale UDPS è il figlio di Etienne Tshisekedi[4], l’oppositore storico del dittatore Mobutu Sese Seko, che ha schiacciato la nazione sotto una delle più sanguinose dittature della storia, lunga 32 anni[5].

L’elezione è avvenuta con l’appoggio dell’amministrazione Trump, che inizialmente aveva promesso controlli e condanne su eventuali brogli elettorali (regolarmente avvenuti), in cui è stato sconfitto il candidato dell’opposizione Martin Fayulu[6], che probabilmente ha ottenuto più schede valide: i funzionari del Dipartimento di Stato giustificano la sua elezione asserendo che rifiutare l’elezione di Tshisekedi avrebbe innescato conflitti violentissimi, mentre il nuovo presidente garantisce una transizione pacifica del potere, dopo gli anni del dominio del clan Kabila, noto per la sua corruzione[7].

Molti in Congo ritengono che Tshisekedi, schierato con Stati Uniti e Unione Europea[8], abbia concluso un accordo[9] con il presidente uscente, filocinese, Joseph Kabila[10]: un accordo che lascia all’ex presidente e alla sua famiglia un potere e un’influenza significativa, dietro le quinte, allo scopo di vincere le prossime elezioni[11]. Joseph Kabila, la sua famiglia e altre persone di fiducia controllano circa 70 imprese, ed è il titolare indiretto di almeno 120 permessi di estrazione sulle risorse chiave del paese: minerali pregiati, come il cobalto, oltre che a diamanti e oro[12].

Con i suoi consiglieri, noti come il “clan dei Mobutisti”, Kabila resta il vero potere, mentre Fayulu rappresenta la classe imprenditoriale congolese, stufa del regime. Se Fayulu fosse divenuto presidente, per i Mobutisti sarebbe stata la fine: la coalizione Lamuka[13], cui appartiene Fayulu, ha come programma una radicale revisione del codice minerario per renderlo trasparente, e una guerra senza quartiere contro le milizie hutu ruandesi FDLR[14] (forze democratiche di liberazione del Rwanda[15]) e i vari gruppi armati congolesi Mai Mai[16] che ad est controllano i territori delle miniere illegali di coltan, oro, diamanti e sono soci d’affari della famiglia Kabila.

Kabila ha offerto a Tshisekedi la Presidenza e a Vital Kamerhe[17] la Vice Presidenza, a condizioni che si impegnassero a garantire gli interessi della famiglia e del clan[18]. Durante l’ultimo mandato l’ex presidente ha dovuto affrontare l’introduzione di sanzioni da parte di Stati Uniti e dell’Unione Europea per aver bloccato l’Accordo di San Silvestro[19], firmato il 31 dicembre 2016, che prevedeva la formazione di un governo di unione nazionale. Kabila però ha dato vita ad un governo con solo una parte dell’opposizione e ritardato le elezioni[20]. Le sanzioni hanno avuto un impatto negativo sull’economia congolese, e sulla sicurezza interna, perché la Missione di stabilizzazione dell’ONU, chiamata Monusco, ha praticamente smesso di funzionare[21].

L’inattesa svolta di politica estera

Novembre 2019: Felix Tshisekedi (destra) a colloquio con Wang Qishan (sinistra), vicepresidente cinese[22]

Sorpresa: una volta eletto, Tshisekedi ha deciso di prendere le distanze dal suo predecessore ed ha accusato i lealisti di Kabila di aver bloccato gli sforzi per combattere la corruzione, per coordinare un programma di prestiti con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e per introdurre un capillare sistema di istruzione gratuita[23]. Quindi ha cercato il sostegno degli industriali e di tutti i politici per riformare lo Stato e migliorare i servizi sociali: ha avviato una revisione dei contratti minerari, ha perseguito un avvicinamento diplomatico ai Paesi limitrofi ed ha fatto diventare la RDC (con le sue estese foreste tropicali) una nazione di rilievo nel dibattito globale sui temi del cambiamento climatico[24]. Ha anche nominato tre nuovi giudici alla Corte costituzionale nell’ottobre 2020, assicurandosi la lealtà di questa istituzione, che un tempo era al servizio di Kabila[25].

Sul fronte economico, Tshisekedi ha promesso oltre 86 miliardi di dollari di investimenti statali in 10 anni per combattere la disoccupazione, sradicare la povertà e aumentare il reddito medio della popolazione. Per queste ragioni, secondo il FMI, la maggior parte dei congolesi (l’80% dei quali vive sotto la soglia di povertà) vorrà rieleggerlo[26]. Ma la vera notizia è che Tshisekedi è riuscito a convertire i prestiti pagati dai cinesi durante gli anni della presidenza Kabila in rimborsi per le tasse non pagate, in questo modo, con una sola azione, ha ridotto il debito estero della RDC di un terzo. E ciò fa di lui un vero eroe.

Per due anni circa è stato un candidato di compromesso, e la maggioranza parlamentare è rimasta controllata da Kabila. Nel gennaio del 2021 alcune centinaia di parlamentari del Fronte comune per il Congo, tra cui il primo ministro, si sono uniti alla coalizione promossa da Tshisekedi, l’Unione sacra[27]. Lo scorso dicembre ha rimosso Albert Yuma, uno dei luogotenenti di Kabila, famoso per la sua corruzione[28], dalla presidenza della Gécamines[29] la più grande compagnia mineraria del paese e il maggior sostenitore del bilancio dello Stato[30]. Il suo vice, Vital Kamerhe, è stato condannato a 13 anni di prigione ai lavori forzati per l’appropriazione indebita di quasi 50 milioni di dollari di fondi pubblici[31]. I sostenitori di Kamerhe affermano che il processo sia una mossa politica, allo scopo di impedirgli di candidarsi alla presidenza[32].

Nel 2023 ci saranno le elezioni. La contestata nomina di Denis Kadima[33] a capo della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) minaccia di indebolire la coalizione di governo di Tshisekedi: Kadima proviene dalla stessa provincia del presidente, potrebbe rafforzare la sua leadership, ma potrebbe anche minare la percezione dell’integrità del voto[34] e spaccare l’unità dell’Unione Sacra[35]. I leader delle chiese cattolica e protestante, gli arbitri più rispettati del Congo, mettono in dubbio l’impegno di Tshisekedi per un processo elettorale equo[36], accusandolo di deriva totalitaria[37].

In realtà, una volta eletto, Tshisekedi ha scoperto, un poco alla volta, che c’era una strada da percorrere per ottenere la propria rielezione e, al contempo, fare qualcosa di buono e duraturo per il proprio paese. Ha scelto di fare della revisione della politica estera una componente cruciale del programma di riforme che si è impegnato a perseguire nel corso del suo mandato quinquennale, con il rafforzamento della presenza della RDC sulle scene regionali e internazionali, il ripristino dell’immagine del Paese a livello globale, il tutto per migliorare la capacità negoziale del governo e l’ulteriore apertura della nazione al mondo – unica strada per migliorare la qualità della vita, combattere la corruzione e le forze secessioniste, lo sfruttamento disumano delle risorse minerarie congolesi, migliorare i servizi sociali, dare a tutti una vera istruzione[38].

La delicata questione delle licenze minerarie

Felix Tshisekedi (a destra) riceve un ricordo dal Prof. Isaac Macharia, Presidente del Consiglio di Equity Group (a sinistra) e dal Dr. James Mwangi Equity Group Managing Director e CEO (al centro) durante la firma del trattato di adesione da parte della RDC dopo l’ammissione nella Comunità dell’Africa orientale (EAC) e a sostegno delle relazioni commerciali Kenya-RDC[39]

Durante un meeting dell’Equity Group, organizzato per celebrare la firma del trattato di adesione da parte della RDC nella Comunità dell’Africa orientale (EAC), Tshisekedi, allo scopo di promuovere le relazioni commerciali con il Kenya, ha annunciato l’applicazione di nuove riforme, alcune delle quali includono Kenya Builders & Concrete Co. Ltd[40], che ha in progetto una società di cemento, e Tru Foods Limited[41], che sta creando un impianto di produzione di olio commestibile. Negli appalti per la riforma delle infrastrutture logistiche ed industriali decise dal presidente congolese, alcune delle aziende che hanno preso impegni includono Rentco Africa Limited[42], Option Group, Greenlight Planet Limited[43], Jumbo Foam Limited, BIDCO[44], Geomaps[45], e Nyanja Associates, più diverse altre[46]. In totale ventisei aziende keniote hanno ottenuto appalti per 1,6 miliardi di dollari[47].

Tshisekedi è passato ora alla ridefinizione delle licenze estrattive: la vera prova del fuoco per le sue intenzioni e la sua capacità di cambiare le cose. Il governo del Congo sta esaminando le concessioni di rame e cobalto controllati da China Molybdenum Co[48] e China Railway Group[49]. Nel maggio 2021 Tshisekedi, insieme al ministro delle finanze Nicolas Kazadi, ha formato una commissione che ha negoziato nuovi contratti con due aziende (aumentando di oltre due terzi le entrate fiscali e migliorando salari e trattamento degli operai) – ed ora sta affrontando lo stesso procedimento con Sinohydro Corp.[50] e China Railway Group. Su invito degli Stati Uniti, Kinshasa sta rinegoziando i diritti sulle materie prime e sulle royalties controllati dal miliardario israeliano Dan Gertler[51] (sanzionato dal Dipartimento del Tesoro USA), e dalla multinazionale anglo-svizzera Glencore[52]. Glencore possiede tre società nella RDC[53]: la Kamoto Copper Company[54], Katanga Mining[55] e Mutanda Mining (MUMI)[56]. Alcuni dei permessi scadono a breve e Tshisekedi minaccia di non rinnovarle[57].

Il Presidente ha istituito il divieto di rilascio e commercio di permessi minerari fino a quando il registro minerario del paese non sarà verificato, una misura volta a combattere le frodi all’interno del settore. Ha detto ai ministri di voler porre fine allo sperpero di risorse minerarie causate dalla corruzione di politici e funzionari coinvolti nell’amministrazione del registro minerario[58]. Allo stesso tempo, Tshisekedi sta investendo nella promozione di opportunità economiche per i minatori artigiani (migliaia di persone alla fame, che rischiano la vita ogni giorno per pochi dollari), per migliorare i mezzi di sussistenza dei cittadini, per disinnescare le tensioni nel settore minerario. La concorrenza tra minatori industriali e artigiani è fonte di grande tensione e violenza: il governo si sta battendo per non lasciare spazio alle zone minerarie artigianali, ma trovare un altro lavoro, più umano, agli operai[59].

Quanto a Glencore, anche in questo caso gli USA hanno pesato sulle decisioni del governo congolese: la multinazionale svizzera opera in modo spregiudicato con la Russia e in particolare con Rusal, di cui possiede l’8,75%, oltre a commercializzarne l’alluminio. La società è colpita dalle sanzioni americane. Sugli affari di Glencore in Congo, ora, stanno indagando il Serious Fraud Office britannico e l’Ontario Securities Commission in Canada[60].

Nel 1997, Gertler (con la DGI Dan Gertler International) acquista la sua prima miniera nella RDC[61]

Un discorso particolare va fatto su Dan Gertler, di cui abbiamo già parlato nei nostri articoli[62]. All’atto dell’insediamento, il presidente americano Joe Biden ha ricordato a Tshisekedi di prendere le distanze da Gertler, amico di Kabila e di Donald Trump[63]. Nel 2017 Gertler ha elargito un controverso prestito di 128 milioni di euro a Gécamines, le organizzazioni per i diritti umani e la lotta alla corruzione si sono chieste se questo prestito fosse una copertura per il riciclaggio di denaro[64]. La RDC e la società Ventora di Gertler hanno raggiunto un accordo in cui gli sono revocati i permessi per l’esplorazione petrolifera, l’estrazione dell’oro e del ferro. In cambio, la RDC accetta di rimborsare a Gertler alcune spese e gli permette di mantenere preziosi flussi di royalty da tre progetti di rame e cobalto[65]. Secondo André Wameso, vicepresidente della Commissione che ha negoziato l’accordo, questo storico passo è stato fatto grazie alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti sul gruppo Ventora[66].

In 10 anni di partnership Glencore ha elargito denaro, in prestiti e azioni per oltre mezzo miliardo di dollari nelle società offshore di proprietà di Gertler, il che gli ha permesso di realizzare almeno 67 milioni di dollari in profitti privi di rischi. Nel 2009 Glencore ha prestato 45 milioni di dollari a una delle società di Gertler nelle isole Vergini britanniche per acquisire la Katanga Mining[67], una grande miniera di rame, grazie all’appoggio dei Kabila che hanno provveduto a eliminare le quote di altri investitori[68].

Il controllo dei giacimenti dei diamanti, dell’oro, del rame, del cobalto e del coltan (columbite-tantalite, serve ad ottimizzare il consumo di energia nei chip di nuova generazione[69]) è stato, ed è tutt’ora nelle mani di potenze straniere, tra cui la Cina, che per gestire i propri affari non disdegna di servirsi dei gruppi armati locali, bande criminali e terroristiche che contrabbandano in cambio di denaro e armi. Un affare ultramiliardario con una rilevanza strategica globale[70]. La maggior parte delle miniere si concentra nella parte orientale del Paese, dove più di 100 gruppi armati si contendono il potere in una guerriglia che ha causato la fuga di circa 4,5 milioni di persone[71]. Se Kinshasa prende delle misure per combatterle, le milizie locali reagiscono commettendo rapimenti e uccisioni[72]. Un esempio: riguardo l’omicidio, avvenuto il 22 febbraio 2021, dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista Mustapha Milambo[73], oggi la magistratura congolese solleva forti dubbi per un presunto possibile coinvolgimento di ENI con gli assassini[74]. Il governo centrale non è mai riuscito a mettere ordine in un’area segnata da anni di conflitti[75]. Per questo motivo Tshisekedi ha autorizzato le forze speciali statunitensi ad aiutare l’esercito congolese contro l’ADF, un gruppo armato legato all’ISIS, il più letale tra le dozzine di milizie armate[76].

Per ottenere la pace, Tshisekedi ha bisogno dei paesi confinanti[77], come il Ruanda e l’Uganda, poiché molti dei combattenti dei gruppi ribelli come l’ADF provengono da quei paesi[78]. In ogni caso, cerca di mantenere l’equilibrio tra tutte le pressioni straniere: da una parte ha spostato l’orientamento della politica estera verso l’occidente, dall’altra negozia accordi con le compagnie cinesi. Nel corso di una visita nella città mineraria di Kolwezi[79], dichiara: “Non è normale che coloro con cui il nostro paese ha firmato contratti di estrazione diventino ricchi mentre il nostro popolo resta povero”[80]. Per ottenere questo risultato bisogna ad ogni costo evitare processi amministrativi per violazione di contratto.

Ma Tshikesedi negozia nuovi contratti. A finire per primo nel mirino è stato il mega contratto del 2008, col quale le aziende cinesi China Railway Engineering Corporation[81] e Sinohydro[82], formando una joint venture di nome Sicomines[83] con l’azienda di stato congolese Gécamines[84], si impegnano a costruire strade, ospedali, ferrovie, scuole e reti elettriche in cambio dell’accesso a 10 milioni di tonnellate di rame e 600 mila di cobalto. La joint venture doveva spendere 3 miliardi nelle infrastrutture del paese e investirne altri 3 nelle minerarie vere e proprie – ma a tutt’oggi sono state realizzate opere solo per 825 milioni di dollari: nessun ospedale, nessuna università, solo 356 km di strade asfaltate e 854 km in terra battuta.

Le ricchezze naturali della Repubblica Democratica del Congo contribuiscono con una percentuale record alla produzione mondiale dei minerali attualmente più strategici[85]

Durante il dibattito sui mancati lavori, la magistratura congolese ha reso noto il fatto che ci siano state delle tangenti pagate dai cinesi all’entourage dell’ex presidente Kabila. Sulla base di 3,5 milioni di documenti della filiale congolese della banca gabonese BGFIBank[86], è stato ricostruito che sui conti correnti di una società fantasma, controllata da cinesi, la Congo Construction Company (CCC)[87], sono transitati 55 milioni di dollari provenienti da varie compagnie cinesi operanti in Congo, in gran parte poi prelevati in contanti da emissari del clan Kabila o trasferiti sui conti correnti di sue società.

Il clan ha il controllo della filiale congolese della banca: Gloria Mteyu, sorella di Kabila e Aneth Lutale, cognata di Kabila e moglie dell’amministratore delegato Francis Selemani, fratellastro di Kabila[88], sono azioniste di maggioranza. Dei 55 milioni di dollari, 41 sono stati prelevati in contanti tra il gennaio 2013 e il luglio 2018, e di questi almeno 30 sono finiti nelle tasche del clan. Quando l’uscita di scena del presidente è apparsa imminente, le aziende cinesi hanno recuperato 10 milioni di dollari già versati con prelievi di contanti, nonostante una procedura disciplinare contro la banca fosse già in corso[89].

A causa della corruzione, un quinto delle entrate minerarie del paese, 750 milioni di dollari, è andato perso tra il 2013 e il 2015[90]. Un rapporto[91] della Plateforme de Protection des Lanceurs d’Alerte en Afrique (Pplaaf)[92] e del quotidiano francese Mediapart[93], l’ONG The Sentry e il network giornalistico European Investigative Collaborations (EIC)[94], denuncia il versamento di 138 milioni di dollari[95] (tra cui i sopracitati 55 milioni), come compenso occulto per la firma di un contratto da 6,2 miliardi di dollari per lo sfruttamento del rame e del cobalto congolesi concesso ad aziende cinesi[96].

Si sta ora procedendo a una revisione completa dei passati contratti minerari, un lavoro condotto con il sostegno del governo americano. Il contratto più sospetto è quello con la China Molybdenum, che ha comprato dall’americana Freeport-McMoRan[97] due grandi siti di cobalto per 3 miliardi di dollari, e che è coinvolta in pieno nello scandalo della BGFIBank, avendo fra l’altro acquisito la CCC nel 2018. Gli investitori cinesi, appoggiati da banche del loro paese con 124 miliardi di dollari, controllano il 70% di tutto il settore minerario del Congo, e in particolare 15 delle 19 miniere che producono cobalto, il minerale indispensabile alla produzione di auto elettriche (attualmente il 70% di tutto il cobalto del mondo è controllato e processato dalla Cina)[98].

Per questo risultato bisogna ringraziare Hunter Biden, il figlio del presidente americano Joe Biden: la società per la gestione di capitali di cui è socio, la BHR[99], la cui quota di maggioranza è detenuta da investitori cinesi, ha fatto da mediatrice nell’acquisto da parte della China Molybdenum del sito di Tenke Fungurume[100], che da solo assicura una produzione di cobalto superiore a quella di qualsiasi altro paese al mondo. Biden promette all’America e al mondo un futuro imperniato sulla mobilità elettrica, ma i minerali per realizzare il genere di veicoli necessari li controllano i cinesi, grazie anche al fiuto per gli affari di suo figlio[101].

Alla ricerca di nuovi partner industriali

Minatori nelle miniere di cobalto setacciano e lavano il minerale senza mascherine o guanti, esposti a un elevato rischio di malattie respiratorie e gravi infezioni[102]

Lo scorso agosto il governo del Congo, su proposta di Tshisekedi, ha rivalutato le riserve e le risorse della miniera di Tenke Fungurume al fine di rivendicarne i diritti. Gécamines, che possiede il 20% della miniera, ha presentato a dicembre una petizione ai giudici per sequestrare le azioni dei cinesi. Il tribunale ha nominato Ngoie Mbayo come amministratore temporaneo in sostituzione di Jun Zhou, l’amministratore delegato designato da China Molybdenum[103]. Questa decisione ha risvegliato l’interesse dei mercati mondiali per il Congo: il paese ha attratto 12 progetti di investimento estero in aree mai utilizzate rispetto ai cinque del 2019[104]. China Mobile International[105], l’egiziana Benya[106] e l’americana Raxio[107] hanno annunciato progetti per l’infrastruttura nella comunicazione digitale del paese.

La RDC ha anche registrato i suoi primi due progetti di energia rinnovabile: Sun Plus (USA) e DPA Africa Asset Co. (Mauritius)[108] hanno lanciato piani per lo sviluppo dell’energia solare nel paese[109]. Ma non basta. Una piaga è il diffuso uso dello sfruttamento minorile da parte delle multinazionali americane. Una coalizione di ricercatori e avvocati ha presentato una denuncia nei confronti di Apple, Microsoft, Dell, Tesla e la società madre di Google, Alphabet, cinque giganti della tecnologia accusati di trarre profitto consapevolmente dal lavoro minorile nelle miniere di cobalto[110]: nel 2014, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, l’UNICEF, ha stimato che 40’000 bambini lavorano nelle miniere di Katanga nella Repubblica Democratica del Congo[111].

Per diversi mesi, IRAdvocates[112] ha indagato la catena di approvvigionamento del cobalto ed i suoi due fornitori chiave: la cinese Huayou Cobalt[113] e il gigante minerario Glencore. Entrambe beneficiano del lavoro minorile nelle miniere attraverso le società, che gestiscono siti minerari a Lualaba e Haut-Katanga. Secondo i documenti, Huayou Cobalt fornisce cobalto ad Apple. L’azienda cinese possiede anche Congo Dongfang Mining (CDM)[114] e Compagnie Miniere de Musonoie (COMUS)[115], che operano a Lualaba. Anche la società belga Umicore[116] che lavora per Glencore, è uno dei fornitori di Apple. Glencore e Umicore hanno formalizzato la loro partnership nel maggio del 2018[117].

Tshisekedi vuole allargare la platea degli investitori, ed intreccia rapporti con società in grado di costruire infrastrutture fondamentali per lo sviluppo del Paese. Nell’aprile del 2019 il presidente vola a Washington e incontra il miliardario Robert Friedland[118]. Ad attenderli ci sono anche Mike Hammer[119], l’ambasciatore statunitense in Congo e Sun Yufeng[120], capo della Citic Metal[121], società statale cinese, il più grande investitore nella società di Friedland, la Ivanhoe Mines[122].

Sun Yufeng e Friedland chiedono il sostegno per una nuova azienda del rame, destinata a consolidare l’influenza della Cina sul Congo. I due raccontano a Tshisekedi della capacità di Citic di realizzare grandi infrastrutture: strade, ferrovie, porti e ponti, qualcosa che poche compagnie minerarie occidentali potrebbero eguagliare. Friedland ha messo gli occhi sulla miniera di Kamoa-Kakula, un enorme deposito di rame del valore di almeno 10 miliardi di dollari[123]. Finora, le compagnie minerarie hanno rinunciato alla miniera per paura della situazione nel paese, ma Friedland si è rivolto alle cinesi Zijin Mining[124] e Citic Metal per generare oltre un miliardo di dollari per costruire Kamoa-Kakula, posseduta al 20% dal governo del Congo[125].

L’incontro tra il Primo Ministro Shinzo Abe e Félix Antoine Tshisekedi, Presidente della Repubblica Democratica del Congo, il 30 agosto 2019[126]

Ci si aspetta che Friedland alla fine ceda il controllo di Ivanhoe a Zijin e Citic. La Cina desidera da tempo di avere una grande compagnia mineraria in grado di rivaleggiare con quelle di gruppi occidentali come BHP, Anglo American e Rio Tinto[127]. L’import dal Congo avviene tramite un sistema di finanziamenti a fondo perduto, diritti di sfruttamento dei giacimenti, presenza di tecnici e operai cinesi e controllo delle esportazioni e dei trasporti via mare. In cambio, la Cina ha consentito che i beni congolesi esportati nel paese asiatico non siano sottoposti a dazi – una circostanza che ha portato la Cina a controllare l’approvvigionamento di materie prime rare in Congo, su tutte il cobalto[128], specie dopo l’adesione della RDC al progetto della Nuova Via della Seta[129].

Ma Tshisekedi non è per nulla convinto, e decide di aderire al grande progetto giapponese per lo sviluppo del continente africano: il TICAD, la Conferenza internazionale fondata nel 1993[130] in collaborazione con le Nazioni Unite, la Banca mondiale e la Commissione dell’Unione africana (AUC)[131].  Nel 2019 Tshisekedi è diventato il primo capo di stato congolese a partecipare di persona a un vertice del TICAD[132].  L’amministratore delegato di ANAPI (l’Agenzia congolese per la promozione degli investimenti), Anthony Nkinzo Kamole, si aspetta che gli investitori del sol levante, invece di quelli cinesi, partecipino agli appalti per le infrastrutture[133].

Durante gli anni della presidenza Kabila, invece, i Cinesi hanno spadroneggiato: tra le molte società cinesi che operano nella RDC ci sono la Huayou Cobalt, la Chengtun Mining[134], la Wanbao[135] e la CNMC (China Nonferrous Metal Mining Co. Ltd), proprietario di maggioranza della miniera di rame e cobalto di Deziwa[136] in una joint venture con Gécamines[137].  L’ultima impresa di Ivanhoe Mines riguarda il sito di Western Foreland: Friedland ha annunciato che prevede di realizzare un programma di esplorazione da 16 milioni di dollari nelle immediate vicinanze di Kamoa-Kakula[138]. Ora Tshisekedi rimette tutto in discussione – anche se ha solo due anni prima del nuovo voto, e nessuno può sapere se sarà ancora in sella per completare l’opera appena iniziata.

L’ Africa è l’ottava economia più grande al mondo ed entro il 2063 il continente punta a diventare la terza[139]. La Repubblica Democratica del Congo ha le potenzialità per divenire il più grande produttore di energia del continente. Secondo uno studio commissionato da Eurometaux [140], gruppo che riunisce gli industriali nel settore dei metalli, (tra cui i colossi globali dell’estrazione come Glencore e Rio Tinto) l’Unione Europea rischia di non avere sufficienti materie prime critiche per le tecnologie rinnovabili[141]. Il programma di riforme che sta portando avanti il Presidente Tshisekedi si muove nella direzione giusta, trasformando il Paese nel protagonista principale sui temi del cambiamento energetico e tecnologico, come partner europeo, e non suddito cinese. Il Paese dei gorilla di montagna, dopo anni di sofferenza, ora intravede la speranza di diventare leader mondiale nella produzione di fonti per l’energia rinnovabile.

 

 

 

 

[1] https://theconversation.com/tshisekedis-victory-in-the-drc-is-historic-but-controversial-109673
[2] https://presidence.cd/president/le-president
[3] https://www.goafrique.it/la-casa-del-gorilla-montagna-si-trova-nel-parco-nazionale-virunga/#:~:text=Congo%20%E2%80%93%20La%20casa%20del%20gorilla,parco%20nazionale%20Virunga%20in%20Congo&text=Il%20parco%20nazionale%20Virunga%2C%20noto,come%20primo%20parco%20nazionale%20africano.
[4] https://www.bbc.com/news/world-africa-48483242
[5] https://it.insideover.com/schede/storia/il-congo-di-mobutu-dal-colpo-di-stato-alla-guerra-mondiale-africana.html
[6] https://www.aljazeera.com/news/2018/11/11/who-is-martin-fayulu-the-drc-oppositions-candidate-pick
[7] https://sgp.fas.org/crs/row/IF10216.pdf
[8] https://www.jeuneafrique.com/860061/politique/rdc-les-etats-unis-et-la-france-annoncent-des-aides-financieres-pour-soutenir-felix-tshisekedi/
[9] https://foreignpolicy.com/2019/02/01/how-washington-got-on-board-with-congos-rigged-election-drc-tshisekedi-kabila-great-lakes/
[10] https://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2021/11/27/news/congo_la_corruzione_che_corrode_la_fiducia_della_popolazione_kabila_sorpreso_con_le_mani_nella_marmellata_-328044022/
[11]  https://lindro.it/congo-ecco-laccordo-segreto-tra-kabila-e-tshisekedi/
[12]https://www.bbc.com/afrique/region-38327162
[13] https://www.radiookapi.net/2021/09/15/actualite/politique/marche-de-lamuka-et-nogec-kinshasa-martin-fayulu-et-adolphe-muzito
[14]  https://lindro.it/congo-ecco-laccordo-segreto-tra-kabila-e-tshisekedi/
[15] https://www.romasette.it/attacco-in-congo-le-milizie-delle-fdlr-accusano-i-militari/
[16] https://stereotypemag.com/2017/06/01/mai-mai-congo-potere-acqua-guerra-coltan/
[17] https://www.africanews.com/2022/04/12/drc-kamerhe-s-13-years-prison-sentence-overturned-by-the-cassation-court/
[18] https://lindro.it/congo-ecco-laccordo-segreto-tra-kabila-e-tshisekedi/
[19] https://www.policycenter.ma/sites/default/files/2022-04/PB_02-22_Tayebi%20EN.pdf pag.2
[20] http://www.fides.org/it/news/62526-AFRICA_CONGO_RD_Tutti_chiediamo_il_rispetto_dell_Accordo_di_San_Silvestro_invitano_i_Vescovi
[21] https://www.policycenter.ma/sites/default/files/2022-04/PB_02-22_Tayebi%20EN.pdf pag.2
[22] https://www.theafricareport.com/125223/drc-president-felix-tshisekedi-drives-a-wedge-between-the-state-and-foreign-mining-operations/
[23] https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-04-12/new-government-shifts-congo-s-power-balance-to-tshisekedi
[24] https://sgp.fas.org/crs/row/IF10216.pdf pag. 1
[25] https://www.crisisgroup.org/africa/central-africa/democratic-republic-congo/dr-congo-no-grace-period-new-government
[26] https://www.france24.com/en/20190124-dr-congo-inauguration-felix-tshisekedi-president-kabila-legacy-analysis-fayulu
[27] https://www.ilpost.it/2021/02/23/congo-milizie-guerra/
[28] ERIC MONGA MUMBA E IL KATANGA: IL VERO VOLTO DEL POTERE | IBI World Italia
[29] https://www.jeuneafrique.com/1276632/politique/rdc-albert-yuma-evince-de-la-presidence-de-la-gecamines/
[30] https://www.france24.com/en/africa/20210207-how-dr-congo-s-tshisekedi-lifted-kabila-s-grip-on-power
[31] https://www.africanews.com/2022/04/12/drc-kamerhe-s-13-years-prison-sentence-overturned-by-the-cassation-court/
[32] https://www.bbc.com/news/world-africa-53121994
[33] https://www.jeuneafrique.com/1307661/politique/rdc-des-elections-en-2023-ce-sera-complique-previent-la-ceni/
[34]  https://www.africarivista.it/la-rdc-ha-di-nuovo-un-primo-ministro/180765/
[35]  https://www.swissinfo.ch/eng/congo-swears-in-election-chief-after-disputed-nomination/47060368
[36] https://sgp.fas.org/crs/row/IF10216.pdf
[37] https://www.swissinfo.ch/eng/congo-swears-in-election-chief-after-disputed-nomination/47060368
[38]  https://www.policycenter.ma/sites/default/files/2022-04/PB_02-22_Tayebi%20EN.pdf ; https://sgp.fas.org/crs/row/IF10216.pdf
[39] https://www.the-star.co.ke/business/kenya/2022-04-13-kenyan-firms-pump-sh185-billion-in-drc-after-equity-bank-tour/
[40] https://www.kenyabuilders.com/
[41] https://trufoods.biz/
[42] https://rentcoafrica.com/
[43] https://www.africabizinfo.com/KE/greenlight-planet-kenya-limited_1N-0731-888108
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[47] https://allafrica.com/stories/202204120606.html
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[50] http://www.cccme.org.cn/shop/cccme3132/introduction.aspx
[51] https://www.forbes.com/profile/dan-gertler/?sh=54fe069a348d
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[59] https://www.crisisgroup.org/africa/central-africa/democratic-republic-congo/290-mineral-concessions-avoiding-conflict-dr-congos-mining-heartland
[60] https://www.ilsole24ore.com/art/-anche-glencore-mirino-usa-sotto-inchiesta-corruzione-AERtGRGF?refresh_ce=1
[61] https://alchetron.com/Dan-Gertler#dan-gertler-99785eb7-f879-43a8-b340-f1e04d9d109-resize-750.jpg
[62] ERIC MONGA MUMBA E IL KATANGA: IL VERO VOLTO DEL POTERE | IBI World Italia
[63] https://www.globalwitness.org/en/press-releases/global-witness-welcomes-reversal-us-sanctions-reprieve-granted-mining-magnate-dan-gertler/
[64] https://www.crisisgroup.org/africa/central-africa/democratic-republic-congo/290-mineral-concessions-avoiding-conflict-dr-congos-mining-heartland
[65] https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-03-04/congo-to-sell-israeli-billionaire-s-oil-gold-iron-ore-permits
[66] https://copperbeltkatangamining.com/andre-wameso-with-the-ventora-agreement-oil-blocks-and-mining-assets-valued-at-more-than-2-billion-dollars-need-to-be-recovered-drc/
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[68] https://greenreport.it/news/paradise-papers-la-rapina-delle-risorse-dellafrica-glencore-gli-altri/
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[77]    https://www.policycenter.ma/sites/default/files/2022-04/PB_02-22_Tayebi%20EN.pdf
[78] https://www.france24.com/en/20190124-dr-congo-inauguration-felix-tshisekedi-president-kabila-legacy-analysis-fayulu
[79] https://ejatlas.org/conflict/kolwezi-ecological-and-sanitary-disaster/?translate=it
[80] https://www.jeuneafrique.com/1225190/economie/rdc-chine-6-milliards-de-dollars-de-contrats-miniers-vont-etre-reexamines/
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[87] https://www.tellerreport.com/news/2021-11-28-congo-hold-up–congo-construction-company–the-scandal-of-the-century.rkvJtAObtt.html
[88] https://www.africarivista.it/rdc-malversazione-fondi-pubblici-scoppia-il-caso-congo-holp-up/194436/
[89] https://www.tellerreport.com/news/2021-11-28-congo-hold-up–congo-construction-company–the-scandal-of-the-century.rkvJtAObtt.html
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[91] https://thesentry.org/reports/backchannel/
[92] https://thesentry.org/2022/01/26/6716/rapport-congo-hold-disponible-en-francais-fwd-alerte-info-la-plus-grande-fuite-de-donnees-de-lhistoire-de-lafrique/
[93] https://www.mediapart.fr/journal/international/161221/congo-hold-revelations-sur-un-casse-530-millions-de-dollars
[94] https://eic.network/projects/congo-holdup.html
[95]  https://www.africarivista.it/rdc-malversazione-fondi-pubblici-scoppia-il-caso-congo-holp-up/194436/
[96]  https://www.tempi.it/congo-cobalto-usa-cina/
[97] https://investors.fcx.com/investors/news-releases/news-release-details/2020/Freeport-McMoRan-Completes-Sale-of-Undeveloped-Project-in-the-Democratic-Republic-of-Congo-for-550-Million/default.aspx
[98] https://www.jeuneafrique.com/1225190/economie/rdc-chine-6-milliards-de-dollars-de-contrats-miniers-vont-etre-reexamines/
[99] https://www.nytimes.com/2021/11/20/world/hunter-biden-china-cobalt.html
[100] https://miningdataonline.com/property/302/Tenke-Fungurume-Mine.aspx
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[105] https://www.cmi.chinamobile.com/
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[108] https://dpaafrica.com/
[109] https://www.fdiintelligence.com/content/Data%20trends/democratic-republic-of-congo-bucks-trend-with-rise-in-fdi-in-2020-79609
[110] https://www.internationalrightsadvocates.org/
[111] https://www.internationalrightsadvocates.org/
[112] https://www.internationalrightsadvocates.org/
[113] https://it.marketscreener.com/quotazioni/azione/ZHEJIANG-HUAYOU-COBALT-CO-21685549/
[114] https://www.dnb.com/business-directory/company-profiles.congo_dongfang_international_mining_sprl.d3194823b2f78830b6d0a693c3c4edf2.html
[115] https://congomines.org/drc_companies/117-compagnie-miniere-de-musonoi
[116] https://www.umicore.com/
[117] https://www.theafricareport.com/21367/apple-google-tesla-sued-for-allegedly-benefitting-from-drc-child-labour/
[118] https://www.ivanhoemines.com/about/board-of-directors/robert-friedland/
[119] https://it.insideover.com/guerra/gli-usa-adesso-volano-in-congo-per-una-nuova-missione-anti-terrorismo.html
[120] https://www.ivanhoemines.com/about/board-of-directors/yufeng-miles-sun/
[121] http://www.metal.citic.com/en//html/out/business/invest/8.html
[122] https://www.ivanhoemines.com/projects/western-foreland-project/
[123] https://www.ozy.com/news-and-politics/why-this-american-mining-kingpins-next-big-score-is-backed-by-china/227437/
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[126] https://www.mofa.go.jp/af/af1/d_congo/page6e_000210_00002.html
[127] https://www.ozy.com/news-and-politics/why-this-american-mining-kingpins-next-big-score-is-backed-by-china/227437/
[128]  https://www.startmag.it/energia/come-la-cina-ha-messo-le-mani-sul-cobalto-del-congo/
[129] https://www.open.online/2019/03/11/cosa-sono-le-nuove-vie-della-seta-e-perche-gli-stati-uniti-ostacolano-la-partecipazione-dell-italia/
[130] https://www.euronews.com/next/2019/09/05/democratic-republic-of-congo-boosts-business-ties-with-japan
[131] https://www.mofa.go.jp/afr/af2/page24e_000325.html
[132] https://www.africanews.com/2019/09/04/focus-drc-s-tshisekedi-shines-at-7th-ticad-meeting-in-japan//
[133] https://www.euronews.com/next/2019/09/05/democratic-republic-of-congo-boosts-business-ties-with-japan
[134] https://www.reuters.com/markets/companies/600711.SS
[135] https://www.bloomberg.com/profile/company/NPCCZZ:CH
[136] https://www.reuters.com/article/us-congo-mining-idUSKBN1ZE14G
[137] https://www.reuters.com/article/ivanhoe-mines-cnmc-idUSL8N2FK3RN
[138] https://www.mining.com/ivanhoe-mines-to-launch-16m-exploration-program-at-western-foreland-licences-in-the-drc/
[139] https://lindro.it/russia-putin-obiettivo-africa/
[140] https://eurometaux.eu/
[141] https://formiche.net/2022/04/metalli-gas-terre-rare-europa/

TAG: Cina, congo, glencore, tshisekedi
CAT: Africa

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