Sudafrica: l’ennesimo passo verso lo strapiombo

5 Dicembre 2022

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa è ad un passo da un procedimento che porterà alle sue dimissioni. Come nel caso del suo predecessore (e, forse, successore), Jacob Zuma, una commissione indipendente d’inchiesta ha potuto dimostrare gravi esempi di corruzione – una commissione manovrata da ufficiali dei servizi segreti che, nella confusione di una nazione allo sbando, non si sa più per quali poteri lavorino e se siano ancora controllabili[1].

Manca moltissimo al maggio 2024, quando, a meno di terremoti costituzionali che cambino le regole[2], i sudafricani rinnoveranno l’Assemblea Nazionale sudafricana ed eleggeranno il nuovo presidente[3]. A causa dei continui scandali e dell’incapacità oggettiva di governare, a partire dal 2021 il Sudafrica è scosso da una ondata di violenza e criminalità senza precedenti[4]. Dopo che, nel 2020, Cyril Ramaphosa è stato nominato presidente, in seguito all’impeachment di Jacob Zuma, la ANC (African National Congress), partito guidato per anni da Nelson Mandela, ha perduto circa la metà dei propri consensi – ma non ha trovato alternative tra altri partiti: oggi la battaglia è tra singole fazioni di leader della ANC[5], cresi senza regole e senza rispetto delle leggi che, prima di tutto, sui contendono la palma dell’uomo più ricco del paese, piuttosto che quella di statista capace di affrontare e risolvere i problemi: Cyril Ramaphosa, Jacob Zuma e Tokyo Sexwale[6].

La data del voto è lontana, ed è difficile immaginare che ci si arrivi senza rivolte. Il paese è diviso tra potentissime e sanguinarie bande criminali[7], violenza e disperazione regnano sovrani, le forze di polizia sono inadeguate e corrotte, i tribunali non riescono a gestire la quantità di controversie che attanagliano la vita dei sudafricani, le società minerarie multinazionali, che in passato erano riuscite (ignorando i diritti civili e le esigenze ambientali) a stabilizzare il paese, ora si trovano ad affrontare la minaccia di una violenza generalizzata, aumentata dalla crisi dell’intero sistema legislativo[8].

Il caso Farmgate

Phala-Phala: L’agriturismo con piscina che ospita turisti ed amici del presidente Ramaphosa[9]

Il presidente Ramaphosa è l’uomo politico più ricco del Sudafrica, con un patrimonio stimato in 450 milioni di dollari[10]. Subito dopo di lui viene un altro leader della ANC, Tokyo Sexwale, che dichiara un patrimonio di 200 milioni di dollari[11]. Cifre naturalmente imprecise, visto che il più potente tra i politici, l’ex presidente Jacob Zuma, costretto alle dimissioni nel 2019 dopo anni di scandali, dichiara appena 20 milioni di dollari, nonostante gli esperti valutino che la cifra reale superi il miliardo di dollari[12].

Il patrimonio di Ramaphosa è stato costruito grazie ai mandati in consiglio di amministrazione di molte società multinazionali che, grazie a lui, hanno ottenuto concessioni minerarie, bancarie o commerciali, ed anche importanti detrazioni fiscali[13]. Ciò che ha guadagnato lo ha investito nella sua passione: l’allevamento di bufali, nel quale campo è oggi un grande imprenditore[14]. Sono proprio i suoi bufali il nucleo dello scandalo che rischia di travolgerlo e che i sudafricani, quindi, chiamano “Farmgate”. La commissione d’inchiesta è partita, nelle sue verifiche, dalla dichiarazione di Arthur Fraser, ex capo dei servizi segreti sudafricani, chiamato a rispondere di una questione centrale: perché il presidente Ramaphosa ha concesso l’illegale scarcerazione del suo principale avversario, Jacob Zuma, dopo che costui era stato condannato?

Fraser spiega ai magistrati: Zuma ricatta Ramaphosa, perché è a conoscenza di una rapina a casa del presidente, risalente al 9 febbraio 2020, probabilmente effettuata da banditi legati ai Gcaba Brothers (secondo le immagini delle telecamere di scurezza[15]). I ladri hanno rubato 4 milioni di dollari in contanti che erano stati nascosti nell’imbottitura del grande divano del salotto – fatto di cui i banditi dovevano essere a conoscenza, poiché non hanno toccato null’altro[16]. Il divano si trova nella villa di Phala Phala, 4500 ettari di bosco e savana nella regione del Limpopo – l’Umbria sudafricana. Una villa che Ramaphosa non ha mai dichiarato alle tasse, adiacente ad un parco nazionale[17], nei cui terreni pare che il presidente, proprietario del parco, permetta ai suoi ospiti di andare a caccia di animali in via di estinzione[18].

Sono soldi che il presidente non è in grado di giustificare: di fronte alla commissione ha ammesso che si trattasse “solo” di 580’000 dollari e che fossero il ricavato della vendita di alcuni capi di bestiame[19]. Considerando che un bufalo si vende a circa 3000 dollari a capo, Ramaphosa sostiene di averne venduti 200, dei suoi amati animali – una quantità che costituirebbe un terzo dei suoi bufali, e che nessun operatore sarebbe in grado di pagare in contanti, per giunta in valuta straniera[20]. In ogni caso, anche se dicesse la verità, si tratterebbe di un chiaro caso di evasione fiscale.

I legami con il potere in Namibia

Una festa di matrimonio di uno dei membri della sanguinaria gang criminale dei Gcaba Brothers: la più grande e potente del Sudafrica, una delle più potenti al mondo[21]

Per questo motivo un magistrato, la signora Busisiwe Mukhebane, ha aperto diverse azioni penali, dovute alle dichiarazioni di Arthur Fraser e ad una pioggia di dichiarazioni dei vertici dei partiti all’opposizione[22], sicché tutto lascia prevedere che il destino di Ramaphosa sia ormai segnato. C’è un’altra novità molto preoccupante: Kgalema Motlanthe, simbolo dello spirito di Madiba, ha più volte ricoperto incarichi provvisori per le dimissioni forzate di politici in posizioni chiave, ma ha già detto che stavolta è stata superata una linea rossa di credibilità dello Stato, sicché lui non vuole essere coinvolto e suggerisce tout-court lo scioglimento della ANC[23].

Allo stesso tempo, a causa delle dichiarazioni di Fraser, anche la magistratura della Namibia ha aperto un’inchiesta penale contro il proprio presidente, Hage Geingob, che si sarebbe reso complice di trasferimenti illegali di valuta operati da Ramaphosa[24]. Costui, in una dichiarazione pubblica, controbatte: conosce Ramaphosa, come è giusto che accada tra vicini di casa, e costui lo ha chiamato per comunicargli il fatto che i servizi segreti avessero identificato alcuni dei componenti della banda che ha scassinato Phala Phala come noti malavitosi namibiani – motivo per cui Geingob li avrebbe fatti arrestare e consegnare, alla frontiera, alle forze speciali di Pretoria[25].

Nessuna parola sul fatto che tutto ciò sarebbe avvenuto completamente al di fuori della legalità: nel caso della rapina a Phala Phala non c’è stata alcuna denuncia di furto, nessuna inchiesta di polizia, nessuna richiesta rogatoria per arrestare cittadini stranieri all’estero: tutto sarebbe deciso nell’ambito di una “normale chiacchierata tra amici” [26]. Tutto ciò ci costringe a una riflessione: abbiamo descritto i legami tra le bande criminali sudafricane (specie quelle del KwaZulu-Natal) e quelle dello Zimbabwe, dello Swaziland e del Mozambico, che esportano materie prime rubate alle miniere, rame divelto dalle infrastrutture, oppure benzina rubata ai trasporti ferroviari o su camion, ed importano in Sudafrica beni di largo consumo, specie dopo che il governo di Pretoria, dichiarando il proibizionismo su alcool e tabacco, ha creato un mercato straordinario per l’illegalità[27].

Hage Geingob non è una mammoletta: fin dalla dichiarazione di indipendenza è stato l’uomo più potente del paese[28], ed è da anni sospettato di essere al centro di fatti di corruzione[29] e di nepotismo[30]. Dal 2019 in poi, anno in cui è stato rieletto con oltre il 56% dei suffragi, le voci di corruzione e di suoi legami con il contrabbando hanno preso vigore[31], culminando con l’apertura di un’inchiesta penale, contro di lui, aperta per uno scandalo legato alle licenze di pesca[32]. Quanto ai suoi legami con Ramaphosa, questi sono noti da tempo[33], ma in questi ultimi mesi hanno assunto una nuova dimensione a causa del rinnovo delle concessioni petrolifere offshore della costa nord-occidentale al confine tra Namibia e Sudafrica, nell’ambito di quello che prende il nome di Operazione Phakisa” (che nel dialetto locale Bantu chiamato sesotho significa “sbrighiamoci)[34].

Si tratta di un piano del governo sudafricano per finanziare e coordinare lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi e diamantiferi offshore nell’ambito del NDP (National Development Plan) lanciato nel 2014 da Jacob Zuma[35] e poi rimasto per anni lettera morta, poiché le concessioni si trovano al confine con un’area di interesse ambientale[36] che, secondo le autorità internazionali, non può essere toccata senza reazioni fortemente negative di IMF e World Bank – ovvero coloro da cui l’economia sudafricana dipende in parte crescente. Dopo la nomina di Ramaphosa a presidente, però, l’iniziativa ha ripreso velocità, e sono arrivate le prime richieste di concessione mineraria.

Il piano originario dell’Operazione Phakisa, lanciata da Jacob Zuma nel 2014[37]

Quando il progetto era congelato, l’unica trattativa esistente era quella tra un’azienda mineraria di Stato, Alexkor, e le comunità tribali di Richtersveld[38], che possiede i diritti sulla terra e sull’area dell’oceano in cui la tribù pesca[39]. Dopo la riapertura delle gare d’appalto si è scoperto che quel vecchio contratto era scaduto, e che il DMRE (Department for Mineral Resources) sudafricano, in accordo con l’agenzia statale SAMSA (South African Maritime Saftey Authority) hanno assegnato concessioni di sfruttamento minerario[40] senza alcun controllo legale, in nome della necessità di far presto[41], estendendo il progetto a gare d’appalto per trivellazioni offshore in Angola e in Namibia[42].

Le prime concessioni sono andate alla multinazionale diamantifera DeBeers[43] ed al consorzio Belton Park Trading 127, che unisce l’azienda petrolifera statale sudafricana PetroSA[44] e diverse comunità tribali dell’area costiera di Richtersveld[45]. Ma quando altre aziende sono andate a presentare la propria offerta, hanno scoperto che SAMSA, per ragioni sconosciute, ha assegnato tutte le vecchie concessioni di Alexkor, che si trovano nell’area di pesca della Lamberts Bay, a due società sudafricane sconosciute, senza dipendenti e con un capitale azionario risibile: la Buchuberg Resources (Pty) Ltd. Bellville e la Cape Zircon (Pty) Ltd. Vredendal, cui viene assegnata un’area estesa, al confine con la Namibia, ed ecologicamente intoccabile[46].

Basta una ricerca superficiale per scoprire che le due aziende hanno lo stesso azionista: il gruppo Trans-Hex dell’oppositore politico di Ramaphosa e Zuma, Tokyo Sexwale[47], rappresentato dal suo legale di fiducia, Vincent Sebatly Madlela e dal suo manager Lambertus Martinius Cilliers[48]. Le due aziende hanno potuto burocraticamente giustificare il contratto perché uno dei direttori di queste due aziende di facciata, Jacobus Kotze Van Niekerk, era stato in passato il funzionario Alexkor che aveva firmato le concessioni originarie[49].

Si scopre che già ai tempi della presidenza Zuma c’erano stati legami illeciti tra DeBeers, Trans-Hex ed altri operatori del settore diamantifero: questi hanno cercato in tutti i modi di escludere la comunità di Richtersveld dai contratti, e per ottenere questo hanno creato una serie di operazioni commerciali fittizie, il cui scopo è quello di generare perdite fittizie e giustificare un fallimento della joint-venture con le tribù[50]. Contestualmente, il DMRE e SAMSA stabiliscono i successori di Alexkor nel contratto Phakisa con una gara d’appalto – che viene vinta dalla Scarlet Sky Investments 60 Ltd., nel frattempo rinominata in Alexander Bay Diamond Company Ltd. Johannesburg[51]: una gara d’appalto vinta grazie alle tangenti pagate dai proprietari di Alexander Bay: il Clan Gupta, uno degli alleati più potenti di Jacob Zuma[52].

Cosa accade adesso

La stupenda area del parco nazionale dell’Olifants River che, secondo l’Operazione Phakisa, dovrebbe essere trasformato in un’immensa area industriale chemio-petrolifera[53]

Mentre i media e la magistratura discettano sulle probabili dimissioni del presidente Ramaphosa, da oltre un anno, alle sue spalle, si svolge una lotta di potere che, oramai, ha dei contorni ben definiti: la ANC continua a perdere consensi, perché in 30 di governo ha dimostrato di essere divisa in fazioni familiari, corrotta ed incapace di governare. Ma non ci sono forze politiche alternative in grado di raccoglierne l’eredità, perché esse (come la EFF) stesse sono espressione di scissioni interne alla ANC oppure, come la DA Democratic Alliance, sono il partito della minoranza bianca, che non otterrà mai i voti della maggioranza nera del paese.

Tutte le decisioni importanti prese dal governo nell’ultimo decennio si sono rivelate dannose, dall’introduzione del proibizionismo (esperienza chiusa dopo sei mesi in cui il contrabbando ha sostituito completamente il sistema di distribuzione commerciale del paese) alla legge sul Black Empowerment, che obbliga le grandi aziende straniere a cedere una parte del loro pacchetto azionario ad aziende locali – una legge che ha arricchito i clan tribali più potenti e non ha portato un solo centesimo nelle tasche della povera gente.

La popolazione, disperata, si rivolge alla monarchia Zulu, peraltro corrotta ed essa stessa dedita solo ad ammassare ricchezze e coltivare intrighi tra cortigiani. Alle spalle di tutto questo disastro ci sono solo le organizzazioni criminali, prima tra tutte quella della famiglia Gupta, che sembrava fosse stata sconfitta con le dimissioni del presidente Zuma (che era la loro marionetta) e con l’arresto di due membri del clan indiano. E invece no. Il Clan Gupta, come la mafia siciliana dopo l’arresto del capo dei capi, Totò Riina, non perde potere, ma stringe nuove alleanze: quella con Tokyo Sexwale, che a sua volta è a capo di un’altra organizzazione coinvolta in decine di scandali finanziari, industriali e di omicidi eccellenti. Il fatto che Ramaphosa, che si sperava fosse l’estremo appiglio contro il disastro, sia egli stesso parte del sistema criminale, è una notizia ferale.

Tutto ciò è il segno del fatto che, nonostante la disperata lotta di molti intellettuali e della magistratura indipendente, il Sudafrica scivola in una deriva nella quale la democrazia resterà solo un sipario colorato dietro il quale il vero potere verrà gestito senza regole, senza limiti, senza interesse per i singoli cittadini, da due o tre clan sanguinari ed inattaccabili. Un finale miserevole, dopo solo 30 anni dalla fine dell’apartheid, che purtroppo dà ragione agli sciovinisti che giustificarono il regime disumano dei Botha con l’affermazione dell’incapacità dui Bantu e Zulu di coesistere pacificamente e gestire uno Stato democratico moderno.

 

[1] Ramaphosa choc, a un passo dalle dimissioni | il manifesto
[2] https://www.gov.za/speeches/ministerial-advisory-committee-electoral-system-hosts-first-consultative-meeting-24-mar ; https://www.timeslive.co.za/sunday-times/news/2021-06-13-advisory-committee-divided-on-which-electoral-system-to-adopt/
[3] https://blog.oxfordeconomics.com/content/south-africa-what-the-july-unrest-tells-us-about-the-2024-elections
[4] https://blog.oxfordeconomics.com/content/south-africa-what-the-july-unrest-tells-us-about-the-2024-elections
[5] https://mg.co.za/opinion/2022-11-10-danger-ahead-as-anc-declines-with-no-democratic-alternative/ ; https://www.news24.com/news24/politics/political-parties/anc-in-decline-but-no-other-party-attracting-voters-rivonia-circle-poll-finds-20221109
[6] https://rnn.ng/richest-politicians-in-south-africa/
[7] https://www.ubetoo.com/news/everything-you-should-know-about-the-gcaba-brothers/
[8] Richards Bay Minerals wants court to stop unlawful payments to chiefs – The Mail & Guardian (mg.co.za)
[9] https://www.wheretostay.co.za/impala-lodge-self-catering-mabalingwe-bela-bela
[10] https://rnn.ng/richest-politicians-in-south-africa/
[11] https://rnn.ng/richest-politicians-in-south-africa/
[12] https://www.theguardian.com/world/2022/may/01/jacob-zuma-sought-to-hand-state-assets-to-business-allies-finds-corruption-report
[13] https://www.timeslive.co.za/sunday-times/lifestyle/2012-09-16-rich-still-in-pound-seats/ ; https://www.economist.com/middle-east-and-africa/2012/12/22/return-of-a-prodigal-son ; https://www.westerncape.gov.za/text/2004/5/beecomreport.pdf
[14] https://www.farmersweekly.co.za/agri-news/south-africa/cyril-ramaphosas-ankole-bull-sells-r640-000/ ; https://www.farmersweekly.co.za/animals/cattle/ankole-longhorn-cyril-ramaphosas-passion-pride/
[15] https://www.aljazeera.com/features/2022/6/9/what-is-south-africas-phala-phala-scandal-all-about
[16] Ramaphosa choc, a un passo dalle dimissioni | il manifesto ;
[17] https://www.dailymaverick.co.za/article/2022-12-01-ramaphosas-farmgate-scandal-a-timeline-of-what-we-know-and-dont-know-so-far/ ;
[18] https://studgamebreeders.co.za/breeders/phala-phala/
[19] https://www.news24.com/news24/investigations/phala-phala-ramaphosa-tells-ex-chief-justice-game-farm-operates-at-a-loss-denies-unlawful-activity-20221130
[20] https://farmingbase.com/how-much-does-a-buffalo-cost/
[21] https://www.ubetoo.com/news/everything-you-should-know-about-the-gcaba-brothers/
[22] https://www.aljazeera.com/features/2022/6/9/what-is-south-africas-phala-phala-scandal-all-about
[23] Ramaphosa choc, a un passo dalle dimissioni | il manifesto
[24] https://www.aljazeera.com/features/2022/6/9/what-is-south-africas-phala-phala-scandal-all-about
[25] https://www.sabcnews.com/sabcnews/namibian-president-geingob-breaks-silence-on-phala-phala-scandal/
[26] https://www.sabcnews.com/sabcnews/namibian-president-geingob-breaks-silence-on-phala-phala-scandal/
[27] DA PHILIP MORRIS AGLI ARTIGIANI LOCALI, GRAZIE AGLI EMIRATI IL CONTRABBANDO È DIVENUTO GLOBALE | IBI World Italia ; COSÌ IL SUDAFRICA COSTRUISCE IL SUO AL CAPONE | IBI World Italia ; IL KWAZULU-NATAL, ULTIMA GRANDE MONARCHIA NERA | IBI World Italia ; COSÌ JACOB ZUMA PREPARA UNA GUERRA CIVILE | IBI World Italia ; IL CLAN GUPTA ED IL SACCO DEL SUDAFRICA | IBI World Italia
[28] https://web.archive.org/web/20150214164806/http://www.az.com.na/lokales/hage-geingob-ist-70-geworden.131898.php ; https://allafrica.com/stories/201002040108.html ; https://web.archive.org/web/20131119062801/http://www.az.com.na/politik/geingob-wieder-premier.160243.php
[29] https://www.rfi.fr/en/africa/20180410-namibias-geingob-strongly-denies-involvement-corruption
[30] https://www.namibian.com.na/37499/archive-read/Hage-named-heir-apparent
[31] https://www.japantimes.co.jp/news/2019/12/01/world/politics-diplomacy-world/namibian-president-hage-geingob-wins-election/ ;
[32] https://www.occrp.org/en/investigations/fishing-with-dynamite-the-secret-scheme-that-helped-namibias-president-stay-in-power ; https://www.aljazeera.com/news/2021/4/2/namibian-president-caught-in-new-fishing-corruption-allegations
[33] https://www.iol.co.za/news/ramaphosa-hands-over-sadc-chairmanship-to-namibias-geingob-16618503
[34] https://www.operationphakisa.gov.za/Pages/Home.aspx
[35] https://www.dffe.gov.za/sites/default/files/docs/publications/operationphakisa_businessreportadvert.pdf ; https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/19480881.2018.1475857?journalCode=rior20
[36] https://www.operationphakisa.gov.za/operations/Biodiversity/Pages/default.aspx
[37] https://www.gcis.gov.za/insight-newsletter-issue-24
[38] https://mg.co.za/article/2017-12-13-guptaleaks-a-tale-of-two-captures-alexkor-gupta-inc-and-wmc/
[39] https://www.engineeringnews.co.za/article/alexkor-focus-only-in-sa-for-now-says-acting-ceo-2012-09-07 ; https://www.miningmx.com/news/diamonds/24838-gigaba-pours-cold-water-on-alexkor-aspirations/
[40] https://www.giwacaf.net/en/our/activities/ims-300-training-and-3rd-joint-industry-government-exercise/report
[41] https://nationalgovernment.co.za/department_annual/400/2021-department-of-mineral-resources-and-energy-(dmre)-annual-report.pdf, page 61
[42] https://www.samsa.org.za/Tender%20Documents/BCC%20IMOrg%20procurement%20%20Annex%20A_IMS%20Training%20%20Exercise.pdf
[43] https://cdn.slrconsulting.com/uploads/2021-06/DB07_DBAR_Main%20Report.pdf
[44] https://www.petrosa.co.za/Pages/Home.aspx
[45] https://sahris.sahra.org.za/sites/default/files/additionaldocs/IMD05B_DEIR_ExecSumm.pdf
[46] https://www.protectthewestcoast.org/cape-zircon-mining-threat ; https://www.protectthewestcoast.org/buchuberg-mining-threat ; https://www.masifundise.org/lamberts-bay-says-no-to-mining/ ; https://www.iol.co.za/capetimes/news/fishing-communities-oppose-west-coast-mining-plans-b863287a-241e-4b96-b82f-63b5a13bf2cd ; https://naturaljustice.org/wp-content/uploads/2021/05/Cape-Zircon-and-Buchuberg-Comments_West-Coast-Mining.pdf
[47] https://www.miningmx.com/news/diamonds/15443-trans-hex-aims-for-angola-turnaround/ ; https://www.miningweekly.com/article/trans-hex-dips-toe-in-diamond-beneficiation-waters-2007-11-23 ; https://www.zammagazine.com/arts/551-the-many-truths-of-tokyo-sexwale
[48] https://www.transhex.co.za/team/bertus-cilliers-49/
[49] https://africawild-forum.com/viewtopic.php?t=11005
[50] https://mg.co.za/article/2017-12-13-guptaleaks-a-tale-of-two-captures-alexkor-gupta-inc-and-wmc/
[51] https://www.sowetanlive.co.za/news/2022-08-12-gordhan-welcomes-siu-probe-into-allegations-of-corruption-at-alexkor/ ; https://mg.co.za/article/2017-12-13-guptaleaks-a-tale-of-two-captures-alexkor-gupta-inc-and-wmc/
[52] IL CLAN GUPTA ED IL SACCO DEL SUDAFRICA | IBI World Italia ; COSÌ JACOB ZUMA PREPARA UNA GUERRA CIVILE | IBI World Italia ; TRAFIGURA: PERCHÉ DOBBIAMO AVERNE PAURA | IBI World Italia
[53] https://africawild-forum.com/viewtopic.php?t=11005

TAG: corruzione, Sudafrica
CAT: Africa, tutela del territorio

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