La travolgente marcia di Javier Milei

18 Agosto 2023

Quando una società, un paese versa da un tempo sufficientemente lungo in condizioni di forte disagio, è inevitabile che l’amarezza, la rabbia e la frustrazione si riversino contro chi avrebbe il potere per cambiare le cose ma non ne ha la capacità. Affinché il malcontento divenga forza in grado di minare le fondamenta di un sistema è necessario chi dia una voce alla rabbia ed al malcontento e, in mancanza di una soluzione, proponga vendetta.

Più si grida, più escatologici sono i propositi di rivalsa, maggiore è il consenso, fin quando la bilancia del potere non si rovescia. Javier Gerardo Milei, cinquantaduenne leader del movimento La Libertad Avanza (LLA), è arrivato a questo punto: già parlamentare argentino, alle elezioni PASO (in spagnolo acronimo di Primarie Simultanee Obbligatorie[1]) del 13 agosto ha ottenuto il 30,09% dei voti, balzando in testa alla corsa per le presidenziali del 22 ottobre prossimo[2].

Questo getta nello sconforto sia i peronisti di Unión por la Patria (UP), sia la destra di Juntos por el Cambio (JxC). Sergio Massa, attuale Ministro per l’Economia e candidato di UP, paga per la disastrosa situazione economica del paese (l’inflazione annuale si attesta al 114%, la terza più alta al mondo[3]) e la delicatezza del suo incarico, che non gli consente di concentrarsi sulla campagna elettorale. Massa vince comunque le primarie interne alla coalizione (con un 20,9% personale) sconfiggendo il candidato di sinistra Juan Gabrois[4].

Il confronto interno a JxC è vinto da Patricia Bullrich (17%[5]) sul rivale di destra Horacio Rodríguez Larreta. Il partito ottiene il 28% delle preferenze[6].

Se i peronisti non dovessero riuscire a recuperare terreno, con JxC che tenta di andare a sfidare Milei sul suo campo[7], lo scenario potrebbe essere il ballottaggio tra due forze di destra a vocazione antisistema. In questo senso il voto argentino potrebbe anticipare di pochi mesi un analogo scenario negli Stati Uniti, dove le due vere alternative, secondo gli attuali sondaggi, sono i suprematisti bianchi di Donald Trump e le sette neonaziste legate a Qanon ed al governatore della Florida Ron DeSantis. L’origine di questo terremoto politico è dunque nell’incertezza, nel disagio e nella mancanza di risposte ai gravi problemi che affliggono il paese.

Javier Milei, economista dall’infanzia difficile ancorché agiata, scuote il pubblico con frasi come:” Non sono venuto a guidare gli agnelli, sono venuto a svegliare i leoni!”[8]. Fra le sue proposte, esposte in infuocati comizi o in scoppiettanti dibattiti televisivi, ci sono la dollarizzazione dell’economia, la privatizzazione delle aziende pubbliche, la chiusura della Banca Centrale Argentina. Fuori dal campo economico, egli si dichiara contrario all’aborto (obiettivo legalmente raggiunto solo nel 2020[9]), favorevole al diritto di girare armato e difendersi da sé[10].

Buenos Aires, 7 giugno 2023; Manifestanti a favore di Javier Milei

A dispetto di queste posizioni in linea con quelle di altri leader di destra più o meno di successo nel panorama internazionale – Bolsonaro, Trump, l’ex candidato alle presidenziali cilene José Antonio Kast – Milei si distingue per alcune deviazioni ideologiche: non considera l’omosessualità una malattia e non si oppone all’unione fra persone dello stesso sesso[12]. È libertario, Milei, anche quando considera la possibilità di regolamentare la vendita di organi per far fronte al problema delle persone in attesa di trapianto e quando si dice a favore della legalizzazione di tutte le droghe (senza prevedere centri di recupero e assistenza per tossicodipendenti)[13].

In tema di emergenza climatica Milei è in linea con i negazionisti Trump e Bolsonaro, che addossano alla scienza la responsabilità di inutili allarmismi; egli la definisce una bugia socialista[14]. Papa Francesco è un comunista, secondo Milei, e rappresenta il male sulla Terra[15]. Le contraddizioni nella sua campagna non turbano i suoi elettori: egli è riuscito a conquistare le simpatie della comunità dei migranti, mentre si propone di vietare l’ingresso nel paese a stranieri con precedenti penali ed espellere coloro che commettono reati[16]. In ossequio alla propria fama di economista antistatale, Milei intende ridurre lo Stato ai minimi termini, iniziando con l’abolizione dei Ministeri dell’Istruzione, della Salute e dello Sviluppo Sociale, simboli, secondo lui, di un’aberrante giustizia sociale che crea deficit e ingrassa la classe politica. Niente più tasse, quindi, con lo Stato che si occuperebbe solo di amministrare la sicurezza interna e la giustizia, lasciando che tutte le altre forme di relazione sociale siano regolate da contratti fra privati[17].

Allora, perché mai sono proprio i più poveri a sostenerlo? È probabile che molti argentini sostengano Milei più per ciò che egli rappresenta in funzione anti casta che per le proposte che intende mettere in campo. Oppure saremmo costretti ad ammettere che l’economia è regredita al punto più basso, quello del baratto e delle decime, nel quale ogni centesimo dato allo Stato è un centesimo tolto dal cibo per la prole. Alla gente, inoltre, piace la sua storia personale: figlio di un autista di autobus divenuto imprenditore e di una casalinga, Milei vive un’infanzia difficile, subendo violenze e vessazioni dai genitori e trovando conforto solamente nella nonna materna e nella sorella minore Karina, che oggi è responsabile della sua campagna elettorale e che egli chiama “El Jefe” (Il Capo).

A scuola è spesso vittima di attacchi di rabbia incontrollata che gli valgono il soprannome di “El Loco” (Il Pazzo); si laurea in Economia all’Università di Belgrano, consegue due Master in Economia. Diverse sono le sue occupazioni successive, fra cui: senior economist presso la sede argentina della HSBC, consulente del governo argentino presso l’ICSID (International Centre for Settlement of Investment Disputes), capo economista presso la holding Corporación América[18], consigliere e membro della divisione Studi Economici del think tank Fundación Acordar[19]. Un’altra contraddizione, perché non c’è uomo che sia più espressione dell’apparato che lui.

Milei è stato per vent’anni professore universitario di diverse materie economiche[20], oltre che autore di diversi libri[21]. Nel 2007 inizia la consulenza con Aeropuertos 2000, la società che ha in appalto la gestione degli aeroporti argentini[22]. Oltre a questo, Milei è stato consigliere del generale Antonio Bussi, governatore della provincia di Tucumán ai tempi della dittatura militare e divenuto in seguito parlamentare[23]. Le prime apparizioni televisive di Milei risalgono al 2016: da allora è divenuto una delle personalità più influenti in Argentina[24] e una star fra i giovani istruiti, conquistati dal suo modo efficace e colorito di esprimere concetti radicali[25].

Javier Milei (sinistra) ai tempi in cui era un assistente del feroce aguzzino del Tucumán, Antonio Bussi (destra)[26]

Non sappiamo se il personaggio interpretato da Milei, in equilibrio tra spontaneità ed opportunismo, resisterà alla burrasca di un’agguerrita campagna presidenziale, e se riuscirà ad arrivare alla Casa Rosada. È certo che il percorso è irto di ostacoli e di imprevisti, come le indagini iniziate recentemente della Procura Federale Argentina in merito ad accuse di corruzione mosse contro Milei da suoi ex alleati: l’uomo d’affari e politico Juan Carlos Blumberg, il leader politico liberale ed ex membro de La Libertad Avanza (LLA) Carlos Maslatón, e l’ex attivista di LLA Mila Zurbriggen sono fra coloro che hanno pubblicamente denunciato la vendita di candidature in vista della tornata elettorale del prossimo 22 ottobre.

Blumberg accusa Carlos Kikuchi, Sebastián Pareja e la sorella di Javier, Karina Milei – esponenti della ristretta cerchia dei suoi collaboratori – di aver ricevuto circa 50’000 dollari per assicurarsi una posizione di consulente[27]. Milei bolla queste accuse come elementi di una campagna diffamatoria[28]. Mentre le indagini e la campagna elettorale vanno avanti, la certezza è che l’Argentina si aggiunge al novero di nazioni in cui una fetta consistente dell’elettorato, angustiata dall’incertezza, cerca risposte in talentuosi affabulatori che promuovono soluzioni radicali, semplicistiche e non indolori a problemi estremamente complessi – e che finora non hanno risolto problemi, ma minato le istituzioni democratiche.

[1] https://www.ilpost.it/2023/08/14/primarie-argentina-estrema-destra/#:~:text=Il%20sistema%20si%20chiama%20%E2%80%9Cprimarie,pu%C3%B2%20portare%20a%20una%20multa.
[2] https://www.clarin.com/politica/elecciones-2023-vivo-repercusiones-resultados-paso-minuto-minuto_0_3iLNCvwKaO.html
[3] https://www.economist.com/the-americas/2023/06/22/annual-inflation-of-114-is-pushing-argentina-to-the-right
[4] https://www.pagina12.com.ar/577308-sergio-massa-y-juan-grabois-las-dos-caras-de-union-por-la-pa
[5] https://www.repubblica.it/esteri/2023/08/15/news/argentina_javier_milei_primarie_el_loco-411130808/
[6] https://www.ilpost.it/2023/08/14/primarie-argentina-estrema-destra/#:~:text=Il%20sistema%20si%20chiama%20%E2%80%9Cprimarie,pu%C3%B2%20portare%20a%20una%20multa.
[7] https://www.noticiasurbanas.com.ar/?noticia=bullrich-imita-a-milei-y-propone-no-ser-un-pais-de-casta
[8] https://www.bbc.com/mundo/articles/c7202q20g27o
[9] https://www.theguardian.com/world/2020/dec/30/argentina-legalises-abortion-in-landmark-moment-for-womens-rights
[10] https://english.elpais.com/international/2023-08-15/whats-going-on-inside-javier-mileis-head.html
[11] https://elcomercio.pe/mundo/latinoamerica/argentina-paso-2023-el-primer-tiempo-de-las-elecciones-presidenciales-argentinas-primarias-abiertas-simultaneas-y-obligatorias-kirchnerismo-javier-milei-sergio-massa-noticia/
[12] https://reason.com/2023/08/14/a-self-described-anarcho-capitalist-won-a-plurality-in-argentinas-presidential-primary/
[13] https://reason.com/2023/08/14/a-self-described-anarcho-capitalist-won-a-plurality-in-argentinas-presidential-primary/ ; https://english.elpais.com/international/2023-08-15/whats-going-on-inside-javier-mileis-head.html
[14] https://www.theguardian.com/world/2023/aug/14/argentina-far-right-populist-javier-milei-shock-lead-primary-presidential-elections
[15] https://buenosairesherald.com/politics/javier-milei-the-fringe-economist-pundit-turned-presidential-frontrunner
[16] https://english.elpais.com/international/2023-08-14/javier-milei-the-ultra-right-libertarian-and-anarcho-capitalist-who-represents-angry-argentina.html
[17] https://english.elpais.com/international/2023-08-15/whats-going-on-inside-javier-mileis-head.html
[18] https://corporacionamerica.com/web/
[19] https://www.weforum.org/people/javier-gerardo-milei/
[20] https://www.weforum.org/people/javier-gerardo-milei/
[21] https://libroslibertarios.com.ar/autores1/javier-milei/
[22] https://www.weforum.org/people/javier-gerardo-milei/
[23] https://english.elpais.com/international/2023-08-14/javier-milei-the-ultra-right-libertarian-and-anarcho-capitalist-who-represents-angry-argentina.html
[24] https://noticias.perfil.com/noticias/informacion-general/encuesta-2019-los-100-mas-influyentes.phtml
[25] https://www.gacetamercantil.com/notas/147922
[26] https://izquierdaweb.com/javier-milei-admitio-que-fue-asesor-del-genocida-antonio-bussi/
[27] https://buenosairesherald.com/politics/federal-prosecutor-to-investigate-corruption-allegations-against-javier-milei
[28] https://buenosairesherald.com/politics/javier-milei-the-fringe-economist-pundit-turned-presidential-frontrunner

TAG: antipolitica, argentina, elezioni presidenziali, populismo
CAT: America, Geopolitica

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