God is a woman Milano

Questioni di genere

Al via la terza edizione di “God Is A Woman”: il festival del femminismo pratico torna a Milano

Dal 16 al 19 ottobre 2025 torna a Milano God Is A Woman, il Festival del femminismo pratico. Un’edizione diffusa e “scomoda” che accende il dibattito su arte, attivismo e identità di genere con mostre, panel, performance e incontri in tutta la città

14 Ottobre 2025

Dal 16 al 19 ottobre 2025 Milano ospita la terza edizione di God Is A Woman, il Festival del femminismo pratico che quest’anno sceglie un nuovo filo conduttore:
“SCOMODƏ – figure e pratiche sul femminile che rompono la narrazione. Ieri, domani. Sempre.”

Un’edizione diffusa e rinnovata nel format, che trasformerà la città in un laboratorio a cielo aperto tra panel, mostre, reading e workshop. Accanto alla sede storica di Local Milano (Spazio INTO), il festival si espanderà in nuove location simboliche: l’ex chiesetta del Parco Trotter, Leila in via Marco Aurelio e Frab’s Magazines in zona Porta Venezia.

L’obiettivo? Esplorare figure, progetti e narrazioni “scomode”, quelle che mettono in discussione i ruoli prestabiliti del femminile, ieri come oggi. Perché scomodi sono i racconti che infrangono gli schemi, le voci che chiedono diritti, le prospettive che aprono nuove possibilità. È proprio lì, nello scomodo, che nasce il cambiamento.

In un anno complesso per la questione di genere, a livello nazionale e internazionale, God Is A Woman si conferma come uno spazio di confronto aperto e inclusivo, dove la “scomodità” diventa terreno fertile per nuove forme di pensiero e azione.

Il programma 2025: quattro giorni di incontri, arte, performance e attivismo

Il programma di questa edizione intreccia linguaggi e prospettive diverse, con mostre, panel, workshop, reading, performance e momenti comunitari, e con la partecipazione di artistə, attivistə e ospiti che raccontano il femminismo nella sua dimensione più concreta e quotidiana:
Afsoongar, Altremuse, Amurtel, Anahita Matin, Anna Frabotta, Arianna Curti, Aurora Camilli, Beatrice Calcagno, Daniela Collu, Didi Ananda Rasasudha, Edi Guerzoni, Francamente, Francesca Belmonte, Giulia Pacchioli, Golzar Farzaneh, Greta Cappelletti, Irene Rossi “Lumpa”, La B Fujiko, Mahsa Merci, M¥SS KETA, Marina Boer, Michela Zucca, Patrizia Emma Scialpi, Peggy Abbaspour, Sarah Malnerich, Sara Scanderebech, Serena Bongiovanni, Shadi Yousefi, Simona Coltello e Sofia Schubert.

Come ogni anno, una parte del ricavato sarà devoluta ad AMURTEL – Ananda Marga Universal Relief Team Ladies, organizzazione internazionale diretta da donne e impegnata in progetti umanitari, attiva nella striscia di Gaza. AMURTEL fornisce soccorso in caso di conflitti e lavora con donne e bambini per costruire capacità locali.

Giovedì 16 ottobre – “Scomodə”, la mostra fotografica di apertura

📍 Spazio INTO, via Apelle 4, Milano – ore 19.00

Il festival si apre con la mostra fotografica “Scomodə” di Sara Scanderebech, a cura di Futura Pagano.
Un racconto visivo intenso che esplora la scomodità femminile come spazio di forza e verità. Le protagoniste si lasciano ritrarre nella loro vulnerabilità più autentica, in un viaggio emozionale tra disagio, crescita e liberazione.

A seguire, l’incontro “Una critica scomoda: le donne per la storia dell’arte”, a cura di AltreMuse con Sofia Schuberted Edi Guerzoni. Le curatrici indagheranno cosa significa oggi essere “scomode” nel mondo dell’arte, rileggendo l’eredità di voci come Linda Nochlin e Susan Sontag. In un’epoca in cui il linguaggio femminista viene spesso assorbito dal sistema culturale, la vera scomodità — sostengono — è restituirgli conflitto e autenticità.

Venerdì 17 ottobre – Dieci donne, dieci storie di femminismo “scomodo”

📍 Ex Chiesetta del Parco Trotter (fermata Rovereto) – dalle 19.00

La seconda giornata è affidata alla conduzione di Daniela Collu, che intervisterà dieci donne simbolo di pratiche femministe di rottura.

Interverranno:
Arianna Curti (Assessora ai diritti e pari opportunità del Municipio 2),
Marina Boer (Mamme antifasciste Leoncavallo),
La B Fujiko (Transfemminismo),
Anahita Matin (sulla condizione della donna e dell’arte in Iran),
Didi Ananda Rasasudha (Amurtel) e Beatrice Calcagno (Centro Yoga Badhra) per le donne e i bambini di Gaza,
Serena Bongiovanni (comicità contro gli stereotipi),
Sarah Malnerich (maternità e pratiche dal basso),
Francesca Siano, in arte Francamente, e M¥SS KETA (attivismo e musica).

Sabato 18 ottobre – Corpo, arte, archetipi

📍 Spazio INTO, via Apelle 4, Milano – dalle 17.00

Il sabato si apre con Michela Zucca e la presentazione del suo libro “La Dea della Montagna”, un viaggio tra archetipi e simboli del femminile, dai rituali antichi alle espressioni contemporanee.

Segue il workshop di Irene Rossi, in arte Lumpa, dedicato alle “scomodità astrologiche”: un momento di introspezione per affrontare transiti planetari e fasi lunari “contro”, tra astrologia e consapevolezza personale.

La serata continua, dalle 19.30 alle 21.00, con la Stand-up Comedy Night “VINSR BATTAGL GRAZ ALLA LR FGA”, che vedrà sul palco Francesca Belmonte, Aurora Camilli, Giulia Pacchioli, Patrizia Emma Scialpi e Greta Cappelletti.
Una “girls night” irriverente e liberatoria, tra ironia, rabbia e risate contro i cliché e i “Signori Giancarlo di turno”.

Domenica 19 ottobre – Femminismo, territorio e arte contemporanea

📍 Frab’s Magazines, via Giuseppe Sirtori 11 – dalle 16.00
📍 Leila, via Termopili 29 – dalle 18.30

L’ultima giornata intreccia dialoghi, arte e attivismo.

Dalle 16.00 alle 18.00, da Frab’s Magazines, Simona Coltello (Pessima Magazine) e Anna Frabotta, fondatrice di Frab’s, terranno una lecture sul transfemminismo come linguaggio politico e culturale in evoluzione.

Dalle 18.30 alle 20.30, a Leila, andrà in scena “Voci d’Iran — la bellezza come rivoluzione”, un viaggio nel cuore dell’arte femminile iraniana.
Il programma prevede la proiezione del cortometraggio “Interlude – Mian Parde” di Golzar Farzaneh, al suo debutto da regista, e una mostra con opere di Peggy Abbaspour, Shadi Yousefi, Mahsa Merci e Afsoongar, messe all’asta in un’iniziativa benefica per le donne e i bambini nelle zone di guerra, in collaborazione con Amurtel.
La curatela del cortometraggio è di Soheil Raheli, mentre la selezione delle opere è firmata da Anahita Matin.

La serata si chiuderà con un aperitivo iraniano offerto da Leila: un momento conviviale di incontro e scambio per salutare insieme l’edizione 2025.

Un festival diffuso, un laboratorio di idee

God Is A Woman è un progetto di Local Milano e Associazione INTO, realizzato con il patrocinio del Municipio 2 e il sostegno di Circus Management, Frab’s, Il Pingro, Leila e Tipografia Alimentare.

Un appuntamento che, anche quest’anno, si conferma come punto di riferimento per chi desidera riflettere e agire insieme, trasformando Milano in un laboratorio diffuso di idee, diritti e creatività.
Un’edizione intensa, partecipata e — volutamente — scomoda.

Parte del ricavato sarà devoluta ad AMURTEL, a sostegno dei progetti umanitari nella Striscia di Gaza.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi collaborare ?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.