Per una sospensione degli sfratti conseguenti all’art. 560 c.p.c.

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5 Gennaio 2019

Il 3 dicembre del 2018 il Sole 24 ore riporta questi seguenti dati, in riferimento alle esecuzioni immobiliari: 64 mila esecuzioni immobiliari portate a termine nell’anno 2017, rispetto alle 57.527 del 2016 (Patrizia Maciocchi Sole 24 Ore del 3/12/2018).
Non ancora sono pervenuti i dati riferiti al 2018.
Secondo l’associazione T6 nell’anno 2017 le aste immobiliari in italia sono state ben 234.340, con un controvalore di base d’asta di € 30.263.804.288,86 (Trenta miliardi.duecento sessanta tre milioni.ottocento quattro mila.duecento ottantotto, ottantasei!).
C’è stato un calo del 12,4% rispetto al 2016, dove ci sono state 267.323 esecuzioni immobiliari. Neanche in questo caso si conosce il dato definitivo dell’anno 2018.
Ma per quello che accade nei tribunali e per quelle che sono ancora le esecuzioni pendenti i numeri, in considerazione di quelli dati, sono da capogiro.
Dunque per oltre 150 mila famiglie – se si volesse fare una media al ribasso – il problema dello sloggio si pone, senza che tuttavia gli esecutati possano ottenere un termine di grazia dal Giudice dell’esecuzione, il quale, discrezionalmente,può rifiutare anche un canone locatizio da devolvere alla procedura dal debitore, se intende permanere nella sua casa.
Perciò gli sloggiati, come materiali di risulta, per effetto della applicazione della norma infame dell’art.560 cpc, sono senza tutela ed andranno a dormire all’addiaccio.
Sergio Bramini ha chiesto al governo di intervenire per ottenere con un decreto legge la sospensione degli ordini di liberazione almeno per l’inverno rigidissimo.
Ma il suo appello è rimasto inascoltato.
Il senatore Luigi Paragone, persona perbene ed uomo di parola, con un video che sta spopolando sui social, con migliaia di visualizzazioni in poche ore, ha rilanciato l’appello di Sergio Bramini. (https://www.youtube.com/watch?v=32HBMQAWsrw&feature=youtu.be&fbclid=IwAR3YUMBNIzT2WdF5Lq1QBlJFUmpYquH-44Duv_5-TGW2_CmY3hQ2EKZDG_A )

La riforma integrale dell’art. 560 cpc con tutte le nostre forze dobbiamo sempre cercare di ottenerla, ma se non si consegue neppure la sospensione degli sloggi,conseguenti all’applicazione forsennata degli ordini di liberazione, siamo ai piedi di Pilato.
Che Di Maio e Salvini si diano una mossa: lo facciano per gli impoveriti senza tutela.

TAG: #LeggeBramini
CAT: Beni comuni

4 Commenti

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  1. lina-arena 5 anni fa

    ma dove sono gli avvocati capaci di proporre opposizione ed eccepire la incostituzionalità delle leggi che regolano il processo di espropriazione immobiliare? Le norme costituzionali violate sono : 1) tutela paritaria nel rapoporto di credito e debito. art. 41 secondo comma.L’iniziativa privata è libera e non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana. Ne discende che il debitore deve essere tutelato al pari del creditore e non deve essere lesa la sua dignità.2) artt. 42 e 43 della Costituzione al fine di evitare la dispezione del patrimonio del debitore che deve tutelato per garentire anche il pagamento dei debiti.La vendita all’asta con l’abbattimento del prezzo di un quarto di quello stimato costituisce non un’espropriazione bensì una forma di brigantaggio perchè se ne avvantaggiano le agenzie e le banche che se ne appropriano a prezzi vili e poi li rivendono in base al prezzo stimato dal CTU. Queste non sono aste libere e lecite. Sono forme di brutale deprivazione del bene a vantaggio di associazioni di speculatori ed il mercato delle aste è solo una forma di brigantaggio che non ha nulla da vedere con il mercato c apitalistico cui si deve richiamare e collegare la procedura di espropriazione immobiliare. Se l’on. Paragone ha un avvocato che conosce la Costituzione e conosce l’economia deve fare in modo che le norme che regolano il processo esecutivo di espropriazione vengano sottoposte al giudizio della Corte costituzionale. Bisogna fare un’opposizione e chiedere la rimessione alla Corte Costituzionale. Quel che non sapeva il sindaco di Palermo Orlando. Bisogna poi denunciare le Banche per usura perchè in tutte le pratiche ci sono punti di spesa inesistenti come le voci delle assicurazioni che vengono pagate con capitale dei privati che chiedono il mutuo.

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  2. lina-arena 5 anni fa

    non basta la sospensione degli sfratti. Bisogna sottoporre al giudizio della Corte Costituzionale le norme che regolano le vendite all’asta dei beni pignorati. Vengono svenduti ed accatarrati da agenzie immobiliari che poim li rivendono al prezzo stimato. E’ una burla. Gli avvocati che conoscoino le regole del mercato delle aste debbono intervenire. Si tratta di vere e proprie svendite a favore di speculatori che con pochi soldi acquistano beni di valore più che doppio. Il debitore è svilito e turlupinato. I giudici non sono in condizione di capire i meccanismi delinquenziali delle vendite . I prezzi vengono abbassati sin dall’inizio ed i furfanti amici dei professionisti stanno a guardare e controllano le aste. Il prezzo vile è la spia per capire il meccanismo.

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  3. marco-bellarmi 5 anni fa

    https://www.laleggepertutti.it/190368_prima-casa-e-davvero-impignorabile
    Cotinuiamo con le favolette di “oltre 150mila famiglie all’addiaccio” quando la cifra esatta è prossima allo ZERO.

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  4. lina-arena 5 anni fa

    più che la legge sulla impignorabilità della prima casa , bisogna verificare la leggittimità costituzionale della legge che regola il processo di espropriazione immobiliare.Se si seguono i criteri posti a base delle norme processuali si può notare che ad una prima fase , legata alla valutazione capitalistica di mercato, del bene, ne segue un’altra affidata al pruidente apprezzamento di un giudice che bada solo a liquidare il bene pignorato vendendolo sulla base di prezzio ridotti di uin quarto per ogni asta deserta., Si verifica una specie di offerta al pubblico interessati alla speculazione sui beni dei poveri. E’ una forma di latrocinio legalizzato. Le Banche e gli usurai fanno incetta di questi beni offerti a prezzi stracciati che nulla hanno da vedere con la stima iniziale. In pratica, nella fase delle aste si verifica un mercato tra briganti. Le leggi in materia sono incostituzionali e la Corte deve decidere. Ci vogliono avvoicati che conoscono le leggi sull’economia capitalistica e magistrati onesti.

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