Cosa manca agli 80 euro
Il Bonus Renzi in Italia e l’EITC negli USA sono due importanti esempi empirici di politiche redistributive verso gli individui a basso reddito ma la struttura dell’EITC può considerarsi più completa, vediamo perché.
La successiva trattazione verterà sulla comparazione tra la struttura del bonus e quella dell’EITC, tralasciando gli effetti che queste politiche hanno sui consumi in quanto i dati consultabili sul tema sono ancora carenti.
Che cos’è l’EITC
L’EITC è un credito d’imposta amministrato dall’Internal Revenue Service, è in vigore negli Stati Uniti dal 1975 e fornisce una prestazione economica attraverso un sistema fiscale per le famiglie a basso reddito di lavoro. Per ricevere l’EITC una famiglia deve percepire un reddito da lavoro positivo e un reddito complessivo inferiore ad una determinata soglia. L’ammontare di tale credito varia a seconda del reddito e del numero di figli del beneficiario ed è inoltre rimborsabile, perciò se il credito d’imposta eccede l’imposizione, il Governo paga alla famiglia la differenza.
Struttura del Bonus Renzi
Il cosiddetto “bonus 80 euro” è una misura introdotta con Decreto Legge nel 2014 ed è diventato un intervento di tipo strutturale dall’anno successivo, spetta ai lavoratori dipendenti e ai lavoratori assimilati. Esso consiste in un credito d’imposta per 960 euro annuali sui redditi lordi da 8.145 euro fino a 24.000 euro, dopodiché diminuisce fino ad azzerarsi per i redditi pari a 26000 euro.
Il trasferimento per i redditi complessivi superiori a 24.000 euro ma non a 26.000 euro è dato dal rapporto tra 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro.
Rimangono quindi esclusi completamente da tale bonus quei 3 milioni circa di soggetti più poveri che hanno reddito inferiore al minimo previsto per goderne.
Il costo dell’intervento nell’anno 2015 si è attestato attorno ai 10 miliardi di euro.
Struttura dell’EITC
L’Earned Income Tax Credit è il più importante programma contro la povertà in vigore negli USA alla pari dello SNAP (Supplemental Nutritional Assistance Program).
L’EITC è un credito d’imposta nullo per coloro che non lavorano, dopodiché prevede un sussidio pari al 40% del reddito da lavoro fino a 11.000 dollari all’anno, dagli 11.000 ai 14.370 dollari vi è una tax credit fissa pari a 4.400 dollari e oltre tale soglia vi è una riduzione di 21,06 centesimi ogni dollaro aggiuntivo guadagnato come reddito da lavoro. Il credito fiscale si azzera pertanto quando si raggiunge 35.263 dollari.
Nel 2007 il costo del suo impianto si attestava attorno ai 40 miliardi di dollari, pari a circa 29,24 miliardi di euro.
Come è evidente dai grafici, l’EITC a differenza del bonus da 80 euro è a tutti gli effetti di tipo “pro-poor” prevedendo un trasferimento per la fascia di popolazione più povera di tipo progressivo, nonostante ciò tale struttura evita di cadere nella “trappola della povertà” in quanto è limitata alle sole persone che già lavorano e al contempo non si creano differenze evidenti tra chi percepisce un reddito di 8.000 euro e chi di 8.145 euro.
Ultima, ma non meno importante, caratteristica dell’EITC è quella di produrre un effetto sostituzione ben più marcato rispetto al caso italiano sulle persone disoccupate per cui queste ultime sono indotte a iniziare a lavorare; vi è invece un effetto ambiguo sulla decisione se lavorare di più o di meno per le persone che svolgerebbero un lavoro anche in assenza di EITC e percepiscono un reddito inferiore a 14.370 dollari in quanto vi è sia un effetto reddito sia un effetto sostituzione, ciò avviene in modo analogo nel caso del bonus Renzi per la parte proporzionale.
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