Maradona: ritorno all’Olimpo
L’Olimpo reclama i suoi dei che non possono soggiornare troppo sulla terra.
Il mito entra nella storia e pretende la sua eternità.
La morte ne porta via il corpo, ma restano immortali le sue gesta preziose e rutilanti per gli uomini che lo ricorderanno sempre.
Questo è accaduto con Diego Armando Maradona: rubò il pallone a Zeus come Prometeo fece con il fuoco ed ha deliziato tutti gli amanti del calcio.
Dopo di lui tanti campioni, ma nessuno come il Dio in terra che gioca al calcio e portava solo il suo nome: Diego.
Ora lo piangiamo perché le Moire hanno tagliato il filo della sua vita: troppo presto per noi, troppo tardi per gli dei che lo attendevano da tempo.
Il mito si consacra, si consolida, si staglia contro il tempo che ne è vinto, perché Diego è l’essenza del calcio, la sua bellezza irriducibile ed eterna che vince anche la morte.
Tutto il resto non conta: né la dissoluzione, né il suo disordine.
Ci lascia e ritorna all’Olimpo, la casa degli dei, donde era venuto.
Ne resta il mito, per sempre nella storia del calcio, per ogni era.
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