E dalla nebbia spunterà di nuovo Santa Lucia

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12 Dicembre 2015

Complice forse anche la nebbia che avvolge il Nord da giorni e che quindi impedisce ai falchi della morale di scrutare scrupolosamente l’orizzonte, questa sera tornerà Santa Lucia, dolce tradizione che esce indenne dalla caterva di polemiche natalizie che si accendono con le luminarie nelle strade, vale a dire sempre più presto.

Evidentemente Santa Lucia non gode della fama del Natale e questo va a tutto suo vantaggio, perché dati i tempi moderni, l’idea che una santa cristiana porti regali nelle case delle famiglie (anche di diversa fede, a proposito di integrazione) potrebbe sollevare parecchie indignazioni. A ciò aggiungiamo il fatto che Lucia fu martire, morta nel 304 durante le persecuzioni di Diocleziano a caccia di cristiani – cose che si ripetono ancora oggi, in diversi angoli del mondo, dalla Nigeria alla Siria, per lo più nel silenzio vergognoso dei docenti del quieto vivere.

Prima di essere decapitata, i persecutori le cavarono gli occhi, pensando così di ottenere un’abiura.

Santa Lucia attraverserà anche stanotte, quindi, molte strade, vie e paesi dell’Italia settentrionale, con il carretto trainato dall’asino che conterrà i regali desiderati dai più piccoli e diligentemente richiesti tramite letterina lasciata sulla porta di casa, assieme al mazzo di fieno per l’asinello. E’ una specie di favola vera che, come spesso accade nelle favole, ha una sua morale spiccia e concreta: se fai il bravo, verrai premiato.

Per questo si sentono risuonare i campanelli nel buio della sera, sotto le finestre, nei giorni che precedono il cerimoniale: è Santa Lucia che passa a controllare che il bambino obbedisca ai genitori, mangi tutto quella che ha nel piatto e si guadagni il regalo, altrimenti per lui solo il carbone che gli farà i denti neri.

Nella celebrazione della notte tra il 12 e il 13 dicembre trova spazio la fede, l’affidarsi a ciò che resta per molti versi misterioso: ai piccoli viene insegnato di non sbirciare fuori dai vetri quando il campanello suona, c’è il rischio di ritrovarsi con la cenere negli occhi (non potrebbe andare diversamente, considerando il martirio di Lucia). A lei si rivolge la preghiera di avere soddisfatti i propri desideri, una parola di conforto perché fuori fa freddo e l’umidità penetra fino alle ossa, un’espressione di affetto, ma non si vede: però si sente.

Buona Santa Lucia, ai piccoli e ai grandi che hanno ancora la fantasia immune ai germi del grigiore delle nebbia mentale.

TAG: 13 dicembre, cristianesimo, martirio, Nord Italia, Santa Lucia
CAT: costumi sociali, Religione

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