Teatro
Teatro di casa, teatro popolare
Nasce a Milano Casamondo, il primo festival che trasforma i cortili delle case popolari in palcoscenici. Da luglio a settembre 2025, a cura del Teatro Officina di Milano.
Può il cortile di una casa popolare trasformarsi in palcoscenico per accogliere un teatro vivo, attivo, partecipativo e con forte valenza sociale? La risposta sembra arrivare da Casamondo, un nuovo festival, a cura del Teatro Officina, che si terrà a Milano nei mesi di luglio, agosto e settembre 2025. Il festival propone sei appuntamenti nei cortili delle case popolari di Milano, con quattro spettacoli principali, ciascuno con una prospettiva unica sulle esperienze dei quartieri ERP (Edilizia Residenziale Pubblica). L’obiettivo della rassegna è quello di per abbattere l’isolamento sociale e valorizzare le storie individuali e collettive di chi abita in queste realtà creando un ponte culturale e relazionale fra gli abitanti di questi quartieri e il resto della città. Costruire nuovi approcci di comunità, fare del teatro un luogo di confronto e impegno civico, superare stereotipi e preconcetti legati alle “case popolari” e, allo stesso tempo, permettere uno scambio culturale difficile, per il contesto metropolitano e iper performativo, in una città come Milano.
Dal 1992, il Teatro Officina porta spettacoli nei cortili delle case ERP di Milano – Barona, Affori, Molise Calvairate, Gorla, Palmanova e via Padova – creando momenti di condivisione e cultura. Nel 2012, in via Celentano, un evento teatrale attorno a una tavola imbandita con cibi multietnici ha trasformato le esperienze degli abitanti in narrazione collettiva.
Ogni cortile ha una sua anima: via Celentano 1, nonostante le difficoltà, conserva una rara atmosfera di solidarietà e gratitudine, grazie al prezioso lavoro dei Custodi sociali e agli inquilini che continuano a coltivare la socialità e la cultura.
L’eredità di queste vite semplici, umili e spesso faticose continua a riecheggiare nelle nuove produzioni teatrali, generando un circuito virtuoso che valorizza la memoria e il tessuto sociale delle case popolari di Milano.(Teatro Officina)
Il teatro sociale permette di dar voce agli inquilini, alle loro storie ed esperienze, spesso nascoste, consentendo di creare legami e nuovi rapporti – più intimi e rispettosi – di vicinato.
Il programma degli spettacoli:
• Intrigo in via Celentano – Produzione del Teatro Officina, scritta da Nalini Vidoolah Mootoosamy e diretta da Enzo Biscardi. Ambientata nelle case di via Celentano 1, intreccia il destino di un anziano residente e di una famiglia marocchina, narrando il cambiamento sociale con una storia vivace e partecipativa.
• Il Manto – Della Compagnia Malviste, esplora il tema della cura e resilienza attraverso storie vere emerse da laboratori teatrali. Questo spettacolo coinvolge persone in condizione di fragilità, trasformando esperienze personali in un racconto artistico che genera empatia e connessione.
• La Zona – Realizzato da ATIR, diretto da Stefano Orlandi, con drammaturgia di Omar Nedjari, riflette sulla memoria della Resistenza nel quartiere Stadera. Attraverso una finta conferenza teatrale, lo spettacolo mette in discussione il passato e il presente della Storia partigiana.
• C’è Vita nel Quartiere Beretta – Produzione del Teatro Officina, racconta la storia delle case popolari tra via Cesana, Palmanova e Tarabella. Ripercorre le vicende storiche e sociali del quartiere, dai bombardamenti della guerra alla trasformazione multiculturale di oggi, coinvolgendo gli inquilini stessi nella costruzione del racconto.
Per maggiori informazioni visitate il sito di Officina Teatro.
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