Le ONG e il loro ruolo oltre le fake news

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27 Settembre 2018

Oggi a Modena è stata ospite, presso il Liceo Scientifico Wiligelmo, la Presidente di Medici Senza Frontiere Italia, la dott.ssa Claudia Lodesani, per spiegare agli alunni della sua vecchia scuola, il ruolo non solo della sua ma anche di altre ONG come Emergency (grazie anche al contributo del Dott. Davide Luppi di Emergency).

Perchè come afferma la Dott.ssa Lodesani, le fake news sul tema si sprecano e urge fare chiarezza.

Ha mostrato foto, video e prove che si discostano a distanza siderale da quanto ogni giorno ci viene propinato nei talk show politici o dai giornali nazionali.

L’immagine del volontario di MSF che ha offerto a quanti hanno avuto la possibilità di ascoltarla, è di una forma di volontariato sociale di tipo sanitario e assistenziale, al servizio di chi ha bisogno, del tutto opposta a quella con cui l’attuale Ministro degli interni dipinge le ONG.

Medici Senza Frontiere è una organizzazione non governativa internazionale (presente in 25 Paesi) che si prefigge lo scopo di portare soccorso sanitario ed assistenza medica nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito.

Si mantiene con donazioni di privati, con la devoluzione del 5 per mille dei donatori e con lasciti testamentari. Dal 2015 non accetta nemmeno più i fondi europei, per coerenza dice la Lodesani, data la politica di chiusura assunta dalla maggioranza degli Stati membri UE nei confronti dei migranti.

Le ONG sono organizzazioni per loro statuto costitutivo neutrali, apartitiche, apolitiche e indipendenti.

ONG operanti nel 2016: ad oggi rimane operativa solo Medici Senza Frontiere (MSF)

Per questo motivo non entrano nell’arena della Politica e non vanno a ribattere alle fake news divulgate sul loro conto nei talk show. A quanto pare le loro parole vengono in gran parte ignorate dalla Stampa, ma rimangono pubblicate nei comunicati sul loro sito.

La Dott.ssa Claudia Lodesani e la Prof.ssa Vincenza Capolino, moderatrice dell’incontro dedicato al tema delle ONG

Le conferenze stampa che svolgono per poter dare la loro versione, come quella di oggi a Roma sull’argomento, spesso non vengono nemmeno citate o tutt’al più infilate in trafiletti negli angoli dei maggiori quotidiani nazionali.

A quanto pare manca il contraddittorio tra quanto afferma il vicepremier e le posizioni delle ONG che così vengono dipinte unilateralmente come organizzazioni al limite della legalità (quando non sono nemmeno mai state condannate per aver infranto le normative dei trattati internazionali) che vanno a prelevare migranti economici pronti solo a delinquere e a rubare il lavoro agli italiani.

La realtà vissuta dalla Dott.ssa Lodesani e supportata da immagini e video è invece una situazione di emergenza umanitaria e sanitaria (trattamento di piaghe come Ebola e Morbillo, assistenza sanitaria infantile…) in Stati come il Congo e la Nigeria ad esempio, mentre in Europa grandi campi di reclusione di migranti sono ormai allo stremo: pensiamo a quelli in Serbia a Moria o sull’isola di Lesbo in Grecia, ormai al collasso.

Un fotogramma del video mostrato sullo stato dell’arte in paesi africani come Congo e Nigeria

Secondo la dott.ssa Lodesani sono 5 i motivi per cui non si devono bloccare i migranti in Libia, in quanto vengono sottoposti a:

  • Detenzione
  • Lavori forzati
  • Maltrattamenti fisici e psicologici (persino l’elettroshock)
  • Violenze sessuali sulle donne (anche se incinte)
  • Fame e umiliazioni

Mentre in Italia diventa un casus belli europeo la nave Aquarius, con a bordo 58 (!) esseri umani, di cui 38 sono di nazionalità libica, tra cui sono presenti 18 bambini, non si nominano affatto tutta una serie di gravi emergenze umanitarie che vanno affrontate a livello Europeo non certo dalla sola Italia.

La rotta balcanica, ad esempio, è stata aperta nel 2014 e da allora le testimonianze raccolte dai migranti sopravvissuti raccontano che i poliziotti del governo ungherese di Orban hanno sottoposto chi cercava di raggiungere i paesi del nord europa a ogni tipo di violenza fisica e verbale (ma soprattutto fisica).

Orban, vale la pena ricordarlo, è colui con il quale l’Italia vorrebbe allearsi sul tema immigrazione.

A sommesso parere di chi scrive, vi sono alcune questioni che si devono stabilire a priori sul tema immigrazione:

  • Chi e con quali criteri definisce le guerre per cui un migrante ha la qualità di rifugiato oppure no: le guerre c.d. a bassa intensità contano come guerre per la condizione di rifugiato o richiedente asilo?
  • Come classificare i migranti di c.d. primo livello (da aiutare prioritariamente) o di secondo livello?
  • Come dirimere e fare chiarezza per capire quando un migrante è economico, quando politico, quando ancora rifugiato? Le situazioni concrete a volte non rendono così semplice discernere i casi come apparentemente sarebbe facile credere.

La questione immigrazione è, come possiamo capire, oltremodo complessa e trovare una soluzione semplice non è così facile come affermano alcuni.

Alcune domande a questo punto hanno bisogno di trovare risposta: davvero si pensa che riportare indietro i migranti nei campi libici dove accadono fatti gravissimi di lesione dei diritti umani sopra elencati è una soluzione umanamente accettabile e praticabile? Si vuole rinunciare ai principi di solidarietà su cui si basa l’Unione Europea senza voler nemmeno provare a cercare una soluzione di medio-lungo termine e non solo di breve termine?

La Politica difficilmente pensa al medio-lungo termine, lo sappiamo bene, perchè le elezioni sono molto più ravvicinate e interpretare gli umori degli elettori non si accompagna in questo momento a una gestione più umana e solidale della questione migranti, quanto alla paura del diverso, dello straniero, di chi non si conosce e viene percepito come un pericolo allo status quo, dipinto come “l’uomo nero” delle favole che esce dall’armadio.

 

Avere il coraggio di propugnare soluzioni intelligenti e sensibili nei confronti di gravi situazioni di emergenza umanitaria, senza sacrificare tuttavia la sicurezza pubblica dei cittadini europei (non solo italiani) è la sfida attuale dell’Unione Europea e ci riguarda tutti.

Questo argomento sfidante presuppone non solo la volontà ma anche la capacità di saper guardare al domani e non solo all’oggi, con la chiara consapevolezza che non ci saranno nè allori nè onori per il proponente ma ben che vada pomodori marci e al peggio minacce di morte e mutilazione dei leoni da tastiera, che a quanto pare sono usciti dalla web life e sono passati dalle parole ai fatti nella vita reale, sentendosi autorizzati a compiere atti illegali contro i migranti dietro la motivazione: “Prima gli italiani”.

 

Per approfondire:

https://www.youtube.com/watch?v=PMH7PqMOO40

https://it.wikipedia.org/wiki/Aquarius_2

 

TAG: aquarius, Claudia Lodesani, Emergency, emergenza immigrazione, emergenza sanitaria, emergenza umanitaria, fake news, Immigrazione Orban Salvini, Libia, Liceo Scientifico Wiligelmo, Medici Senza Frontiere, migranti, modena, ong, Unione europea
CAT: diritti umani, immigrazione

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