
Economia
Messina (Intesa Sanpaolo): « Ci si preoccupi di più di giovani e donne e meno della Difesa»
Il banchiere ha annunciato di star lavorando a un piano «per portare 10 miliardi di finanziamenti agevolati alle aziende che assumono giovani e donne»
“L’Europa si preoccupi di più di giovani e donne e meno della Difesa”, ha detto Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, in un’intervista uscita oggi su La Stampa. Il manager sostiene di voler guardare le cose con un po’ di buonsenso: «Dobbiamo riequilibrare la Difesa considerate le scelte degli Stati Uniti? Benissimo. In Italia abbiamo industrie militari e tecnologiche di livello assoluto, a cominciare da Leonardo e Fincantieri», ha aggiunto. Se gli investimenti vengono fatti in «ricerca, intelligenza artificiale, sistemi difensivi adeguati ai tempi, ad esempio per intercettare il lancio di missili ipersonici o l’attacco di droni è un conto. Se invece vogliamo solo riconvertire vecchie fabbriche per costruire armi convenzionali, allora siamo fuori strada», ha osservato Messina. «Come spiegare a persone che non arrivano alla fine del mese che la priorità è investire in difesa? Quando la vita di tutti i giorni si confronta con la dignità del lavoro, la possibilità di crescere una famiglia, la tutela dell’occupazione femminile. Vanno date risposte reali a problemi concreti, quotidiani e visibili. In Intesa Sanpaolo abbiamo un programma di contrasto alla povertà e alle disuguaglianze con un impegno di 1,5 miliardi».
Messina ha poi aggiunto che la banca sta lavorando per «per portare 10 miliardi di finanziamenti agevolati alle aziende che assumono giovani e donne, con una logica simile all’Ires premiale. Il governo usa la leva fiscale, noi i tassi agevolati. In particolare, guardiamo alle aziende che investono in nuove tecnologie e creano nuovi posti di lavoro». Per il banchiere, che pochi giorni fa è stato eletto “banchiere europeo dell’anno” dalla stampa finanziaria tedesca, è assolutamente necessario recuperare i “Neet” (ragazzi che non studiano e che non lavorano), che in Italia sono un milione: «Impegnarsi per fare in modo che tornino allo studio o che cerchino un posto di lavoro, può diventare un ulteriore importante motore di crescita. Noi con la Fondazione Cariplo abbiamo dato vita a un progetto che si muove in questa direzione». Infine, sulle operazioni straordinarie in atto nel sistema bancario, Messina ricorda che, su queste «decide il mercato, ma è un tema di sicurezza nazionale».
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