Turismo
Turismo accessibile: in Liguria vacanze senza barriere
La Liguria compie un passo concreto verso un turismo inclusivo con la pubblicazione della nuova Guida Mare Accessibile 2025 e della prima edizione della Guida Alberghi Accessibili.
Il turismo accessibile non è una nicchia, ma una parte sempre più centrale del comparto turistico. Significa permettere a tutte le persone, indipendentemente da eventuali disabilità permanenti o temporanee, condizioni legate all’età o esigenze di mobilità, di fruire dell’offerta turistica in autonomia, dignità e sicurezza.
Secondo ENAT (European Network for Accessible Tourism), il 20% dei viaggiatori europei ha bisogni legati all’accessibilità. E in Italia, dove si contano oltre 3,1 milioni di persone con disabilità certificate (ISTAT, 2023), la platea si allarga ulteriormente se si considerano anche gli anziani: più del 27% dei residenti liguri ha più di 65 anni, una fascia della popolazione che richiede spesso ambienti accessibili per motivi non legati alla disabilità, ma all’età.
“Il turismo accessibile non è un turismo ‘per disabili’. È un turismo per tutti, che migliora la qualità dell’accoglienza complessiva. Una spiaggia senza barriere o un hotel ben segnalato nei suoi servizi non serve solo a chi ha una carrozzina, ma anche a famiglie con passeggini, persone temporaneamente infortunate o anziani con difficoltà motorie,” ha dichiarato Marco Pizzio, membro del consiglio direttivo ENAT e responsabile Turismo Accessibile AISM.
La Liguria punta sulla trasparenza: quasi 1.000 spiagge controllate. È proprio con questo approccio che nasce la nuova Guida Mare Accessibile 2025, presentata ufficialmente a Genova dalla Regione Liguria. Il censimento ha interessato 958 spiagge lungo tutta la costa ligure, tra stabilimenti privati, spiagge libere e libere attrezzate. Di queste, 278 risultano completamente accessibili, con un incremento del 26% rispetto al 2024.
Il censimento non è una semplice raccolta di dati, ma un’attività di verifica approfondita e sul campo. Volontari, molti dei quali con disabilità, hanno visitato fisicamente ogni sito per controllare la presenza e l’effettiva funzionalità di passerelle fino all’acqua, sedie da mare (come le JOB), bagni attrezzati e segnalati, servizi di accoglienza accessibili
Le schede di ciascuna spiaggia sono corredate da simboli chiari e da un’appendice tecnica con tutte le informazioni utili, pensate per permettere alle persone con disabilità e alle loro famiglie di pianificare senza imprevisti.
“Abbiamo scelto di verificare tutto sul posto, perché l’accessibilità dichiarata non sempre coincide con quella reale,” ha spiegato Claudio Puppo, coordinatore della Consulta regionale per l’handicap.
“Molte strutture escluse lo scorso anno per piccole mancanze sono state reinserite grazie agli adeguamenti fatti.”
Fondamentale il contributo dell’AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che ha coordinato le attività di mappatura sul territorio con i propri volontari, partecipando alla verifica sul campo delle spiagge accessibili e collaborando alla nuova guida alberghiera.
“Anche quest’anno abbiamo partecipato con entusiasmo alla Guida Mare, fornendo supporto e competenze grazie alla nostra rete di volontari – ha dichiarato Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali e Relazioni Istituzionali di AISM- Un lavoro che contribuisce a garantire pari opportunità, ma anche a rafforzare il sistema turistico in un’ottica di vera inclusione. La nascita della Guida Hotel rappresenta un ulteriore passo avanti verso una Liguria sempre più accessibile, in linea con lo spirito della riforma della disabilità che proprio quest’anno verrà sperimentata anche nel nostro territorio.”
Grande novità del 2025 è infatti la Guida Alberghi Accessibili: 67 strutture ricettive, tra hotel e residence, hanno aderito volontariamente fornendo informazioni tramite autocertificazione, accettando una verifica successiva da parte dei volontari.
Le strutture sono suddivise in “accessibili” e “a accessibilità condizionata”, con una scheda informativa per ciascuna: presenza di ascensori, camere adattate, bagni accessibili, ma anche indicazione della fascia di prezzo per stagione.
“Non si tratta solo di segnalare chi è in regola, ma di dare strumenti pratici a chi ha esigenze specifiche, ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi- È un passo verso un turismo responsabile, fatto di dati verificati e trasparenza.“
Il progetto è stato promosso dalla Regione Liguria, tramite gli assessorati al Turismo, al Demanio Marittimo e alla Sanità e Politiche Sociali, con la partecipazione di INAIL Liguria, AISM, Consulta regionale per l’handicap e Associazione Nazionale della Polizia di Stato, che ha contribuito attivamente con i suoi volontari.
“Le guide sono uno strumento per promuovere la piena partecipazione alla vita sociale, utile a chi ha subito un infortunio o vive una condizione cronica – ha sottolineato Alessandra Lanza, direttrice regionale INAIL –Valorizzano le potenzialità residue, puntano sulla dignità e rafforzano il progetto di vita di ogni persona.”
Investire in accessibilità non è solo una questione di diritti, ma anche una scelta intelligente dal punto di vista economico. Il turismo accessibile ha un potenziale di spesa altissimo: viaggiatori con esigenze specifiche tendono a soggiornare più a lungo, viaggiano in gruppo o con accompagnatori, e scelgono strutture affidabili.
La Liguria guarda avanti: l’obiettivo è costruire una mappatura dinamica, da aggiornare anno dopo anno, coinvolgendo sempre più operatori privati e Comuni.
La Guida Mare Accessibile 2025 e la Guida Alberghi Accessibili sono consultabili gratuitamente sul portale della Regione, nella sezione dedicata al turismo inclusivo:
lamialiguria.it – Liguria Accessibile
Con quasi mille spiagge controllate, 278 strutture balneari attrezzate, 67 alberghi accessibili e decine di volontari coinvolti, la Liguria dimostra che il turismo accessibile non è un gesto simbolico, ma una politica concreta.
Un modello da seguire, per vacanze davvero aperte a tutti.
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