Damiano Coletta: così sarà la nostra Latina
Solo con una chiacchierata informale e amichevole ti puoi rendere conto di come è una persona. Di come agisce e di quello che pensa. In genere se hai davanti un giornalista che ti scruta e ti studia per ricavarne un pezzo, stai naturalmente in difesa. Vuoi o non vuoi. Calibri le parole e pesi quello che dici. Ma smesse le vesti e intervistato e intervistatore chiacchierano tra loro accantonando penne e taccuini, allora sì che la vera anima della persona esce in tutte le sue sfumature. E il dialogo si fa stimolante, intrigante e avvincente
E così è stato ieri sera con Damiano Coletta, neo sindaco di Latina. Lui sa che è sott’occhio. Lo sa e gli piace. Sa che il Laboratorio Latina, da lui creato, sta attirando l’attenzione di tutti ( anche una grande e brava giornalista di Rai 3, per capire da dove viene il suo successo, l’ha tallonato per tre giorni). E lui si concede. Non si nega. Non gira la faccia dall’altra parte. Ascolta. Riceve. Incontra perchè sa che la sua ricchezza e la sua forza vengono dal contatto con la gente. Lo sa perchè il suo lavoro ( che gli manca molto) di medico “del cuore” lo ha messo quotidianamente di fronte al dolore e alla sofferenza. E lui che ha lavorato per lenirla questa sofferenza, ripropone il suo naturale comportamento in chiave amministrativa. E’ la sua forza …. e la sua differenza.
Già. La differenza tra l’ieri e l’oggi. Tra il vecchio e il nuovo. Tra la politica che massifica e appiattisce e il valore umano che spicca e viene fuori. Coletta leader sa di questa sua forza che sovrasta tutto e tutti. E sfanga. Da mattina a sera tarda, senza pause. Lo fa perchè un Comune disastrato da anni di inettitudine e di incuria amministrativa ha bisogno non di ritocchi o di normale proseguimento di percorsi avviati da altri, ma di interventi radicali e forti per ridare dignità a una città di centomila e più abitanti. Lo fa perchè crede nella sua riuscita. Lo fa perchè….gli piace. Si vede che gli piace. E’ sicuro. Tranquillo. Determinato e curioso. Se non sa, si informa. Prende atto e decide. Sa però che per non rimanere un uomo solo al comando deve rodare e amalgamare le persone che lo accompagnano nel suo percorso istituzionale. Chi come me si è occupato per anni di comunicazione istituzionale ad alti livelli, sa bene che gli appartenenti ad un determinato gruppo di persone, rappresentativo della popolazione di riferimento, avrà POTERE solo quando raggiungerà un adeguato livello di organizzazione.
Dalla sua ha comunque non un partito, ma una bellissima associazione, chiamata Latina Bene Comune, a cui partecipano volontariamente professionisti e gente comune che lo hanno accompagnato e appoggiato durante la campagna elettorale e anche oggi ripartono lavorando a un nuovo statuto.
E mentre lui si occupa di dare un taglio alle partecipate che tanto danno hanno fatto ai cittadini, contemporaneamente lima i comportamenti dei suoi. Fronteggia una minoranza che approfittando della scarsa dimistichezza dei neo eletti con i regolamenti comunali ne approfitta per metterli in difficoltà. Ma in democrazia ognuno fa il suo gioco. Why not?
E fa sinergia con altri sindaci. Studia, si informa e contatta. Per trovare una soluzione alle società partecipate, Acqualatina e Latina Ambiente, che il Commissario recentemente aveva deliberato per il mantenimento del Comune nella partecipazione di tali organismi…. “non si possono distribuire gli utili sfruttando i cittadini”, Coletta si è sentito con De Magistris. Napoli non è più in emergenza rifiuti e la città vive una stagione nuova. Hanno risanato i conti del Comune e delle società partecipate, salvando tutti i lavoratori e non licenziandone neanche uno. E fa sponda con i sindaci pontini su Acqualatina. Insieme a quello di Nettuno, Terracina, Cisterna, Aprilia e ai sindaci del Pd già allineati, hanno chiesto un cambiamento di rotta alla società. E’ la prima volta che accade ….con un utile di 10 milioni di euro non puoi chiedere l’aumento delle tariffe.
Come sarà la Latina del futuro? Una città dove la gente torni in strada. Dove ci sia fermento culturale e sviluppo. Ma ci si arriverà solo smontando un sistema che non funziona e rilanciando la macchina amministrativa. Insomma dobbiamo fare quello che la gente si aspetta che noi facciamo.
Interventi per il mare? Ci sarà da lavorare e molto. Intanto realizzeremo una doppia pista ciclabile sulla strada che porta al lido. Stiamo lavorando alla realizzazione di un Parco lineare e partecipando a un nuovo bando regionale.
Sulla Pontina, o meglio sulla nuova Roma-Latina, la maggioranza del Consiglio Comunale l’altro giorno ha votato in maniera confusa, costringendo Coletta il giorno dopo a delle scuse. E’ vero la soluzione di questa specie di autostrada con pedaggio e complanari non a pagamento è una raffazzonata che non soddisfa quasi nessuno. Pendolari in primis costretti a pagare altri soldi in più al mese. Essendo stata pendolare per venti anni conosco gli umori e la rabbia di chi percorre quella strada e i limiti di questo progetto nato per caso. . ….”si va bene, ma qualcosa si dovrà pur fare per metterla in sicurezza questa strada”, azzarda Silvia, la moglie di Damiano. Vi ho detto che era una chiacchierata tra amici e le donne, sempre pragmatiche aiutano gli uomini nelle decisioni quotidiane e nella gestione del potere. E Silvia Bordieri, insegnante di matematica in un istituto secondario della città, partecipa attivamente a tutte le decisioni che Coletta sindaco deve prendere. E’ la forza di questa bella coppia. E’ di questi giorni e risuona ancora nelle nostre orecchie l’atto d’amore di Bill Clinton verso Hillary….E’ la migliore “change-maker” che abbia mai incontrato in tutta la mia vita”. In due si vive, in due si discute e in due si decide. Bello poi se, se ne discute tra amici, con Circe che vigila, davanti a un brasatino niente male e accompagnato da birre scure home made.
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