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Geopolitica

Opposizione russa e stampa inglese sicure: Putin presto operato per un tumore

di Giovanni Catelli
12 Maggio 2022

Le condizioni di salute del Presidente russo Vladimir Putin richiederebbero da tempo un intervento chirurgico, per tentare di arrestare il cancro di cui soffre: il Presidente ha lungamente rinviato l’operazione, a causa della guerra in Ucraina e per i rischi a cui ritiene di sottoporsi ponendosi nelle mani dei chirurghi. Ora, trascorsa la data del nove maggio, celebrazione della vittoria nella Seconda guerra mondiale, con la parata sulla piazza Rossa, fondamentale per la Russia, il Presidente sembra aver dato il consenso all’operazione. Secondo fonti ben informate dell’opposizione russa, oltre che fonti interne al regime, riportate dalla stampa inglese, da tempo i medici premevano per l’intervento, ma le circostanze della guerra con l’Ucraina, seguite in permanenza dal Presidente, non lo avevano consentito.

Sembra che sia stato preparato in ogni dettaglio un piano per mascherare in qualche modo la sua assenza nei giorni in cui non sarà in condizioni di apparire in pubblico, e soprattutto per stabilire chi assumerà il potere mentre sarà ricoverato. Sembra che la scelta sia caduta su Nikolai Patrushev, apparso negli ultimi tempi il vero braccio destro di Putin, dopo la caduta in disgrazia del Ministro della difesa Sergei Shoigu a causa della disastrosa campagna ucraina. Il ruolo ufficiale di Patrushev è quello di Segretario del Consiglio di Sicurezza russo, ed è stato dal 1999 al 2008 capo dell’FSB, il servizio segreto interno russo. Al momento attuale, è considerato un falco del regime, e si è dichiarato favorevole ad uno smembramento dell’Ucraina in diversi stati, piuttosto di avere ai confini con la Russia uno stato ostile. Il periodo in cui il Presidente sarà ospedalizzato è stimato in dieci giorni, e il periodo in cui sarà totalmente inabile al comando, a causa dell’operazione, è stimato tra due e cinque giorni. Putin, conoscendo la storia sovietica, in cui molti rappresentanti della nomenklatura sono stati spediti a miglior vita per mezzo di operazioni chirurgiche, ha ritardato in ogni modo questo momento, ma ora i medici hanno fatto presente che l’intervento non è procrastinabile. Sono stati preparati brevi video, interventi e apparizioni davanti alle telecamere da distillare nei giorni in cui il Presidente non potrà mostrarsi, per dare l’impressione di una sua permanenza al timone del paese. L’operazione è prevista a brevissima scadenza, e dovrebbe realizzarsi in orario notturno. Il Presidente è apparso negli ultimi tempi indebolito dalla malattia, e secondo esperti occidentali i suoi movimenti suggeriscono che sia afflitto anche dal morbo di Parkinson.Nonostante l’apparente unità nei circoli del potere, e la pressione dei siloviki sul Presidente per proseguire con ogni mezzo la campagna ucraina, realizzata sinora con esiti largamente insufficienti, affiorano manifestazioni di dissenso verso l’avventura militare: in primo luogo nella Banca Centrale russa, dove il Governatore Elvira Nabiullina ha da tempo fatto presente le enormi difficoltà che attendono l’economia russa, e aveva senza successo chiesto di dimettersi all’inizio dell'”operazione speciale” contro l’Ucraina. Nel giro di poche ore poi, cinque governatori federali hanno deciso di rinunciare alla carica o di non volersi ricandidare: il Presidente ha dovuto tempestivamente nominare, secondo la Tass, nuovi governatori nelle regioni di Tomsk, Saratov, Ryazan, Kirov e in Calmucchia.

La pressione informativa a senso unico, e la propaganda martellante delle reti televisive non può cancellare l’angoscia delle famiglie dei soldati al fronte: nonostante la politica dell’incenerimento e dell’abbandono dei corpi dei caduti (l’Ucraina ha annunciato che dispone dei corpi di centinaia di soldati russi che nessuno reclama) le cifre sono impressionanti; si stima che i caduti russi, a seconda delle fonti, siano tra quindicimila e venticinquemila, con gravi perdite anche tra soldati di leva che non avrebbero dovuto trovarsi al fronte. L’emersione di una crisi all’interno della pur insensibile e disinformata società russa è solo questione di tempo. Le opinioni dell’opposizione sulla figura di Patrushev non sono ottimistiche, e la sua figura non sembra offrire speranza di un approccio diverso alla crisi ucraina rispetto a quello del Presidente. E’ chiaro che un’operazione chirurgica potrebbe restituire al paese un Presidente indebolito o menomato, senza voler azzardare ipotesi peggiori. La possibilità di una vittoria militare in Ucraina si allontana, e la pressione occidentale sull’economia russa e sulle attività degli oligarchi non potrà che farsi sentire sempre di più con l’andar del tempo. Le considerazioni su una modifica radicale delle azioni intraprese in Ucraina, causa del crescente isolamento internazionale della Russia, potrebbero palesarsi nei circoli del potere in modo molto più evidente in questi giorni cruciali. Staremo a vedere se Patrushev difenderà la linea presidenziale e conserverà lo statu quo in attesa del rientro di Putin, senza modificarne le decisioni.

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