Partiamo dai fatti: il massacro della Diaz e il caos del G8 risalgono a 14 anni fa. In seguito a quella vicenda, De Gennaro ha fatto una gran carriera: è rimasto a capo della Polizia fino al 2007, per poi diventare alto dirigente del ministero dell’Interno e nel 2013 venire eletto dal governo Letta (sostenuto dal Pd) presidente di Finmeccanica. Scelta confermata dal governo Renzi nel maggio del 2014.
Lo dissi quando fu nominato e lo ripeto oggi dopo la sentenza. Trovo vergognoso che De Gennaro sia presidente di Finmeccanica.
— orfini (@orfini) 8 Aprile 2015
Matteo Orfini “l’aveva già detto” quando De Gennaro era stato nominato nel 2013, oggi lo ribadisce con forza. La cosa grave non sono tanto le dichiarazioni (all’apparenza sacrosante) del presidente del Partito Democratico, quanto il fatto che – stando a quanto si legge oggi sui giornali – la mancata presa di distanza di Matteo Renzi sta a significare l’avvio di una moral suasion che punta a far dimettere l’ex capo della Polizia.
Nel Partito Democratico nessuno ha alzato un dito per difendere De Gennaro. E ci mancherebbe altro, verrebbe da dire, visto che essendo lui capo della Polizia all’epoca dei fatti, è a lui che va imputata la responsabilità quanto meno morale di quanto avvenuto.
Ma allora perché ha fatto tutta questa carriera? Perché un esponente del Pd l’ha nominato presidente di Finmeccanica e un altro esponente del Pd l’ha confermato in quel ruolo? La novità degli ultimi giorni è solo che dall’Europa è arrivata una condanna all’Italia per quanto avvenuto in quella notte del 2001 e per la mancanza di un’adeguata legislazione sulla tortura; mica l’abbiamo scoperto solo oggi cos’è successo quella notte e quale fosse la carica di De Gennaro all’epoca dei fatti.
Si sapeva già tutto benissimo; ci sono video, documenti, processi, testimonianze che parlano di “macelleria messicana”. Lo svelamento di quanto avvenuto alla Diaz è stato contemporaneo al successo della carriera di De Gennaro. Prenderlo di mira oggi, 14 anni dopo, quando non venne nemmeno fatto dimettere da capo della Polizia dopo il disastro del G8, è pura e semplice ipocrisia.
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Vent’anni fa, durante il G8 di Genova, avevo smesso di essere un cittadino ed ero solo un padre isterico. Mia figlia aveva 16 anni e ci era andata, vestita di trecce, golf peruviani e catenine, ed a me erano bastate le notizie arrivate il primo giorno per farmi salire in auto e correre come un [...]
