96enne ex segretaria del comandante del lager di Stutthof ritenuta processabile

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9 Giugno 2021

Irmgard Furchner, la novantaseienne ex segretaria del comandante del campo di concentramento di Stutthof SS- Obersturmbannführer Paul-Werner Hoppe, è stata giudicata idonea ad essere processata per concorso in 11.412 casi di omicidio ed in 18 casi di tentato omicidio nel lager nazista presso Danzica tra il 1° giugno 1943 ed il 1° aprile 1945 avanti al tribunale di Itzehoe in Germania. All’epoca dei crimini oggetto di accusa aveva avuto tra i 18 ed i 19 anni, oggi vive presso un ospizio nell’area di Pinneberg. L’odierna accusata fu testimone in altri procedimenti e nel 1954 dichiarò che le venivano dettati tutta la corrispondenza ed i messaggi radiotelegrafici del comando, tra cui c’erano ordini di esecuzione, liste di deportazione ad Auschwitz, istruzioni sugli omicidi di massa col gas; ma oggi sostiene di non avere mai avuto coscienza della macchina della morte.

Una prima perizia medica aveva escluso la possibilità di processare l’accusata ritenendola sofferente una patologia cardiaca. Una seconda perizia specialistica ha dichiarato invece la sua idoneità ad apparire in aula. La Corte si è riservata di decidere sino all’inizio di luglio se procedere ad istruire il giudizio.

A Stutthof furono internati oltre 100.000 prigionieri ed almeno 65.000 vi trovarono la morte. Sarebbe il primo caso in cui il principio scaturito dal giudizio della Corte di Appello di Monaco di Baviera contro Iwan Demjamjuk nel maggio 2011 che ha tolto il vincolo della colpa individuale -chiunque ha prestato servizio in una fabbrica della morte, come erano i campi di annientamento nazisti, è correo della produzione dei cadaveri- verrebbe esteso ad una collaboratrice del comando che non è mai entrata materialmente nel lager.

La giustizia tedesca ha già processato l’anno scorso l’ex guardiano dello stesso lager nazista in Polonia Bruno Dey, condannandolo in primo grado a due anni con la sospensione condizionale per concorso in 5.232 casi di omicidio ed uno di tentato omicidio. Dey era stato giudicato col rito minorile avendo avuto all’inizio del servizio nel 1944 solo 17 anni. Ha presentato appello dopo che due delle parti civili, a differenza della stessa Procura, hanno impugnato la sentenza. Un altro ex guardiano del campo di concentramento di Stutthof, che oggi ha 96 anni, nel marzo di quest’anno era stato invece giudicato inidoneo a subire un processo.

Pende per contro la richiesta di rinvio a giudizio avanti al tribunale di Neuruppin anche di un centenario ex guardiano del lager nazista di Sachenhausen, accusato di concorso in 3.518 casi di omicidio tra il 1942 ed il 1945, e per un altro ex aguzzino sono in corso indagini.

La giustizia tedesca giunge d’altronde con estremo ritardo: altri otto fascicoli relativi ad ex guardiani a Sachenhausen sono stati già stati chiusi per il decesso del sospetto o per la comprovata inidoneità a sottostare ad un processo. Dal lager vicino a Berlino passarono più di 200.000 persone di cui almeno 10.000 perirono per malattie, fame, maltrattamenti, lavoro coatto, esperimenti medici e gli omicidi sistematici.

 

Immagine di copertina Foto di Jan Pedersen da Pixabay https://pixabay.com/it/photos/stutthof-polonia-331106/

 

© AMJ

 

TAG: Germania, Irmgard Furchner, nazismo, Paul-Werner Hoppe, Sachsenhausen, Stutthof
CAT: Giustizia, Storia

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