Copyright, una “Neverending story”©

4 Maggio 2022

Si torna a parlare di  copyright e della sua direttiva europea in questi giorni. La settimana scorsa infatti la Corte di Giustizia Dell’Unione Europea si è finalmente pronunciata con una sentenza su un ricorso della Polonia sulla direttiva in generale e in particolare sul tanto discusso articolo 17, quello che regola i filtri automatici che le piattaforme dovranno attivare per bloccare i contenuti degli utenti (i nostri contenuti) se possono rilevarsi delle violazioni del diritto d’autore.

La Corte ha respinto il ricorso ma il bicchiere potremmo dire è mezzo pieno, come fa notare Felix Reda su Twitter, perché è stata posta una particolare enfasi sulla necessità di garantire agli utenti la libertà d’espressione e dunque la norma per come è scritta – non devono essere svolte azioni di  monitoraggio preventiva – deve essere rispettata dagli Stati Membri nella fase di ricezione della normativa europea. E in particolare dice la Corte gli Stati membri devono garantire un giusto equilibrio tra i titolari dei diritti d’autore e i diritti degli utenti.

Era una sentenza molto attesa che infine non respinge la norma, come d’altronde era prevedibile, ma sancisce che l’articolo 17 è una eccezione al fondamentale diritto alla libertà d’espressione dei cittadini/utenti e dunque è un regime speciale e pertanto nella trasposizione, cioè l’applicazione vera e propria della direttiva europea i legislatori nazionali devono prevedere delle specifiche garanzie che rendono la misura proporzionata e quindi giustificata. Per una analisi più dettagliata leggete il completissimo articolo di  Bruno Saetta.

Ma la “never ending story” non è ancora terminata perché infatti in Italia il Garante per le Comunicazioni deve ancora redigere il regolamento che disciplina un altro importante articolo della direttiva, il numero 15. Torneremo a parlarne molto presto.

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CAT: Governo, Internet

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