Ci vuole un fisico bestiale

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28 Agosto 2022

Basta il cambio di una vocale e tutto assume un altro aspetto. Sappiamo che nel partito di Forza Italia uno degli aspetti più importanti per le parlamentari e, soprattutto per le candidate, è il fisico, colla “o” finale. Il presidente, un uomo che ha continuamente ostentato la virilità (“Meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay” lo disse nel 2010, anche se poi cambiò rotta perché vide che si perdeva i voti degli omosessuali di destra), sua e altrui, e lo fa perfino oggi, anche attraverso barzellette non sempre di gran gusto, tanto da farsi soprannominare bunga bunga ovunque nel mondo, ha sempre curato personalmente la scelta di donne belle, secondo il suo criterio di bellezza femminile. Come un sultano, ha bisogno di un harem che gli scodinzoli intorno, ma a differenza del sultano, non le tiene rinchiuse nel suo serraglio tricolore bensì le esibisce generosamente, siano mogli o fidanzate o semplicemente “amiche”, minorenni o maggiorenni. È il tascio tipico.

A partire dagli esordi, le forzine, o comunque le donne che ruotavano intorno al capo, sono sempre state appariscenti. E tascie anche loro, anche perché similes cum similibus congregantur. Fino ad assumere connotati grotteschi, come la sfilza di ballerine e intrattenitrici nelle cene eleganti, le organizzatrici dei défilé, come la famosa igienista dentale del presidente poi anche consigliera regionale, che ha sempre elargito tanti buoni consigli alle damine coinvolte (le famose intercettazioni della Minetti sono sempre ascoltabili su youtube a dimostrare l’alto livello intellettuale delle conversazioni), ma sempre col fisico in prima linea. Perfino la crocerossina, ex modella, Barbara Lamuraglia, che apriva la sfilata ai Fori Imperiali il 2 giugno dell’ultimo governo Berlusconi, inquadratissima dalle telecamere, salutava colla mano alla fronte e sembrava sorridere al sultano, il quale, da lontano, apprezzava e dava gomitate al vicino, dicendo probabilmente: “Hai visto che gnoccona? Mi ha riconosciuto, naturalmente, e mi saluta”. Ci vuole un fisico bestiale.

Fu assai grottesco l’incontro tra il Cavaliere d’Italia e Gheddafi, che provocò dei mal di pancia assai forti all’alleato Gianfranco Fini, che lo detestava, quando il libico volle mostrare all’italico le proprie donne. Il libico era attorniato dalle sue guardie del corpo, tutte femmine e vergini. Non contento fece una lezione d’islam a ben 500 hostess reclutate tramite agenzia regalando loro un corano e convertendone tre, suscitando le ire di Rosi Bindi. Una scena degna della commedia all’italiana degli anni ’60 che invece era realtà. La sorellastra d’Italia, ex cameriera, che coll’ex cavaliere si allea, queste simpatie islamiche di mister B. dovrebbe ricordarsele, ma per opportunismo fa finta di niente, lei così cristiana e così devota. E farebbero bene a ricordarselo anche i suoi elettori, purissimi cristiani come lei, con che razza di circo equestre si sono alleati. Eppure nessuno fiata, l’ipocrisia regna sovrana, la memoria è un privilegio di pochi.

Questo è l’ex cavaliere ancora in pista che gli italiani dovrebbero votare. Certo, lui è un’assicurazione di cabaret continuo che, in tempi meno gravi di questi, farebbe anche sorridere e darebbe materiale ai comici. Stavolta la situazione, però, è meno rosea del passato in quanto l’intero continente è sul bordo dell’abisso, con una guerra a oriente che ci coinvolge appieno, una crisi energetica mai vista subito dopo una grave pandemia (ancora in corso) e un’instabilità governativa che ha messo a nudo l’inconsistenza dei nostri politici. Tutti. Tant’è che, in questo deserto, il Presidente della Repubblica, disperato, anche perché ha accettato un secondo mandato che non voleva, ha pensato di affidare la Presidenza del Consiglio a un banchiere estraneo: tu che i conti li sai fare vedi un po’ di far quadrare il disastro che hanno combinato questi qui. Questi qui che tornano alla carica, immemori dei suddetti disastri, economici, legislativi, sociali, sanitari, culturali. E gli elettori che, a meno che il 25 settembre non si astengano in massa, dando un segnale fortissimo, non si rendono conto, come se vivessero tutti nel Paese dei Balocchi. Perché, ricordiamolo tutti, con un sistema elettorale come questo, coi parlamentari ridotti e col sistema dei nominati, la rappresentanza del cittadino è andata a farsi benedire. Democrazia in fiore.

Ma alleggeriamo l’atmosfera e torniamo alle fisicate. Le forzine fisicate non sembrano molto ferrate in fisica, colla “a” finale. Forse in educazione fisica, non lo sapremo mai, ma in fisica proprio no.

Cominciò la Gelmini, ormai diversi anni fa, che, quand’era nientemeno che ministra dell’istruzione, si dimostrò entusiasta per il famoso tunnel ipogeo che da Ginevra arrivava al Gran Sasso d’Italia, costato almeno 45 milioni di euro, tutta opera tricolore e vanto per la nazione. La ministra s’irritò parecchio quando le fecero notare che il tunnel era immaginario, dicendo che era ovvio, secondo lei, che il tunnel “è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso”, ma non convinse molto la giustificazione approntata da qualche ghost writer. Oggi la ex ministra dell’istruzione ha lasciato il partito dei fisici per approdare in un amebico centro, insieme all’altra sua collega forzina, e anche lei una gran bellona, Mara Carfagna, che, più scaltra, non si è mai addentrata in questioni che non conosce.

Per fortuna, per riportare in auge la fisica e pure la chimica, sopraggiunge, e questa è roba di pochi giorni fa, Licia Ronzulli, capolista per Forza Italia al Senato in Puglia e in Lombardia, che candidamente appoggia la costruzione del rigassificatore che, secondo lei, serve per l’estrazione del gas. Tutti le hanno fatto subito notare che il rigassificatore è un impianto portuale che non ha nulla a che vedere coll’estrazione. Ah sì? Non serve per estrarre? Non lo sapevo. La gente comune spesso parla di cose che non conosce grazie anche agli esempi di ignoranti al potere che le sparano più grosse del consentito, ma finché lo fa il vicino di casa senza neanche la quinta elementare, o lo fa un Capitan Pagliaccio che è impossibile imbrigliare, si può compatire. Che una parlamentare dica seriamente corbellerie, dal momento che è pagata profumatamente per proporre o votare delle leggi e quindi essere informata su cosa stia votando, non è ammissibile. Però, se metti in lista il fisico, inteso come corpo, anziché la Fisica questo è ciò che accade.

E accade di dire enormi sciocchezze, anche quando non si parla di fisica, a signore che pretenderebbero governare, che probabilmente hanno appreso come gira il mondo quando erano cameriere. L’ineffabile Giorgia, la Sorella o sorellastra d’Italia, oltre all’ultima uscita (si salvi chi può) sulle devianze giovanili e sull’obesità, disse nel 2018 che se proprio ci servono immigrati è opportuno prenderli dal Venezuela, dove ci sono molte persone, magari anche di origine italiana, e sono cristiani, perdio! Che poi cosa ne sappia colei se quegli eventuali immigrati venezuelani siano cristiani o no… che fa, l’esame di catechismo alla frontiera? Se non si sa il nome dei dodici apostoli li si rimanda indietro? A parte il fatto che è proprio il concetto di un immigrato o profugo come merce che si può importare quasi fosse un elettrodomestico in scatola di montaggio a essere distorto oltre che, naturalmente, ridicolo. Se queste sono le donne che esibisce la destra ha ragione Natalia Aspesi che disse: “Tra una donna fascista e cretina e un uomo democratico e intelligente, non avrei dubbi su chi scegliere.” Benedetta Natalia. Però, uomini democratici e intelligenti… se si dà un’occhiata intorno c’è comunque una gran desolazione. Tasci, tanti. E riguarda tutti, a destra, a sinistra, al centro. Un popoloso deserto.

TAG: Aspesi, berlusconi, bunga bunga, cameriera, Carfagna, Cavaliere, Fini, Gelmini, gheddafi, immigrati, intercettazioni, Meloni, Minetti, Ronzulli, salvini, tascio, venezuela
CAT: Governo, Parlamento

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