Da Modena: il PD che vota NO si appella al Manifesto dei Valori del partito

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17 Novembre 2016

Probabilmente Renzi non l’ha mai letto o se mai l’avesse letto ha fatto spallucce. Roba da conservatori, avrà pensato. Si tratta del Manifesto dei Valori del Partito Democratico approvato, il 16 febbraio 2008, dall’Assemblea Costituente del Partito Democratico insieme allo Statuto ed al Codice etico del partito. Quel documento era stato voluto da Romano Prodi nel corso del 2006 quando aveva dato incarico a tredici personalità del mondo della cultura e della politica (Rita Borsellino, Liliana Cavani, Donata Gottardi, Roberto Gualtieri, Sergio Mattarella, Ermete Realacci, Virginio Rognoni, Michele Salvati, Pietro Scoppola, Giorgio Tonini, Salvatore Vassallo, Luciano Violante, Giorgio Ruffolo) di redigere un Manifesto per il  nuovo soggetto politico, il PD. Il documento, vigente, è composto da sette capitoli che indicano altrettanti valori fondanti del Pd. Il terzo capitolo è dedicato alla Costituzione (“Nel solco della Costituzione: etica pubblica e laicità”) nella cui stabilità, si legge, risiede la sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno. Una Costituzione che non può essere “alla mercè della maggioranza del momento” e che “resta la fonte di legittimazione e di limitazione di tutti i poteri”. Sembra sentir parlare i costituzionalisti che hanno promosso il Comitato del NO.

Ma, evidentemente, non solo loro. A Modena, un folto gruppo di iscritti al Pd (per ora 86) è uscito pubblicamente con un articolato documento a sostegno del NO alla riforma costituzionale che accusano di aver violato gravemente quell’art. 3 del Manifesto dei Valori in cui si riconoscono pienamente. Primi firmatari, la senatrice del Pd, Maria Cecilia Guerra, ed il vice presidente nazionale dell’ANPI ed ex senatore, Luciano Guerzoni. A seguire, consiglieri o ex consiglieri comunali, segretari di circolo, membri del Direttivo, ex assessori, docenti, pensionati, militanti di base. Prima di riportare il loro documento con le 86 firme in calce, vale la pena leggere integralmente la parte dell’articolo 3 relativa alla Costituzione repubblicana:

“La Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza antifascista, è il documento fondamentale dal quale prendiamo le mosse. La Costituzione non è una semplice raccolta di norme: oggi non meno di ieri è la decisione fondamentale assunta dal popolo italiano sul come e sul perché vivere insieme. È il più importante fattore di unità nazionale e di integrazione sociale, proprio in quanto assicura il consenso della comunità sui princìpi della convivenza al suo interno e permette di dirimere i conflitti di opinioni e di interessi. Il Partito Democratico riconosce i valori che ispirano la Carta costituzionale, unitamente a quelli della Carta dei diritti umani fondamentali dell’Unione Europea e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, e li assume come princìpi validi per tutti, al di là delle disuguaglianze legate alla nascita, all’educazione, al reddito e alle condizioni individuali.

La sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno risiede nella stabilità della Costituzione, nella certezza che essa non è alla mercè della maggioranza del momento, e resta la fonte di legittimazione e di limitazione di tutti i poteri. Il Partito Democratico si impegna perciò a ristabilire la supremazia della Costituzione e a difenderne la stabilità, a metter fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a colpi di maggioranza, anche promuovendo le necessarie modifiche al procedimento di revisione costituzionale. La Costituzione può e deve essere aggiornata, nel solco dell’esperienza delle grandi democrazie europee, con riforme condivise, coerenti con i princìpi e i valori della Carta del 1948, confermati a larga maggioranza dal referendum del 2006”.

Ecco il documento a sostegno del NO  degli iscritti al Pd di Modena.

DEMOCRATICHE E DEMOCRATICI MODENESI PER IL NO ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE

Siamo democratiche e democratici, iscritti ed elettori del PD, collocati nel vasto campo delle diverse culture politiche della sinistra, del centrosinistra e della cittadinanza attiva da cui lo stesso PD è nato, decisi a prendere le distanze dalla Riforma Costituzionale oggetto del Referendum del 4 dicembre prossimo.

Non ci convince una riforma che si poteva e doveva fare meglio. Si poteva semplificare senza ridurre la rappresentanza e rendere più efficiente il potere esecutivo senza depauperare le autonomie regionali e locali. Lo diciamo dall’Emilia-Romagna, culla dell’ “autonomismo solidale”: una regione che si è sviluppata ed è progredita grazie alle capacità di generare in continuazione progetti e innovazione, resi possibili dalla capacità delle Istituzioni locali, dai Comuni alla Regione, di accrescere e valorizzare le peculiarità e le potenzialità economiche, civili, sociali e culturali dei nostri territori, facendo sistema e senza mai dimenticare i principi della democrazia, del rapporto con i cittadini e con i corpi intermedi di rappresentanza.

Non si tratta di ragionare sulla bontà del superamento del bicameralismo paritario, su cui in pochi hanno avanzato dubbi. Si tratta, piuttosto, di riaffermare, da un lato, equilibri e garanzie istituzionali proprie di un sistema parlamentare più democratico, e dall’altro, prerogative e capacità decisionali della Regione, nella chiarezza e nel rispetto dei compiti propri tra lo Stato e le autonomie locali.  Il nostro è quindi un  No al disegno centralistico che figura nella riforma; un disegno che, depotenziando il potere dei territori e dei cittadini, si traduce  in una regressione della qualità della democrazia rispetto a quello attuale.

Il nostro NO è perché vogliamo una riforma davvero efficace e incisiva. Se fosse vero che è “meglio cambiare comunque piuttosto che stare fermi”, non avremmo dovuto votare negativamente al referendum costituzionale del 2006. E invece, dicemmo No sulla base di una valutazione di merito, perché il cambiamento non è un valore in sé. E’ un valore  se aiuta a risolvere i problemi alla base della crisi economica, sociale e democratica che viviamo oramai da troppi anni.

Votiamo NO perché non ci convince un Senato come quello delineato nella Riforma, che non è un Senato delle autonomie perché non ha abbastanza potere su materie fondamentali per le autonomie, come le aree vaste, il coordinamento della finanza pubblica e dei tributi fra livelli di governo, i costi e i fabbisogni standard.

Votiamo NO perché non vi è garanzia che, con la Riforma, i senatori saranno legati a un rapporto diretto, di fiducia, con i cittadini dei loro territori e non  rappresenteranno piuttosto i partiti da cui saranno nominati.

Votiamo NO perché questa riforma genererà ulteriore caos nelle Istituzioni. L’assenza di un meccanismo di conciliazione per i casi in cui Camera e Senato non trovino un accordo sulle importanti materie  su cui resta il bicameralismo paritario – trattati europei, riforma costituzionale, ordinamento dei comuni, ecc.  – può generare situazioni molto pericolose di stallo istituzionale.

Non ci convince la vulgata che spiega la riforma alla luce della riduzione dei costi della politica, che si sarebbe potuta ottenere con una semplice riduzione dei parlamentari, perché si traduce in un approccio populista e demagogico, che non aiuta un corretto confronto democratico e che favorisce chi sulla demagogia e sulla anti-politica ha costruito le sue fortune elettorali.

Votiamo NO perché la nuova legge elettorale (il cosiddetto Italicum) che, al netto di “aperture”, in questi molti mesi non si è voluto realmente cambiare, combinata con la Riforma Costituzionale, comporterà un vero e proprio stravolgimento della forma di democrazia parlamentare, concentrando il potere nelle mani del governo e di chi lo guida, attribuendo ad un unico partito (che potrebbe essere espressione di una ristretta minoranza di elettori) sia il potere esecutivo che il potere legislativo, per di più con l’iniziativa legislativa che passa dal Parlamento al Governo.

Votiamo NO perché c’è un serio problema di metodo e merito politico: la grave violazione dell’articolo 3 del Manifesto dei Valori del Pd che recita: “La sicurezza dei diritti e delle libertà di ognuno risiede nella stabilità della Costituzione, nella certezza, che essa non è alla mercé della maggioranza del momento, e resta la fonte di legittimazione e di limitazione di tutti i poteri. Il Partito Democratico si impegna perciò a ristabilire la supremazia della Costituzione e a difenderne la stabilità, a metter fine alla stagione delle riforme costituzionali imposte a colpi di maggioranza”, Noi abbiamo fondato o  abbiamo aderito a quel Pd e non abbiamo cambiato idea!

Per queste ragioni ci impegneremo nella campagna referendaria per il NO in autonomia e in collaborazione con i Comitati esistenti e creando occasioni per approfondire il merito della questione.

Il nostro è un NO a viso aperto che non gioca su ambiguità politiche e retropensieri, che entra nel merito della sfida referendaria, separandola con nettezza dalle questioni che riguardano l’attuale governo.

Siamo convinti che la nostra scelta, compiuta in coerenza con i nostri ideali e con lo spirito della Costituzione, dia linfa al PD, al suo costitutivo pluralismo e alla sua nativa connotazione di centrosinistra. Del resto, sulla Costituzione ciascuno di noi è chiamato, come dice lo Statuto del PD, a decidere nello spirito costituente, prima di tutto da cittadino e da cittadina.

Modena 7 novembre 2016

(Primo elenco di firmatari)

Maria Cecilia Guerra           Senatrice Pd

Luciano Guerzoni                Vice Presidente Nazionale ANPI-Ex

                                                Senatore

Paolo Trande                        Consigliere Comunale Modena-Direzione

                                                Regionale Pd

Riccardo Orlandi                 Direzione provinciale Pd

Ivan Alboresi                        Consigliere Comunale Pd Formigine

Carmelo Belardo                 Segretario di Circolo Pd   (Modena)/

                                                Presidente Quartiere 2

Lorenzo Campana              Consigliere Comunale Pd Nonantola

Renzo Catucci                     Consigliere Comunale Pd Sassuolo

Sandra Mattioli                   Pd “San Faustino”/Assemblea regionale

Michele Stortini                  Segretario di Circolo Pd (Modena)

Michele Andreana             Ex Consigliere Comunale di Modena

Claudio Andreoli                Ex iscritto/Ex Volontario Feste

Sergio Ansaloni                  Pd “San Faustino” Modena

Simone Barbieri                 Assicuratore/Elettore Pd Modena

Danilo Barbieri                  Pd “Buon Pastore”/Militante

Greta Barbolini                  Dirigente associativo

Rita Bellei                           Consigliera Comunale Nonantola/Vice-

                                              Segretaria Circolo

Gianluca Bellentani          Pd Formigine

Gabriele Bettelli                 Iscritto al Circolo Pd “Buon Pastore”,

                                              Osservatorio APS

Valeria Biancolini              Iscritta Pd “san Lazzaro-Modena Est”

Massimo Bigarelli             Medico/Modena

Gerardo Bisaccia               Dirigente Associativo

Annamaria Borghi            ex iscritta/Volontaria Feste

Roberto Bonfatti               Pd “San Faustino”

Maurizio Borsari               Ex Assessore odena/Dirigente                                                                       cooperazione in pensione

Pier Paolo Borsari             Pd Nonantola/Ex Sindaco di Nonantola

Vanna Borsari                    Pd Formigine

Paolo Bosi                           Docente UNIMORE

Vanis Bruni

Rolando Bussi                    Pd “Centro Storico”

Sonia Canadè                     Consigliera Comunale Nonantola

Raffaele Caterino              Dott. in scienze della Cultura/  Studioso                                                  della storia della sinistra

Fausto Cigni                       Pd “San Lazzaro-Modena Est”/                                                              Assemblea Cittadina Pd Modena

Salvatore Colucci               Comitati di Circolo Formigine

Renato Cocchi

Giorgio Cozza                     Ex iscritto Pd/Pensionato

Ivan Debbi                          Pd “San Faustino” Modena

Enrico Gallo                       Capogruppo in Quartiere   4/Assemblea                                               Provinciale Pd

Giorgio Gasparini             Pd Bastiglia/Ex vice-sindaco di Bastiglia

Roberto Gasparini            Consigliere Comunale-Capogruppo /                                                           Vice-Segretario  Pd  Bastiglia

Ruben Gasparini               Direttivo Circolo Pd “Crocetta”

Ettore Ghidoni                   Pensionato, ex dirigente cooperativo,                                                    volontario   CGIL

Gigi Giordani                     Direttivo Pd Pavullo

Maria Paola Guerra          Docente UNIMORE

Daniele Guzzinati             Pd Medolla/Ex Assessore

Gianlorenzo Ingrami       Direzione Pd Sassuolo

Michele Lacirignola          Medico/Modena

Michele Lalla                      Docente UNIMORE

Mauro Malavasi                 Pd “San Faustino” Modena

Marco Malferrari               Consigliere Comunale Pd Modena

Stefania Marchesi              Dirigente Associativo

Mauro Masetti                    Funzionario cooperazione/ex segretario                                                  Pd   Centro Storico

Tonino Mazzucchelli

Pasquale Palermiti             Militante

Angelo Panzetti                   Pd Nonantola

Arnaldo Parmeggiani         Iscritto Pd Modena

Brunella Piccinini               Direttivo Circolo Pd “Crocetta”

Antonio Rossi                      Consigliere Comunale “Lista Civica                                                   Pistoni”  Sassuolo

Enrico Rinaldi                     Circolo Pd “San Faustino” / Storico                                                   Volontario Feste

Giovanni Romagnoli          Ex Assessore Modena e regionale

Uliana Roncagli                   Ex iscritta-Ex Volontaria Feste

Armando Rossi                    Pd “San Faustino”

Leda Roversi                        Pd “Buon Pastore” / Assemblea                                                   Provinciale

Sergio Rusticali                   Assemblea Cittadina Pd Modena

Gina Sacchetti                     Volontaria SPI/CGIL

Mario Scianti                       Elettore/Ex Funzionario pubblico                                                  in pensione

Loretta Sgarbi                      Volontaria SPI-CGIL

Valentina Solfrini                Pd Castelnuovo Rangone

Luca Sitta                              Segretario Circolo Tematico Modena

Nadia Soliani                        Pd Modena

Enio Superbi                         Direttivo provinciale ANPI/Direttivo Pd Finale Emilia

Vincenzo Walter Stella       Consigliere Comunale Modena /                                                        Segretario di Circolo

Giovanni Stigliano              Ex assessore ed ex segretario Pd Bomporto

Simone Tazzioli                   Segreteria Pd Sassuolo

Luciano Tomassia               Pd “Buon Pastore”/Storico                                                      Volontario Feste

Rita Tonus                            Consigliere Pd Q2 Modena

Gianni Tosi                           Pd “San lazzaro-Modena Est”

Patrizia Villani                     Ex Segretaria Circolo/Direzione                                                                   provinciale Pd

Lauro Vignudelli                 Segretario di Circolo Pd (Modena)

Ivan Zanni                            Pensionato/Modena

Gigliola Zanni                      Elettrice/Modena

Mauro Zanni                        Ex iscritto Pd San Cesario SP

Tiziano Zanni                       Direttivo Pd Sant’Agnese

Romano Zanotti                  Direttivo Pd “San Lazzaro”

Alfredo Zetti                         Pd “Crocetta”/Assemblea Cittadina

Alberto Zini                          Elettore/Consulente del Lavoro/Docente

                                                Unimore

TAG: partito democratico
CAT: Governo, Partiti e politici

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