Botta e risposta

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24 Settembre 2021

Cara Silvia,
temo di essere diventato per te poco più che un fantasma del passato. Cionondimeno ti scrivo, anzi, essendo un fantasma, inopinatamente, come tutti i fantasmi, mi materializzo.
Ho riflettuto a lungo, prima di farlo.
Poi ho pensato a quando è iniziata la nostra storia. Ero molto preso di te.Ti guardavo e mi sentivo un miracolato. Non sta capitando a me, non è possibile, pensavo, che una donna così si sia innamorata di me.  Ricordo anche quello che tu dicevi a proposito di un vero rapporto d’amore. Dicevi che due persone sono fatte l’una per l’altra quando si sentono come due vasi comunicanti.
E  ricordi quello che  dicevo io? Come ero scettico? Come continuassi a dirti che tutti gli esseri umani sono irrimediabilmente noiosi e che la durata di una storia d’amore dipende anche dalla ricchezza del loro repertorio.
Anche con te forse il mio repertorio si era ormai logorato , ma la voglia di stare insieme, mi sembra, era rimasta intatta. Eravamo ancora “vasi comunicanti”!
L’affinità tra i nostri caratteri, gli interessi in comune, il fatto di divertirci e annoiarci per le stesse cose…..Non so quale di queste circostanze ha influito di più o se hanno contribuito un po’ tutte.
Il fatto certo è che la nostra storia si è conclusa, lo so come lo sai tu, non per il logorarsi naturale di quasi tutte le storie, ma  per il banale sopraggiungere di un fatto esterno.
Non è assurdo  tutto questo?
Non c’è proprio rimedio? Non riesci proprio a dimenticare quel mio piccolo errore?
Pensaci.
Giulio.

Caro Giulio,
mi cogli un po’ in contropiede.Ti descrivi come un fantasma del passato che si materializza all’improvviso. Io nel ricevere la tua lettera ho pensato invece ad una pratica chusa da tempo.
Sai di quelle che hai portato in archivio perchè sono ormai abbastanza vecchie da potere riposare più o meno serenamente  in una cripta sotterranea?
Adesso mi toccherà scendere nella cripta, riaprire il faldone della pratica, inserirci questa ultima  tua missiva (come sai mi piace tenere tutto in ordine) e richiuderlo, restando incerta se lasciare la pratica in archivio o riportarla in studio.
Ho parlato della tua lettera a qualche amica. So che non avrei dovuto farlo, ma non ho resistito.
Maria ti considera un furbacchione che cerca di minimizzare quello che ha fatto (“un piccolo errore? davvero  ha scritto così?”), Giovanna  ti definisce  addirittura un viscidone. Daniela mi incoraggia a tornare con te, ma  al solo scopo di adornare la tua testa con una selva di corna.
Insomma pare che le tue quotazioni stiano andando a picco.
Ti dico la verità, ho passato momenti migliori. Mai avrei pensato che tu potessi tradirmi, avevo in te una fiducia totale.
Figurati se mi sarebbe stato possibile anche solo concepire una tua avventura con quella sciacquetta tutta cosce e tette ( il sedere però era piatto come un tagliere, non te ne sei accorto? o il soprassalto ormonale ti aveva proprio accecato?).
Però c’è un fatto nuovo: quel giovane che ho incontrato in palestra tre settimane fa mi ha fatto capire, per esperienza diretta, cos’e’  un soprassalto ormonale.
Insomma sono più attrezzata per capirti. Un pochettino, eh, non più di tanto!. Quanto al tornare alla vita di prima, ci debbo pensare. Al momento è l’ultimo dei miei pensieri. In futuro chissà.
Stammi bene
Silvia.

 

TAG: rapporto di coppia
CAT: Letteratura

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