Gli amori di Marta

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4 Maggio 2018

Mi affaccio nella stanza di Marta.
E’ una bella ragazza di trentacinque anni da tempo alla ricerca di un’anima gemella.
Esce spesso con uomini diversi.
Ma non per incostanza.
Sperimenta. Non riesce a capire al primo colpo se chi le sta davanti è la persona giusta. Ha bisogno di tempo.
Una cena, un cinema, una passeggiata, poi, quasi sempre, arriva la bocciatura.
Troppo serio, troppo farfallone, troppo attaccato a mamma, troppo burino, troppo chic…
C’è sempre un “troppo” che affiora nei suoi racconti.
Parliamo quasi sempre di lavoro, lei è la mia assistente.
E’ brava, conosce bene il suo lavoro e in più mi completa in quello che mi manca: l’ordine.
Senza di lei mi sento perso.
Dicono che i disordinati trovano tutto nel loro disordine.
Capita anche a me. Peccato che trovi il documento A, che cercavo due giorni fa e adesso non mi serve più, invece del documento B che mi serve oggi ( quello lo troverò magari tra una settimana..)

Quando entro nella stanza di Marta mi fermo sempre a chiacchierare con lei, se ho un po’ di tempo.
L’approccio da parte mia (lei lo sa e si diverte) è sempre il solito:
“E allora ieri sera come è andata?”
Scuote ogni volta la testa, come se non volesse nemmeno parlarne.
Poi, puntualmente, segue la descrizione di un incontro.
Esilarante.
Perché Marta è “romana de Roma” ed è spiritosa alla maniera dei romani.
Le piace essere ironica, dissacrante, fare cinema.
E si diverte un mondo quando io le porgo le battute su un piatto d’argento, facendo finta di scandalizzarmi.
Stamattina però non ho molto tempo.
Entro nella sua stanza per avere da lei la cartella dei giovani ingegneri con alto potenziale.
La devo portare al grande Capo.
Apro la cartella per vedere se è tutto in ordine.
Naturalmente è tutto a posto, come al solito.
Le schede con i curricula hanno in alto a destra una piccola foto degli interessati.
Non resisto, anche se ho fretta.
Pesco un curriculum dal mazzo. E’ quello dell’ingegner Bianchi. Stempiato, occhi miti, un naso da competizione.
Un genio, stando ai giudizi di potenziale contenuti nella scheda, però con una faccia da sfigato.
“Guarda Marta, questo è l’uomo giusto per te!”
“Famme un po’ vede”
Marta afferra al volo la scheda.
Mi aspetto un commento sul fisico dell’ingegnere.
E mi aspetto la solita battuta esilarante e imprevedibile.
Ma mi sbaglio, sul fisico dei pretendenti Marta non è molto selettiva, anche se è una bellissima ragazza
La risposta, incredibilmente, dopo aver guardato per bene tutta la scheda, è questa:
“Ma che davero me voi da’ uno co’ 35.000 euro de RAL?”
[ nota per i non addetti ai lavori. RAL : retribuzione annua lorda]
Quando arrivo nella stanza del Grande Capo, sto ancora ridendo.

 

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CAT: Letteratura

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