Il nome sul campanello

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10 Ottobre 2022

La donna attraversa Campo Santa Margherita a passo veloce.
Ad un certo punto vede le due donne sedute al tavolino di un caffè e si avvicina.
” Zie, che piacere vedervi!”, dice, mentre le bacia e le abbraccia.
Le due la invitano a sedersi con loro per un caffè.
Per un po’ parlano del più e del meno, poi il tema dominante della conversazione diventa l’ex marito della donna, che da diversi anni non vive più con lei e si è rifatta una famiglia, con un paio di figli, con un’altra donna.
A quel punto lei diventa un fiume in piena:
“Diciamo la verità, ad un certo punto si è volatilizzato.
Non solo dal punto di visto affettivo, anche da quello economico.
Eppure abbiamo avuto un figlio insieme e so che a quel figlio lui è affezionato.
Ma non c’è stato niente da fare, ho dovuto rimboccarmi le maniche e pensare io praticamente a tutto.
Se non avessi avuto un buon lavoro, con quel poco che era disposto a sganciare lui, avrei dovuto costringere nostro figlio a lasciare l’università, avrei dovuto mandarlo a cercarsi un lavoro!
Per fortuna il lavoro ce lo avevo e me lo sono tenuto stretto, la salute ce l’ho e spero di continuare ad averla, e tiro avanti.
Qualche giorno fa l’ho incontrato.
Sapete cosa mi ha detto?
Mi ha detto: Non credevo che ce l’avresti fatta, pensavo tu fossi più debole.
Debole io?
Io non sono debole!
Lui credeva che lo fossi solo perché ero molto innamorata di lui.”
A questo punto la più anziana delle due zie chiede alla nipote: “Ma adesso perché non ti cerchi una persona con cui stare, un brav’uomo che ti voglia bene?”
Lei risponde, passando al dialetto: “Ma ti xè mata? Un che gò da lavarghe, stirarghe, farghe da magnar? Sto benissimo da sola. La sera se go’ vogia de cusinar, bon, se no go’ vogia, me fasso un panin!”
Poi aggiunge, tornando al tema del marito fedifrago:
“L’ho proprio rimosso dalla mia vita.
Lui ogni tanto vorrebbe che ci rivedessimo tutti insieme, vecchia e nuova famiglia, magari per una pizza, ma io non me la sento, non credo nelle famiglie allargate
L’unica cosa di lui che è rimasta a casa mia è il suo nome sul campanello, accanto al mio.
Ma c’è un motivo pratico, quello è anche il nome di mio figlio! Se Giorgio ordina qualcosa on line, quelli di Amazon devono sapere quale campanello suonare!”

TAG: incontri veneziani
CAT: Letteratura

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