Il risotto

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26 Marzo 2021

Lui: – Buon appetito! (impugna la forchetta e incomincia a mangiare).
Lei: – Com’è ? Ti piace? L’ho fatto mettendoci un po’ di salsiccia
Mia madre ce la metteva sempre nel risotto. Ma prima non la faceva sgrassare come invece faccio io. Perchè io ho imparato molte ricette da lei, ma poi ci ho ragionato sopra e le ho migliorate. Ogni volta che viene a pranzo qui mi dice:“Ma com’è buono questo com’è buono quello, devi darmi subito la ricetta”ed io a dirle:“Mamma, è la tua ricetta, solo che ho aggiunto questo oppure ho aggiunto quello..”. Lei si stupisce  e prende nota, ma poi, quando vado da lei a pranzo, quella ricetta l’ha fatta identica a come l’ha fatta sempre senza aggiungere quell’ingrediente che aveva trovato così importante per la riuscita del piatto.
Allora delle due l’una.
O è vero quello che diceva la mia nonna Titì.
Lo sai cosa diceva? Ma sì, che te l’ho detto un’infinità di volte, sembra sempre che mi ascolti, ma il più del tempo leggi il giornale o ti ingozzi.
Diceva che noi esseri umani siamo animali d’abitudine.
E questa è la prima ipotesi. Recepisce che la mia ricetta è migliore della sua ma l’abitudine a farla in un certo modo prevale.
Oppure- seconda ipotesi– quando dice che con quel nuovo ingrediente ho migliorato la ricetta, mente per farmi piacere e questo, devo dire , è un po’ tipico di lei.
Quante volte, al telefono la sentivo dire alle amiche che la chiamavano: “Ti ho pensato continuamente, proprio adesso stavo per chiamarti, che coincidenza!” oppure: “Che carina che sei stata a chiamarmi!”e poi posare il telefono e dire :“Con tutto il da fare che c’ho questa svampita mi ha fatto perdere un’ora al telefono!”
Lo so cosa pensi, me lo hai detto tante volte, pensi che è tipico dell’ipocrisia femminile.
Ma ti sbagli, non esiste la tipica ipocrisia femminile, è un tuo pensiero distorto, semplicemente lei era fatta così.
Ben diversa dalla zia Lina, sua sorella, che era una pronta a darti il cuore sempre in ogni occasione senza remore e riserve.
Che però, a parlarne da viva, cucinava da schifo.
Forse zio Antenore, non dovrei dirlo, lo so, se l’è filata per questo.Lei c’è rimasta malissimo e se n’è lamentata tutta la vita. E la capisco anche, lei dava tutto per tutti e per quell’uomo in particolare.
Che non se la meritava e che si è messo con una vera scimma di donna.
Non alzare l’audio della tv, non lo vedi che ti sto parlando? La partita l’hai vista ieri sera, non è che puoi cambiare il risultato rivedendola, avete perso e ormai non ce farete a salvarvi….
Allora com’è questo risotto?
Lui : – Buonissimo.

TAG: conversazione tra coniugi, risotto
CAT: Letteratura

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